Opere di Giacomo Leopardi, 1. ciltF. le Monnier, 1863 |
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Sayfa 23
... volte ( benchè senza spe- ranza ) come mai nessun uomo aveva amato sulla terra . Giusto , umano , liberale , magnanimo e lealissimo , s'immaginò da principio che gli uomini fossero in tutto buoni . Tradito e disingannato del soverchio ...
... volte ( benchè senza spe- ranza ) come mai nessun uomo aveva amato sulla terra . Giusto , umano , liberale , magnanimo e lealissimo , s'immaginò da principio che gli uomini fossero in tutto buoni . Tradito e disingannato del soverchio ...
Sayfa 74
... volte plebea voce percosse Il dubitoso orecchio , e un gel mi prese , E il core in forse a palpitar si mosse ! E poi che finalmente mi discese La cara voce al core , e de ' cavai E delle rote il romorio s ' intese ; Orbo rimaso allor ...
... volte plebea voce percosse Il dubitoso orecchio , e un gel mi prese , E il core in forse a palpitar si mosse ! E poi che finalmente mi discese La cara voce al core , e de ' cavai E delle rote il romorio s ' intese ; Orbo rimaso allor ...
Sayfa 84
... volte In ripensar che più non vivi , e mai Non avverrà ch ' io ti ritrovi al mondo , Creder nol posso ! Ahi ahi , che cosa è questa Che morte s'addimanda ? Oggi per prova Intenderlo potessi , e il capo inerme Agli atroci del fato odii ...
... volte In ripensar che più non vivi , e mai Non avverrà ch ' io ti ritrovi al mondo , Creder nol posso ! Ahi ahi , che cosa è questa Che morte s'addimanda ? Oggi per prova Intenderlo potessi , e il capo inerme Agli atroci del fato odii ...
Sayfa 91
... volte ripetuto e mille Nel costante pensier , sostegno e cibo Esser solea dell ' infelice amante : Benchè nulla d ' amor parola udita Avess ' ella da lui . Sempre in quell ' alma Era del gran desio stato più forte Un sovrano timor ...
... volte ripetuto e mille Nel costante pensier , sostegno e cibo Esser solea dell ' infelice amante : Benchè nulla d ' amor parola udita Avess ' ella da lui . Sempre in quell ' alma Era del gran desio stato più forte Un sovrano timor ...
Sayfa 101
... volte Fortunato colui che la caduca Virtù del caro immaginar non perde Per volger d'anni ; a cui serbare eterna La gioventù del cor diedero i fati ; Che nella ferma e nella stanca etade , Così come solea nell'età verde , In suo chiuso ...
... volte Fortunato colui che la caduca Virtù del caro immaginar non perde Per volger d'anni ; a cui serbare eterna La gioventù del cor diedero i fati ; Che nella ferma e nella stanca etade , Così come solea nell'età verde , In suo chiuso ...
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Sayfa 110 - Ed alla man veloce Che percorrea la faticosa tela. Mirava il ciel sereno, Le vie dorate e gli orti, E quinci il mar da lungi, e quindi il monte.
Sayfa 35 - Oh venturose e care e benedette L'antiche età, che a morte Per la patria correan le genti a squadre; E voi sempre onorate e gloriose, O tessaliche strette, Dove la Persia e il fato assai men forte Fu di poch'alme franche e generose!
Sayfa 47 - Ahi ahi, ma conosciuto il mondo Non cresce, anzi si scema, e assai più vasto L'etra sonante e l'alma terra e il mare Al fanciullin, che non al saggio, appare.
Sayfa 168 - Né sul deserto, dove E la sede ei natali Non per voler ma per fortuna avesti; Ma più saggia, ma tanto Meno inferma dell'uom, quanto le frali Tue stirpi non credesti O dal fato o da te fatte immortali.
Sayfa 118 - CHE fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai, silenziosa luna? Sorgi la sera, e vai, contemplando i deserti; indi ti posi. Ancor non sei tu paga di riandare i sempiterni calli? Ancor non prendi a schivo, ancor sei vaga di mirar queste valli?
Sayfa 163 - ... mortali madre è di parto e di voler matrigna. Costei chiama inimica; e incontro a questa congiunta esser pensando, siccome è il vero, ed ordinata in pria l'umana compagnia, tutti fra sé confederati estima gli uomini, e tutti abbraccia con vero amor, porgendo valida e pronta ed aspettando aita negli alterni perigli e nelle angosce della guerra comune.
Sayfa 96 - O ne' campi ove splenda Più vago il giorno e di natura il riso; Forse tu l'innocente Secol beasti che dall'oro ha nome, Or leve intra la gente Anima voli? o te la sorte avara Ch'a noi t'asconde, agli avvenir prepara? Viva mirarti...
Sayfa 122 - Forse s'avess'io l'ale Da volar su le nubi, E noverar le stelle ad una ad una, O come il tuono errar di giogo in giogo, Più felice sarei, dolce mia greggia, Più felice sarei, candida luna.
Sayfa 111 - All'apparir del vero Tu, misera, cadesti : e con la mano La fredda morte ed una tomba ignuda Mostravi di lontano.
Sayfa 137 - L'angelica tua forma, inchino il fianco Sovra nitide pelli, e circonfusa D'arcana voluttà; quando tu, dotta Allettatrice, fervidi sonanti Baci scoccavi nelle curve labbra De' tuoi bambini, il niveo collo intanto Porgendo, e lor di tue cagioni ignari Con la man leggiadrissima stringevi Al seno ascoso e desiato. Apparve Novo ciel, nova terra, e quasi un raggio Divino al pensier mio.