Opere di Giacomo Leopardi, 1. ciltSuccessori Le Monnier, 1884 |
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... luna e la Ginestra o il Fiore del de- serto ; tre Operette morali , cioè , il Frammento apocrifo di Stratone da Lampsaco , dell'origine del mondo , preceduto da un breve Preambolo , il Co- pernico , dialogo , e il Dialogo di Plotino e ...
... luna e la Ginestra o il Fiore del de- serto ; tre Operette morali , cioè , il Frammento apocrifo di Stratone da Lampsaco , dell'origine del mondo , preceduto da un breve Preambolo , il Co- pernico , dialogo , e il Dialogo di Plotino e ...
Sayfa 12
... Luna ) e un Inno a Nettuno , medesimamente greco , del quale fu finta darsi la sola versione e le note ; così nel 26 il Cesari tolse antico e vero testo di lingua il Volgarizzamento del Martirio de ' santi padri . Ma la forma vera e ...
... Luna ) e un Inno a Nettuno , medesimamente greco , del quale fu finta darsi la sola versione e le note ; così nel 26 il Cesari tolse antico e vero testo di lingua il Volgarizzamento del Martirio de ' santi padri . Ma la forma vera e ...
Sayfa 14
... luna nascente dall'acque e il sole cadente dietro le lontane vette dell ' Apen- nino , furono i suoi primi sentimenti e le sue prime gioie . Egli si preparò alla vita come a un giorno fe- stivo ; e le sue prime parole furono una ...
... luna nascente dall'acque e il sole cadente dietro le lontane vette dell ' Apen- nino , furono i suoi primi sentimenti e le sue prime gioie . Egli si preparò alla vita come a un giorno fe- stivo ; e le sue prime parole furono una ...
Sayfa 31
... luna . 82 XV . Il sogno . 83 XVI . La vita solitaria . 87 XVII . Consalvo . 91 XVIII . Alla sua donna . 96 XIX . Al conte Carlo Pepoli . 98 XX . Il risorgimento . 103 XXI . A Silvia . 109 XXII . Le ricordanze . 112 XXIII . Canto ...
... luna . 82 XV . Il sogno . 83 XVI . La vita solitaria . 87 XVII . Consalvo . 91 XVIII . Alla sua donna . 96 XIX . Al conte Carlo Pepoli . 98 XX . Il risorgimento . 103 XXI . A Silvia . 109 XXII . Le ricordanze . 112 XXIII . Canto ...
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... luna . XXXIV . La ginestra , o il fiore del deserto . XXXV . Imitazione . XXXVI . Scherzo . • Pag . 145 147 • 156 · 159 • 169 170 XXXVII . XXXVIII . XXXIX . XL . Dal greco di Simonide . XLI . Dello stesso . Note . FRAMMENTI . 171 173 ...
... luna . XXXIV . La ginestra , o il fiore del deserto . XXXV . Imitazione . XXXVI . Scherzo . • Pag . 145 147 • 156 · 159 • 169 170 XXXVII . XXXVIII . XXXIX . XL . Dal greco di Simonide . XLI . Dello stesso . Note . FRAMMENTI . 171 173 ...
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abbia affanni alcun allora altra altre amore anco animo antichi Antonio Ranieri anzi aprica assai beata bella Bruto minore buona canto chè Cicerone cielo colla costumi cotesto credo diceva diletto Dimmi dire dolce dolore effetto Ercole Erebo età eterno eziandio Farfarello fato felicità figliuoli filosofia Folletto fugge genere umano gente Giacomo Leopardi giorno Giove gloria Gnomo gran greco immagini immortali infelice ingegni insino Islandese l'uomo lasciando lode luna lungo luogo maggior Malambruno maraviglia medesi medesimo mente Metafisico mille mira misero mondo mortali morte natura niuno notte occhi Odissea oggi opera Operette morali ozio passato pensi pensieri persona petto piaceri piagge Plotino poco poeta possa potere pregio prole Prometeo proprio ragione Ruysch scrittori secoli Senofonte sentimento sieno Simonide Socrate sogno speme speranza stima studi Tasso terra Torquato Tasso trova uomini uomo vano vecchiezza vede veggo verità vero virtù vivere volge volte
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Sayfa 86 - Dolce e chiara è la notte e senza vento, E queta sovra i tetti e in mezzo agli orti Posa la luna, e di lontan rivela Serena ogni montagna.
Sayfa 118 - Opre de' servi. E che pensieri immensi, Che dolci sogni mi spirò la vista Di quel lontano mar, quei monti azzurri, Che di qua scopro, e che varcare un giorno Io mi pensava, arcani mondi, arcana Felicità fingendo al viver mio!
Sayfa 170 - ... mare, e tutto di scintille in giro per lo vóto seren brillare il mondo. E poi che gli occhi a quelle luci appunto, ch'a lor sembrano un punto, e sono immense...
Sayfa 168 - Parlando, apertamente, e di sue cose Fa stima al vero uguale. Magnanimo animale Non credo io già, ma stolto, Quel che nato a perir, nutrito in pene, Dice, a goder son fatto, E di fetido orgoglio Empie le carte, eccelsi fati e nove Felicità, quali il ciel tutto ignora, Non pur quest'orbe, promettendo in terra A...
Sayfa 129 - II grido giornaliero. Ecco il Sol che ritorna, ecco sorride Per li poggi e le ville. Apre i balconi, Apre terrazzi e logge la famiglia: E, dalla via corrente, odi lontano Tintinnio di sonagli; il carro stride Del passeggier che il suo cammin ripiglia. Si rallegra ogni core. Sì dolce, sì gradita Quand'è, com'or, la vita? Quando con tanto amore L'uomo a
Sayfa 138 - L'altra ogni gran dolore, Ogni gran male annulla. Bellissima fanciulla, Dolce a veder, non quale La si dipinge la codarda gente, Gode il fanciullo Amore Accompagnar sovente; E sorvolano insiem la via mortale, Primi conforti d'ogni saggio core.
Sayfa 115 - ... d'in su i veroni del paterno ostello porgea gli orecchi al suon della tua voce, ed alla man veloce che percorrea la faticosa tela. Mirava il ciel sereno, le vie dorate e gli orti, e quinci il mar da lungi, e quindi il monte.
Sayfa 113 - E de' suoi proprii moti 51 maraviglia il sen. Da te, mio cor, quest'ultimo Spirto, e l'ardor natio, Ogni conforto mio Solo da te mi vien. Mancano, il sento, all'anima Alta, gentile e pura, La sorte, la natura, II mondo e la beltà. Ma se tu vivi, o misero, Se non concedi al fato, Non chiamerò spieiato Chi lo spirar mi da.
Sayfa 116 - Tu pria che l'erbe inaridisse il verno, Da chiuso morbo combattuta e vinta, Perivi, o tenerella. E non vedevi II fior degli anni tuoi; Non ti molceva il core La dolce lode or delle negre chiome, Or degli sguardi innamorati e schivi; Né teco le compagne ai dì festivi Ragionavan d'amore.
Sayfa 119 - Viene il vento recando il suon dell'ora Dalla torre del borgo. Era conforto Questo suon, mi rimembra, alle mie notti, Quando fanciullo, nella buia stanza, Per assidui terrori io vigilava, Sospirando il mattin.