Manuale della letteratura italiana, 5. cilt |
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Sayfa 12
... troppo imprudentemente , dentro al quadrilatero , investendo Peschiera e costringendola a capito- lare ( 30 maggio ) . In quel medesimo giorno riportavano la splen- dida vittoria di Goito , dovuta in grandissima parte alla gagliarda ...
... troppo imprudentemente , dentro al quadrilatero , investendo Peschiera e costringendola a capito- lare ( 30 maggio ) . In quel medesimo giorno riportavano la splen- dida vittoria di Goito , dovuta in grandissima parte alla gagliarda ...
Sayfa 20
... troppo onorevole , a dir vero , il modo dell'acquisto , ma dopo le nostre infelici prove guerresche non potevamo aspettarci di più . Così l'Italia vedeva la fine della dominazione tedesca cominciata nella seconda metà del decimo secolo ...
... troppo onorevole , a dir vero , il modo dell'acquisto , ma dopo le nostre infelici prove guerresche non potevamo aspettarci di più . Così l'Italia vedeva la fine della dominazione tedesca cominciata nella seconda metà del decimo secolo ...
Sayfa 28
... troppo d'accordo tra loro , confidando nell'amicizia e nella protezione di questa o di quella potenza . Memorabile la con tesa dei serbi coi bulgari ( 1885-86 ) , con la peggio dei primi , che vennero sconfitti da Alessandro Battemberg ...
... troppo d'accordo tra loro , confidando nell'amicizia e nella protezione di questa o di quella potenza . Memorabile la con tesa dei serbi coi bulgari ( 1885-86 ) , con la peggio dei primi , che vennero sconfitti da Alessandro Battemberg ...
Sayfa 47
... troppo Sperai , che seco ancor non pochi Soli Dietro il vago suo colle avrei sepolti . 1 Il Rodano . La contessa Elisa Mosconi , colta dama veronese . Oh speranze fallaci ! Oh mesti soli , Che ora IPPOLITO PINDEMONTE . 47 I < Sepolcri ...
... troppo Sperai , che seco ancor non pochi Soli Dietro il vago suo colle avrei sepolti . 1 Il Rodano . La contessa Elisa Mosconi , colta dama veronese . Oh speranze fallaci ! Oh mesti soli , Che ora IPPOLITO PINDEMONTE . 47 I < Sepolcri ...
Sayfa 60
... troppo egli volle colla bontà coprire ogni debolezza di lui ; e così a difendere ad oltranza una dome- stica gloria intese poi Achille Monti , pronipote del grande poeta , autore dell'Apologia politica di V. M. È da rilevarsi tuttavia ...
... troppo egli volle colla bontà coprire ogni debolezza di lui ; e così a difendere ad oltranza una dome- stica gloria intese poi Achille Monti , pronipote del grande poeta , autore dell'Apologia politica di V. M. È da rilevarsi tuttavia ...
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Sayfa 442 - Se fosser gli occhi tuoi due fonti vive, Mai non potrebbe il pianto Adeguarsi al tuo danno ed allo scorno; Che fosti donna, or sei povera ancella. Chi di te parla o scrive, Che, rimembrando il tuo passato vanto, Non dica: già fu grande, or non è
Sayfa 200 - Un dì vedrete mendico un cieco errar sotto le vostre antichissime ombre, e brancolando penetrar negli avelli, e abbracciar l'urne, e interrogarle. Gemeranno gli antri secreti, e tutta narrerà la tomba Ilio raso due volte e due risorto splendidamente su le mute vie per far più bello l'ultimo trofeo ai fatati Pelidi.
Sayfa 456 - ... d'in su i veroni del paterno ostello porgea gli orecchi al suon della tua voce, ed alla man veloce che percorrea la faticosa tela. Mirava il ciel sereno, le vie dorate e gli orti, e quinci il mar da lungi, e quindi il monte.
Sayfa 443 - L'itala gioventude? O numi, o numi: Pugnan per altra terra itali acciari. Oh misero colui che in guerra è spento, Non per li patrii lidi e per la pia Consorte ei figli cari, Ma da nemici altrui Per altra gente, e non può dir morendo: Alma terra natia, La vita che mi desti ecco ti rendo.
Sayfa 461 - E l'abitar questi odorati colli. Ma rapida passasti ; e come un sogno Fu la tua vita. Ivi danzando ; in fronte La gioia ti splendea, splendea negli occhi Quel confidente immaginar, quel lume Di gioventù, quando spegneali il fato, E- giacevi. Ahi Nerina! In cor mi regna L
Sayfa 295 - Lui folgorante in solio vide il mio genio e tacque; quando, con vece assidua cadde, risorse e giacque, di mille voci al sonito mista la sua non ha...
Sayfa 245 - Qui necessario estimo un re possente: Sia di quel re scettro la spada, e l'elmo La sua corona. Le divise voglie A concordia riduca; a Italia sani Le servili ferite, e la ricrei; E più non sia , cui fu provincia il mondo , Provincia a tutti, e di straniere genti Preda e ludibrio.
Sayfa 455 - Sospiro acerbo de' provetti giorni, Non curo, io non so come; anzi da loro Quasi fuggo lontano; Quasi romito, e strano Al mio loco natio, Passo del viver mio la primavera. ( Questo giorno ch'omai cede alla sera, Festeggiar si costuma al nostro borgo.
Sayfa 455 - Che rimbomba lontan di villa in villa. Tutta vestita a festa La gioventù del loco Lascia le case, e per le vie si spande; E mira ed è mirata, e in cor s'allegra.
Sayfa 450 - Di noi serbate, o gloriosi, ancora Qualche speranza? in tutto Non siam periti? A voi forse il futuro Conoscer non si toglie. Io son distrutto...