Opere di Giacomo Leopardi, 1. ciltSuccessori Le Monnier, 1884 |
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Sayfa 8
... età , riscontrata infal- libilmente per vera o nei testi più perfetti o negli scolii e nei comenti dei più grandi espositori . Dal mondo greco passò a studiare il mondo latino ; e dai dodici ai ventisei anni versò un così fatto tesoro ...
... età , riscontrata infal- libilmente per vera o nei testi più perfetti o negli scolii e nei comenti dei più grandi espositori . Dal mondo greco passò a studiare il mondo latino ; e dai dodici ai ventisei anni versò un così fatto tesoro ...
Sayfa 14
... vita come a un giorno fe- stivo ; e le sue prime parole furono una benedizione degli uomini e della natura che parevano così carez- zevolmente accompagnarlo . Ma poi che la provetta età e la smisurata altezza del suo ingegno gli ebber ...
... vita come a un giorno fe- stivo ; e le sue prime parole furono una benedizione degli uomini e della natura che parevano così carez- zevolmente accompagnarlo . Ma poi che la provetta età e la smisurata altezza del suo ingegno gli ebber ...
Sayfa 19
... età del fremito e del pianto era fuggita : ma sorrideva amaramente del tristo fine a cui riesce ogni cosa più grande e dei fastidiosi e lugubri vermi che si generano dalla putrefazione dei più nobili ca- daveri . E nondimeno non conobbe ...
... età del fremito e del pianto era fuggita : ma sorrideva amaramente del tristo fine a cui riesce ogni cosa più grande e dei fastidiosi e lugubri vermi che si generano dalla putrefazione dei più nobili ca- daveri . E nondimeno non conobbe ...
Sayfa 27
... vita et scriptis Dionis Chrysostomi , Commentarius ( questi ed altri sì fatti zibaldoni erano considerati dall ' Autore piuttosto come selva di studi e di esercitazioni della prima età , che come manoscrit- ti ; nè gli ultimi quattro ...
... vita et scriptis Dionis Chrysostomi , Commentarius ( questi ed altri sì fatti zibaldoni erano considerati dall ' Autore piuttosto come selva di studi e di esercitazioni della prima età , che come manoscrit- ti ; nè gli ultimi quattro ...
Sayfa 35
Giacomo Leopardi. La vita che mi desti ecco ti rendo . Oh venturose e care e benedette L'antiche età , che a morte Per la patria correan le genti a squadre ; E voi sempre onorate e glorïose , O tessaliche strette , Dove la Persia e il ...
Giacomo Leopardi. La vita che mi desti ecco ti rendo . Oh venturose e care e benedette L'antiche età , che a morte Per la patria correan le genti a squadre ; E voi sempre onorate e glorïose , O tessaliche strette , Dove la Persia e il ...
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abbia affanni alcun allora altra altre amore anco animo antichi Antonio Ranieri anzi aprica assai beata bella Bruto minore buona canto chè Cicerone cielo colla costumi cotesto credo diceva diletto Dimmi dire dolce dolore effetto Ellesponto Ercole età eterno eziandio Farfarello fato felicità figliuoli filosofia Folletto fugge genere umano gente Giacomo Leopardi giorno Giove gloria Gnomo gran greco immagini immortali infelice ingegni insino Islandese l'uomo lasciando lode luna lungo luogo maggior Malambruno maraviglia medesi medesimo mente Metafisico mille mira misero mondo mortali morte natura niuno notte occhi Odissea oggi opera Operette morali ozio passato pensi pensieri persona petto piaceri piagge Plotino poco poeta possa potere pregio prole Prometeo proprio ragione Ruysch scrittori secoli Senofonte sentimento sieno Simonide Socrate sogno speme speranza stima studi Tasso terra Torquato Tasso trova uomini uomo vano vecchiezza vede veggo verità vero virtù vivere volge volte
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Sayfa 86 - Dolce e chiara è la notte e senza vento, E queta sovra i tetti e in mezzo agli orti Posa la luna, e di lontan rivela Serena ogni montagna.
Sayfa 118 - Opre de' servi. E che pensieri immensi, Che dolci sogni mi spirò la vista Di quel lontano mar, quei monti azzurri, Che di qua scopro, e che varcare un giorno Io mi pensava, arcani mondi, arcana Felicità fingendo al viver mio!
Sayfa 170 - ... mare, e tutto di scintille in giro per lo vóto seren brillare il mondo. E poi che gli occhi a quelle luci appunto, ch'a lor sembrano un punto, e sono immense...
Sayfa 168 - Parlando, apertamente, e di sue cose Fa stima al vero uguale. Magnanimo animale Non credo io già, ma stolto, Quel che nato a perir, nutrito in pene, Dice, a goder son fatto, E di fetido orgoglio Empie le carte, eccelsi fati e nove Felicità, quali il ciel tutto ignora, Non pur quest'orbe, promettendo in terra A...
Sayfa 129 - II grido giornaliero. Ecco il Sol che ritorna, ecco sorride Per li poggi e le ville. Apre i balconi, Apre terrazzi e logge la famiglia: E, dalla via corrente, odi lontano Tintinnio di sonagli; il carro stride Del passeggier che il suo cammin ripiglia. Si rallegra ogni core. Sì dolce, sì gradita Quand'è, com'or, la vita? Quando con tanto amore L'uomo a
Sayfa 138 - L'altra ogni gran dolore, Ogni gran male annulla. Bellissima fanciulla, Dolce a veder, non quale La si dipinge la codarda gente, Gode il fanciullo Amore Accompagnar sovente; E sorvolano insiem la via mortale, Primi conforti d'ogni saggio core.
Sayfa 115 - ... d'in su i veroni del paterno ostello porgea gli orecchi al suon della tua voce, ed alla man veloce che percorrea la faticosa tela. Mirava il ciel sereno, le vie dorate e gli orti, e quinci il mar da lungi, e quindi il monte.
Sayfa 113 - E de' suoi proprii moti 51 maraviglia il sen. Da te, mio cor, quest'ultimo Spirto, e l'ardor natio, Ogni conforto mio Solo da te mi vien. Mancano, il sento, all'anima Alta, gentile e pura, La sorte, la natura, II mondo e la beltà. Ma se tu vivi, o misero, Se non concedi al fato, Non chiamerò spieiato Chi lo spirar mi da.
Sayfa 116 - Tu pria che l'erbe inaridisse il verno, Da chiuso morbo combattuta e vinta, Perivi, o tenerella. E non vedevi II fior degli anni tuoi; Non ti molceva il core La dolce lode or delle negre chiome, Or degli sguardi innamorati e schivi; Né teco le compagne ai dì festivi Ragionavan d'amore.
Sayfa 119 - Viene il vento recando il suon dell'ora Dalla torre del borgo. Era conforto Questo suon, mi rimembra, alle mie notti, Quando fanciullo, nella buia stanza, Per assidui terrori io vigilava, Sospirando il mattin.