Epistole di Dante Allighieri: edite e inedite : aggiuntavi la dissertazione intorno all'acqua e alla terra : e le traduzioni respettive a riscontro del testo latino con illustrazini e note di diversi

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P. Vannini, 1842 - 196 sayfa

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Sayfa 15 - O montanina mia Canzon, tu vai ; Forse vedrai Fiorenza la mia terra, Che fuor di sé mi serra, Vota d
Sayfa 44 - Per lo regno mortai, eh' a lui soggiace, Diventa in apparenza poco e scuro, Se in mano al terzo Cesare si mira Con occhio chiaro e con affetto puro...
Sayfa 74 - Così mezzo fra stordito e sdegnato, né so qual più, cominciai alcune poche cose a dire in quella lingua, che portai meco dalle fasce .- la quale fu loro poco più familiare e domestica, che la latina si fosse. Onde in cambio d' apportar loro allegrezza e diletto, seminai nel fertilissimo campo dell'ignorantia di quegli abbondantissimo seme di meraviglia e di confusione.
Sayfa 120 - Genus vero phylosophie sub quo hic in toto et parte proceditur, est morale negotium, sive ethica ; quia non ad speculandum, sed ad opus inventum est totum et pars.
Sayfa 136 - Diligenter quippe notandum est, quod dicit nescit et nequit. Nescit quia oblitus, nequit, quia si recordatur et contentum tenet, sermo tamen deficit. Multa, namque per intellectum videmus, quibus signa vocalia desunt; quod satis PIato insinuat in suis libris, per assumptionem metaphorismorum ; multa enim per lumen intellectuale vidit, quae sermone proprio nequivit exprimere.
Sayfa 79 - E sebbene fosse stata veduta dal Bandini, dal Mehus e da altri, e sebbene per le parole del Villani fosse noto aver Dante scritto una lettera a' Cardinali Italiani, quando era la vacazione dopo la morte di Papa Clemente, pure non era stata riconosciuta come pertinente al divino Poeta. Solo il Conte...
Sayfa 141 - Quaestio florulenta ac perutilis de duobus elementis Aquae et Terrae tractans; nuper reperta, quae olim Mantuae auspicata, Veronae vero disputata et decisa, ac manu propria scripta a Dante florentino poeta clarissimo. Quae diligenter et accurate correcta fuit per reverendum magistrum Joannem Benedictum Mancettum de Castilione Arretino, Regentem Patavinum, Ordinis Eremitarum Divi Augustini, sacraeque Theologiae doctorem excellentissimum.
Sayfa 122 - Ch'avrà in te si benigno riguardo, Che del fare e del chieder, tra voi due, Fia primo quel che tra gli altri è più tardo.
Sayfa 90 - E fecero bene questi; non erano grandi; non avevano la dignità d'un Dante da serbare ; non dritti, doveri, o forza eguali. Ma rimase fuori per questo impegno o pettegolezzo da cittaduzza , per questa ignobile prepotenza municipale , il maggior cittadino ed onor di Firenze; e fuori egli mori , fuori rimasero e rimangon l' ossa , fuori la discendenza , il sangue di lui anche oggidì.
Sayfa 15 - Là , ond' io vegno , una catena il serra Tal, che se piega vostra crudeltate, Non ha di ritornar più libertate.

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