Opere di Giacomo Leopardi, 1. ciltSuccessori Le Monnier, 1884 |
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Sayfa 15
... desiderio della sua vita fu d'andarne a vivere al- rove . Spinto da così fieri stimoli , nel novembre del 22 venne a Roma , dove contemplò avidamente nelle eterne cose quella più che umana antichità ch'egli aveva tanto contemplata negli ...
... desiderio della sua vita fu d'andarne a vivere al- rove . Spinto da così fieri stimoli , nel novembre del 22 venne a Roma , dove contemplò avidamente nelle eterne cose quella più che umana antichità ch'egli aveva tanto contemplata negli ...
Sayfa 133
... desiderio di morir si sente : Come , non so : ma tale D'amor vero e possente è il primo effetto . Forse gli occhi spaura Allor questo deserto : a se la terra Forse il mortale inabitabil fatta Vede omai senza quella Nova , sola ...
... desiderio di morir si sente : Come , non so : ma tale D'amor vero e possente è il primo effetto . Forse gli occhi spaura Allor questo deserto : a se la terra Forse il mortale inabitabil fatta Vede omai senza quella Nova , sola ...
Sayfa 136
... desiderio è spento . Posa per sempre . Assai Palpitasti . Non val cosa nessuna I moti tuoi , nè di sospiri è degna La terra . Amaro e noia La vita , altro mai nulla ; e fango è il mondo . T'acqueta omai . Dispera L'ultima volta . Al ...
... desiderio è spento . Posa per sempre . Assai Palpitasti . Non val cosa nessuna I moti tuoi , nè di sospiri è degna La terra . Amaro e noia La vita , altro mai nulla ; e fango è il mondo . T'acqueta omai . Dispera L'ultima volta . Al ...
Sayfa 181
... desiderio , procurai di rappresentarmi alla mente le disposizioni dell ' animo del poeta in quel tempo , e con queste mezzo , salva la disuguaglianza degl ' ingegni , tornare a fare il suo canto ; del quale io porto questo parere , che ...
... desiderio , procurai di rappresentarmi alla mente le disposizioni dell ' animo del poeta in quel tempo , e con queste mezzo , salva la disuguaglianza degl ' ingegni , tornare a fare il suo canto ; del quale io porto questo parere , che ...
Sayfa 194
... desiderio da se medesimi , quanto meno sono afflitti dagli altri mali ; de- liberò valersi di nuove arti a conservare questo misero genere : le quali furono principalmente due . L'una me- scere la loro vita di mali veri ; l'altra ...
... desiderio da se medesimi , quanto meno sono afflitti dagli altri mali ; de- liberò valersi di nuove arti a conservare questo misero genere : le quali furono principalmente due . L'una me- scere la loro vita di mali veri ; l'altra ...
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Sayfa 86 - Dolce e chiara è la notte e senza vento, E queta sovra i tetti e in mezzo agli orti Posa la luna, e di lontan rivela Serena ogni montagna.
Sayfa 118 - Opre de' servi. E che pensieri immensi, Che dolci sogni mi spirò la vista Di quel lontano mar, quei monti azzurri, Che di qua scopro, e che varcare un giorno Io mi pensava, arcani mondi, arcana Felicità fingendo al viver mio!
Sayfa 170 - ... mare, e tutto di scintille in giro per lo vóto seren brillare il mondo. E poi che gli occhi a quelle luci appunto, ch'a lor sembrano un punto, e sono immense...
Sayfa 168 - Parlando, apertamente, e di sue cose Fa stima al vero uguale. Magnanimo animale Non credo io già, ma stolto, Quel che nato a perir, nutrito in pene, Dice, a goder son fatto, E di fetido orgoglio Empie le carte, eccelsi fati e nove Felicità, quali il ciel tutto ignora, Non pur quest'orbe, promettendo in terra A...
Sayfa 129 - II grido giornaliero. Ecco il Sol che ritorna, ecco sorride Per li poggi e le ville. Apre i balconi, Apre terrazzi e logge la famiglia: E, dalla via corrente, odi lontano Tintinnio di sonagli; il carro stride Del passeggier che il suo cammin ripiglia. Si rallegra ogni core. Sì dolce, sì gradita Quand'è, com'or, la vita? Quando con tanto amore L'uomo a
Sayfa 138 - L'altra ogni gran dolore, Ogni gran male annulla. Bellissima fanciulla, Dolce a veder, non quale La si dipinge la codarda gente, Gode il fanciullo Amore Accompagnar sovente; E sorvolano insiem la via mortale, Primi conforti d'ogni saggio core.
Sayfa 115 - ... d'in su i veroni del paterno ostello porgea gli orecchi al suon della tua voce, ed alla man veloce che percorrea la faticosa tela. Mirava il ciel sereno, le vie dorate e gli orti, e quinci il mar da lungi, e quindi il monte.
Sayfa 113 - E de' suoi proprii moti 51 maraviglia il sen. Da te, mio cor, quest'ultimo Spirto, e l'ardor natio, Ogni conforto mio Solo da te mi vien. Mancano, il sento, all'anima Alta, gentile e pura, La sorte, la natura, II mondo e la beltà. Ma se tu vivi, o misero, Se non concedi al fato, Non chiamerò spieiato Chi lo spirar mi da.
Sayfa 116 - Tu pria che l'erbe inaridisse il verno, Da chiuso morbo combattuta e vinta, Perivi, o tenerella. E non vedevi II fior degli anni tuoi; Non ti molceva il core La dolce lode or delle negre chiome, Or degli sguardi innamorati e schivi; Né teco le compagne ai dì festivi Ragionavan d'amore.
Sayfa 119 - Viene il vento recando il suon dell'ora Dalla torre del borgo. Era conforto Questo suon, mi rimembra, alle mie notti, Quando fanciullo, nella buia stanza, Per assidui terrori io vigilava, Sospirando il mattin.