Manuale della letteratura italiana, 5. cilt |
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... terra , Russia , Svezia , e poi Austria , Spagna , Portogallo ed anche il Murat , cui si fece sperare sarebbegli conservato il trono di Na- poli , si unirono nella settima Lega ( 1813 ) : un milione di collegati contro appena ...
... terra , Russia , Svezia , e poi Austria , Spagna , Portogallo ed anche il Murat , cui si fece sperare sarebbegli conservato il trono di Na- poli , si unirono nella settima Lega ( 1813 ) : un milione di collegati contro appena ...
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... terra , che ne aveva il protettorato pei trattati del 1815 . Luigi XVIII , re di Francia , i suoi ministri e consiglieri non conobbero affatto i tempi mutati : erano persuasi che il popolo francese avesse preso in uggia tutto ciò che ...
... terra , che ne aveva il protettorato pei trattati del 1815 . Luigi XVIII , re di Francia , i suoi ministri e consiglieri non conobbero affatto i tempi mutati : erano persuasi che il popolo francese avesse preso in uggia tutto ciò che ...
Sayfa 30
... terra sia per mare , possiamo affermare che non ci sono più distanze , e che per questo rispetto tutti i popoli formano una sola fami- glia . Le arti belle però , specie la pittura , non hanno raggiunto la perfezione delle scienze ...
... terra sia per mare , possiamo affermare che non ci sono più distanze , e che per questo rispetto tutti i popoli formano una sola fami- glia . Le arti belle però , specie la pittura , non hanno raggiunto la perfezione delle scienze ...
Sayfa 31
... terra Victoria . In maggior numero , per la prossimità dei continenti antico e nuovo , si arrischiarono alla conquista del polo artico . Più recenti , audaci e coraggiosi il norvegese Federigo Nansen , partito nel giugno del 1893 ...
... terra Victoria . In maggior numero , per la prossimità dei continenti antico e nuovo , si arrischiarono alla conquista del polo artico . Più recenti , audaci e coraggiosi il norvegese Federigo Nansen , partito nel giugno del 1893 ...
Sayfa 46
... terra il noto bosco , Che a rivestir venía delle sue frondi . Sol nella man del giardinier solerte Mandò lampi colà l'acuto ferro , Che rase il prato ed agguagliollo , e i rami , Che tra lo sguardo e le lontane scene Si ardivano frappor ...
... terra il noto bosco , Che a rivestir venía delle sue frondi . Sol nella man del giardinier solerte Mandò lampi colà l'acuto ferro , Che rase il prato ed agguagliollo , e i rami , Che tra lo sguardo e le lontane scene Si ardivano frappor ...
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Sayfa 442 - Se fosser gli occhi tuoi due fonti vive, Mai non potrebbe il pianto Adeguarsi al tuo danno ed allo scorno; Che fosti donna, or sei povera ancella. Chi di te parla o scrive, Che, rimembrando il tuo passato vanto, Non dica: già fu grande, or non è
Sayfa 200 - Un dì vedrete mendico un cieco errar sotto le vostre antichissime ombre, e brancolando penetrar negli avelli, e abbracciar l'urne, e interrogarle. Gemeranno gli antri secreti, e tutta narrerà la tomba Ilio raso due volte e due risorto splendidamente su le mute vie per far più bello l'ultimo trofeo ai fatati Pelidi.
Sayfa 456 - ... d'in su i veroni del paterno ostello porgea gli orecchi al suon della tua voce, ed alla man veloce che percorrea la faticosa tela. Mirava il ciel sereno, le vie dorate e gli orti, e quinci il mar da lungi, e quindi il monte.
Sayfa 443 - L'itala gioventude? O numi, o numi: Pugnan per altra terra itali acciari. Oh misero colui che in guerra è spento, Non per li patrii lidi e per la pia Consorte ei figli cari, Ma da nemici altrui Per altra gente, e non può dir morendo: Alma terra natia, La vita che mi desti ecco ti rendo.
Sayfa 461 - E l'abitar questi odorati colli. Ma rapida passasti ; e come un sogno Fu la tua vita. Ivi danzando ; in fronte La gioia ti splendea, splendea negli occhi Quel confidente immaginar, quel lume Di gioventù, quando spegneali il fato, E- giacevi. Ahi Nerina! In cor mi regna L
Sayfa 295 - Lui folgorante in solio vide il mio genio e tacque; quando, con vece assidua cadde, risorse e giacque, di mille voci al sonito mista la sua non ha...
Sayfa 245 - Qui necessario estimo un re possente: Sia di quel re scettro la spada, e l'elmo La sua corona. Le divise voglie A concordia riduca; a Italia sani Le servili ferite, e la ricrei; E più non sia , cui fu provincia il mondo , Provincia a tutti, e di straniere genti Preda e ludibrio.
Sayfa 455 - Sospiro acerbo de' provetti giorni, Non curo, io non so come; anzi da loro Quasi fuggo lontano; Quasi romito, e strano Al mio loco natio, Passo del viver mio la primavera. ( Questo giorno ch'omai cede alla sera, Festeggiar si costuma al nostro borgo.
Sayfa 455 - Che rimbomba lontan di villa in villa. Tutta vestita a festa La gioventù del loco Lascia le case, e per le vie si spande; E mira ed è mirata, e in cor s'allegra.
Sayfa 450 - Di noi serbate, o gloriosi, ancora Qualche speranza? in tutto Non siam periti? A voi forse il futuro Conoscer non si toglie. Io son distrutto...