Rime di Francesco PetrarcaF. Le Monnier, 1851 - 459 sayfa |
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Accusativo affanno alcun alma altra altrui amanti amare Amor arda arde ardo assai avea Avignone Avrian Babilonia begli occhi bel viso bella bellezza cangiato CANZONE ch'a ch'è ch'i cielo Cino da Pistoia colei colla cuore d'amor Dafne degno desio dico dolce dolcezza dolor donna fama fera fiori foco forza fronde fuggir gentil giammai giorno gran Ierone Indi innanzi Intende l'alma l'altro l'anima l'aura l'erba lagrime lasso leggiadre lieto lume luogo Massinissa meco medesimo mille mirar misero mondo morire mortal morte notte novo occhi di Laura omai onesta onore parlar Parmi passo pensier Perocchè piaggia piangendo pianto pietà poco Poeta ponno pregio ragion rime riva seco sento Signor soavi solea SONETTO sospir sospiri speranza spero spirto stanco stelle Suppliscasi terra Teseo tristo trovo Valchiusa vede veder veggio Verso vidi virtù vista viver vivo voglia volse volve Vuol dire
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Sayfa 17 - ... 1 core in sul mio primo giovenile errore, quand'era in parte altr'uom da quel ch'i' sono, del vario stile in ch'io piango e ragiono fra le vane speranze e '1 van dolore, ove sia chi per prova intenda amore, spero trovar pietà, non che perdono. Ma ben veggio or...
Sayfa 31 - Con lei foss' io da che si parte il sole, E non ci vedess' altri che le stelle, Sol una notte ! e mai non fosse l'alba...
Sayfa 143 - Pace non trovo , e non ho da far guerra ; E temo, e spero; ed ardo, e son un ghiaccio ; E volo sopra '1 cielo , e giaccio in terra ; . E nulla stringo, e tutto '1 mondo abbraccio. Tal m' ha in prigion, che non m'apre né serra ; Né per suo mi riten , né scioglie il laccio; E non m...
Sayfa 439 - 1 Po, dove doglioso e grave or seggio. Rettor del ciel, io cheggio Che la pietà che ti condusse in terra , Ti volga al tuo diletto almo paese: Vedi, Signor cortese, Di che lievi cagion che crudel guerra; E i cor, che 'ndura e serra Marte superbo e fero, Apri tu, Padre, e 'ntenerisci e snoda; Ivi fa che '1 tuo vero ( Qual io mi sia ) per la mia lingua s
Sayfa 431 - Piangete, donne, e con voi pianga Amore; Piangete, amanti, per ciascun paese; Poi che morto è colui che tutto intese In farvi, mentre visse al mondo, onore. Io per me prego il mio acerbo dolore Non sian da lui le lagrime contese, E mi sia di sospir tanto cortese Quanto bisogna a disfogare il core. Piangan le rime ancor, piangano i versi, Perchè '1 nostro amoroso messer Cino Novellamente s
Sayfa 321 - 1 mio cor seco insieme Saliro al Ciel, dieci altri anni piangendo. Omai son stanco, e mia vita riprendo Di tanto error, che di virtute il seme Ha quasi spento: e le mie parti estreme, Alto Dio, a te devotamente rendo, Pentito e tristo de' miei sì spesi anni, Che spender si deveano in miglior uso, In cercar pace ed in fuggir affanni.
Sayfa 207 - S' una fede amorosa, un cor non finto, Un languir dolce , un desiar cortese , S...
Sayfa 328 - Vergine, tale è terra e posto ha in doglia Lo mio cor, che vivendo in pianto il tenne; E di mille miei mali un non sapea; E per saperlo, pur quel che n' avvenne Fora avvenuto ; ch' ogni altra sua voglia Era a me morte ed a lei fama rea.
Sayfa 132 - 1 suo grembo; Ed ella si sedea Umile in tanta gloria, Coverta già dell'amoroso nembo. Qual fior cadea sul lembo Qual su le trecce bionde , Ch' oro forbito e perle Eran quel di a vederle; Qual si posava in terra, e qual su l'onde; Qual con un vago errore Girando , parca dir : qui regna Amore.
Sayfa 143 - ... medesmo non so quel ch' io mi voglio, e tremo a mezza state, ardendo il verno. 14 CXXXIII. Amor m' à posto come segno a strale, come al sol neve, come cera al foco e come nebbia al vento; e son già roco, Donna, mercé chiamando, e voi non cale. Dagli occhi vostri uscio '1 colpo mortale contra cui non mi val tempo né loco; da voi sola procede, e parvi un gioco, il sole e '1 foco e '1 vento ond