Opere di Giacomo Leopardi, 1. ciltSuccessori Le Monnier, 1884 |
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Sayfa 208
... buona picchiata di questa clava : ma dubito che lo finirei di schiacciare , e che io non ne facessi una cialda ; o che la crosta , atteso che riesce così leggero , non gli sia tanto assottigliata , che egli mi scricchioli sotto il colpo ...
... buona picchiata di questa clava : ma dubito che lo finirei di schiacciare , e che io non ne facessi una cialda ; o che la crosta , atteso che riesce così leggero , non gli sia tanto assottigliata , che egli mi scricchioli sotto il colpo ...
Sayfa 214
... buona sorella , m'aiutassi a ottenere il contrario più facilmente e più presto che non ho fatto finora . Moda . Già ti ho raccontate alcune delle opere mie che ti fanno molto profitto . Ma elle sono baie per compara- zione a queste che ...
... buona sorella , m'aiutassi a ottenere il contrario più facilmente e più presto che non ho fatto finora . Moda . Già ti ho raccontate alcune delle opere mie che ti fanno molto profitto . Ma elle sono baie per compara- zione a queste che ...
Sayfa 215
... buona parte di se non ti sarebbe capitata sotto le mani , io quantun- que sapessi che queste erano ciance , e che quando co- storo o altri vivessero nella memoria degli uomini , vive- vano , come dire , da burla , e non godevano della ...
... buona parte di se non ti sarebbe capitata sotto le mani , io quantun- que sapessi che queste erano ciance , e che quando co- storo o altri vivessero nella memoria degli uomini , vive- vano , come dire , da burla , e non godevano della ...
Sayfa 227
... buona fortuna così ribaldo come Malambruno . Piuttosto mi bisognerebbe il diavolo se volessi il contrario . Farfarello . In fine , che mi comandi ? Malambruno . Fammi felice per un momento di tempo . Farfarello . Non posso . Malambruno ...
... buona fortuna così ribaldo come Malambruno . Piuttosto mi bisognerebbe il diavolo se volessi il contrario . Farfarello . In fine , che mi comandi ? Malambruno . Fammi felice per un momento di tempo . Farfarello . Non posso . Malambruno ...
Sayfa 239
... buona vista de ' tuoi fanciulli ; che scuoprono in me gli occhi , la bocca , il naso , che io non so dove me gli abbia . Terra . Dunque non sarà nè anche vero che le tue provincie sono fornite di strade larghe e nette ; e che tu sei ...
... buona vista de ' tuoi fanciulli ; che scuoprono in me gli occhi , la bocca , il naso , che io non so dove me gli abbia . Terra . Dunque non sarà nè anche vero che le tue provincie sono fornite di strade larghe e nette ; e che tu sei ...
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Sayfa 86 - Dolce e chiara è la notte e senza vento, E queta sovra i tetti e in mezzo agli orti Posa la luna, e di lontan rivela Serena ogni montagna.
Sayfa 118 - Opre de' servi. E che pensieri immensi, Che dolci sogni mi spirò la vista Di quel lontano mar, quei monti azzurri, Che di qua scopro, e che varcare un giorno Io mi pensava, arcani mondi, arcana Felicità fingendo al viver mio!
Sayfa 170 - ... mare, e tutto di scintille in giro per lo vóto seren brillare il mondo. E poi che gli occhi a quelle luci appunto, ch'a lor sembrano un punto, e sono immense...
Sayfa 168 - Parlando, apertamente, e di sue cose Fa stima al vero uguale. Magnanimo animale Non credo io già, ma stolto, Quel che nato a perir, nutrito in pene, Dice, a goder son fatto, E di fetido orgoglio Empie le carte, eccelsi fati e nove Felicità, quali il ciel tutto ignora, Non pur quest'orbe, promettendo in terra A...
Sayfa 129 - II grido giornaliero. Ecco il Sol che ritorna, ecco sorride Per li poggi e le ville. Apre i balconi, Apre terrazzi e logge la famiglia: E, dalla via corrente, odi lontano Tintinnio di sonagli; il carro stride Del passeggier che il suo cammin ripiglia. Si rallegra ogni core. Sì dolce, sì gradita Quand'è, com'or, la vita? Quando con tanto amore L'uomo a
Sayfa 138 - L'altra ogni gran dolore, Ogni gran male annulla. Bellissima fanciulla, Dolce a veder, non quale La si dipinge la codarda gente, Gode il fanciullo Amore Accompagnar sovente; E sorvolano insiem la via mortale, Primi conforti d'ogni saggio core.
Sayfa 115 - ... d'in su i veroni del paterno ostello porgea gli orecchi al suon della tua voce, ed alla man veloce che percorrea la faticosa tela. Mirava il ciel sereno, le vie dorate e gli orti, e quinci il mar da lungi, e quindi il monte.
Sayfa 113 - E de' suoi proprii moti 51 maraviglia il sen. Da te, mio cor, quest'ultimo Spirto, e l'ardor natio, Ogni conforto mio Solo da te mi vien. Mancano, il sento, all'anima Alta, gentile e pura, La sorte, la natura, II mondo e la beltà. Ma se tu vivi, o misero, Se non concedi al fato, Non chiamerò spieiato Chi lo spirar mi da.
Sayfa 116 - Tu pria che l'erbe inaridisse il verno, Da chiuso morbo combattuta e vinta, Perivi, o tenerella. E non vedevi II fior degli anni tuoi; Non ti molceva il core La dolce lode or delle negre chiome, Or degli sguardi innamorati e schivi; Né teco le compagne ai dì festivi Ragionavan d'amore.
Sayfa 119 - Viene il vento recando il suon dell'ora Dalla torre del borgo. Era conforto Questo suon, mi rimembra, alle mie notti, Quando fanciullo, nella buia stanza, Per assidui terrori io vigilava, Sospirando il mattin.