Opere di Giacomo Leopardi, 1. ciltSuccessori Le Monnier, 1884 |
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Sayfa 14
... giorno fe- stivo ; e le sue prime parole furono una benedizione degli uomini e della natura che parevano così carez- zevolmente accompagnarlo . Ma poi che la provetta età e la smisurata altezza del suo ingegno gli ebber ren- duta più ...
... giorno fe- stivo ; e le sue prime parole furono una benedizione degli uomini e della natura che parevano così carez- zevolmente accompagnarlo . Ma poi che la provetta età e la smisurata altezza del suo ingegno gli ebber ren- duta più ...
Sayfa 26
... giorno nel quale non fosse impossibile di pubblicare una scelta di COSE FILOLOGICHE o di AFORISMI CRITICI DI GIACOMO LEO- PARDI . Pag . 9. ( 2 ) Il catalogo che segue in questa nota , insieme con quello contenuto nella precedente e col ...
... giorno nel quale non fosse impossibile di pubblicare una scelta di COSE FILOLOGICHE o di AFORISMI CRITICI DI GIACOMO LEO- PARDI . Pag . 9. ( 2 ) Il catalogo che segue in questa nota , insieme con quello contenuto nella precedente e col ...
Sayfa 47
... giorno Che nasce allor ch ' ai nostri è giunto al fondo ; E rotto di natura ogni contrasto , Ignota immensa terra al tuo viaggio Fu gloria , e del ritorno ' Ai rischi . Ahi ahi , ma conosciuto il mondo Non cresce , anzi si scema , e ...
... giorno Che nasce allor ch ' ai nostri è giunto al fondo ; E rotto di natura ogni contrasto , Ignota immensa terra al tuo viaggio Fu gloria , e del ritorno ' Ai rischi . Ahi ahi , ma conosciuto il mondo Non cresce , anzi si scema , e ...
Sayfa 52
... giorno Col divo carro accerchia , a voi s ' inchina . Ragion di nostra etate Io chieggo a voi . La santa Fiamma di gioventù dunque si spegne Per vostra mano ? attenuata e franta Da voi nostra natura ? e le assonnate Menti , e le voglie ...
... giorno Col divo carro accerchia , a voi s ' inchina . Ragion di nostra etate Io chieggo a voi . La santa Fiamma di gioventù dunque si spegne Per vostra mano ? attenuata e franta Da voi nostra natura ? e le assonnate Menti , e le voglie ...
Sayfa 64
... giorno . Ma non cognato al nostro Il gener tuo ; quelle tue varie note Dolor non forma , e te di colpa ignudo , Men caro assai la bruna valle asconde . Ahi ahi , poscia che vote Son le stanze d'Olimpo , e cieco il tuono Per l'atre nubi ...
... giorno . Ma non cognato al nostro Il gener tuo ; quelle tue varie note Dolor non forma , e te di colpa ignudo , Men caro assai la bruna valle asconde . Ahi ahi , poscia che vote Son le stanze d'Olimpo , e cieco il tuono Per l'atre nubi ...
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Sayfa 86 - Dolce e chiara è la notte e senza vento, E queta sovra i tetti e in mezzo agli orti Posa la luna, e di lontan rivela Serena ogni montagna.
Sayfa 118 - Opre de' servi. E che pensieri immensi, Che dolci sogni mi spirò la vista Di quel lontano mar, quei monti azzurri, Che di qua scopro, e che varcare un giorno Io mi pensava, arcani mondi, arcana Felicità fingendo al viver mio!
Sayfa 170 - ... mare, e tutto di scintille in giro per lo vóto seren brillare il mondo. E poi che gli occhi a quelle luci appunto, ch'a lor sembrano un punto, e sono immense...
Sayfa 168 - Parlando, apertamente, e di sue cose Fa stima al vero uguale. Magnanimo animale Non credo io già, ma stolto, Quel che nato a perir, nutrito in pene, Dice, a goder son fatto, E di fetido orgoglio Empie le carte, eccelsi fati e nove Felicità, quali il ciel tutto ignora, Non pur quest'orbe, promettendo in terra A...
Sayfa 129 - II grido giornaliero. Ecco il Sol che ritorna, ecco sorride Per li poggi e le ville. Apre i balconi, Apre terrazzi e logge la famiglia: E, dalla via corrente, odi lontano Tintinnio di sonagli; il carro stride Del passeggier che il suo cammin ripiglia. Si rallegra ogni core. Sì dolce, sì gradita Quand'è, com'or, la vita? Quando con tanto amore L'uomo a
Sayfa 138 - L'altra ogni gran dolore, Ogni gran male annulla. Bellissima fanciulla, Dolce a veder, non quale La si dipinge la codarda gente, Gode il fanciullo Amore Accompagnar sovente; E sorvolano insiem la via mortale, Primi conforti d'ogni saggio core.
Sayfa 115 - ... d'in su i veroni del paterno ostello porgea gli orecchi al suon della tua voce, ed alla man veloce che percorrea la faticosa tela. Mirava il ciel sereno, le vie dorate e gli orti, e quinci il mar da lungi, e quindi il monte.
Sayfa 113 - E de' suoi proprii moti 51 maraviglia il sen. Da te, mio cor, quest'ultimo Spirto, e l'ardor natio, Ogni conforto mio Solo da te mi vien. Mancano, il sento, all'anima Alta, gentile e pura, La sorte, la natura, II mondo e la beltà. Ma se tu vivi, o misero, Se non concedi al fato, Non chiamerò spieiato Chi lo spirar mi da.
Sayfa 116 - Tu pria che l'erbe inaridisse il verno, Da chiuso morbo combattuta e vinta, Perivi, o tenerella. E non vedevi II fior degli anni tuoi; Non ti molceva il core La dolce lode or delle negre chiome, Or degli sguardi innamorati e schivi; Né teco le compagne ai dì festivi Ragionavan d'amore.
Sayfa 119 - Viene il vento recando il suon dell'ora Dalla torre del borgo. Era conforto Questo suon, mi rimembra, alle mie notti, Quando fanciullo, nella buia stanza, Per assidui terrori io vigilava, Sospirando il mattin.