Opere di Giacomo Leopardi, 1. ciltSuccessori Le Monnier, 1884 |
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Sayfa 73
... palpitando . E dove io tristo ed affannato e stanco Gli occhi al sonno chiudea , come per febre Rotto e deliro il sonno venía manco . Oh come viva in mezzo alle tenebre Sorgea la dolce imago , e gli occhi chiusi La 73.
... palpitando . E dove io tristo ed affannato e stanco Gli occhi al sonno chiudea , come per febre Rotto e deliro il sonno venía manco . Oh come viva in mezzo alle tenebre Sorgea la dolce imago , e gli occhi chiusi La 73.
Sayfa 202
... manco nobile di tutti , Giove mandò tra gli uomini la Verità , e diedele appo loro perpetua stanza e signoria . Di che seguitarono tutti quei luttuosi effetti che egli avea preveduto . E intervenne cosa di gran maraviglia ; che ove quel ...
... manco nobile di tutti , Giove mandò tra gli uomini la Verità , e diedele appo loro perpetua stanza e signoria . Di che seguitarono tutti quei luttuosi effetti che egli avea preveduto . E intervenne cosa di gran maraviglia ; che ove quel ...
Sayfa 212
... manco di fare parecchi giuochi da paragonare ai tuoi , come ver- bigrazia sforacchiare quando orecchi , quando labbra e nasi , e stracciarli colle bazzecole che io v'appicco per li fori ; abbruciacchiare le carni degli uomini con ...
... manco di fare parecchi giuochi da paragonare ai tuoi , come ver- bigrazia sforacchiare quando orecchi , quando labbra e nasi , e stracciarli colle bazzecole che io v'appicco per li fori ; abbruciacchiare le carni degli uomini con ...
Sayfa 334
... manco inopportuna e contraria , che il dolore . Perciocchè l ' una e l'altra passione riempiono parimente l'uomo del pen- siero di se medesimo in guisa , che non lasciano luogo quelli delle cose altrui . Come nel dolore il nostro male ...
... manco inopportuna e contraria , che il dolore . Perciocchè l ' una e l'altra passione riempiono parimente l'uomo del pen- siero di se medesimo in guisa , che non lasciano luogo quelli delle cose altrui . Come nel dolore il nostro male ...
Sayfa 345
... manco infelice che con alcuno altro , si è quello che consiste nel provvedere ai propri bi- sogni . Diceva che il costume di vendere e comperare uo- mini era cosa utile al genere umano , e allegava che l'uso dell ' innestare il vaiuolo ...
... manco infelice che con alcuno altro , si è quello che consiste nel provvedere ai propri bi- sogni . Diceva che il costume di vendere e comperare uo- mini era cosa utile al genere umano , e allegava che l'uso dell ' innestare il vaiuolo ...
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Sayfa 86 - Dolce e chiara è la notte e senza vento, E queta sovra i tetti e in mezzo agli orti Posa la luna, e di lontan rivela Serena ogni montagna.
Sayfa 118 - Opre de' servi. E che pensieri immensi, Che dolci sogni mi spirò la vista Di quel lontano mar, quei monti azzurri, Che di qua scopro, e che varcare un giorno Io mi pensava, arcani mondi, arcana Felicità fingendo al viver mio!
Sayfa 170 - ... mare, e tutto di scintille in giro per lo vóto seren brillare il mondo. E poi che gli occhi a quelle luci appunto, ch'a lor sembrano un punto, e sono immense...
Sayfa 168 - Parlando, apertamente, e di sue cose Fa stima al vero uguale. Magnanimo animale Non credo io già, ma stolto, Quel che nato a perir, nutrito in pene, Dice, a goder son fatto, E di fetido orgoglio Empie le carte, eccelsi fati e nove Felicità, quali il ciel tutto ignora, Non pur quest'orbe, promettendo in terra A...
Sayfa 129 - II grido giornaliero. Ecco il Sol che ritorna, ecco sorride Per li poggi e le ville. Apre i balconi, Apre terrazzi e logge la famiglia: E, dalla via corrente, odi lontano Tintinnio di sonagli; il carro stride Del passeggier che il suo cammin ripiglia. Si rallegra ogni core. Sì dolce, sì gradita Quand'è, com'or, la vita? Quando con tanto amore L'uomo a
Sayfa 138 - L'altra ogni gran dolore, Ogni gran male annulla. Bellissima fanciulla, Dolce a veder, non quale La si dipinge la codarda gente, Gode il fanciullo Amore Accompagnar sovente; E sorvolano insiem la via mortale, Primi conforti d'ogni saggio core.
Sayfa 115 - ... d'in su i veroni del paterno ostello porgea gli orecchi al suon della tua voce, ed alla man veloce che percorrea la faticosa tela. Mirava il ciel sereno, le vie dorate e gli orti, e quinci il mar da lungi, e quindi il monte.
Sayfa 113 - E de' suoi proprii moti 51 maraviglia il sen. Da te, mio cor, quest'ultimo Spirto, e l'ardor natio, Ogni conforto mio Solo da te mi vien. Mancano, il sento, all'anima Alta, gentile e pura, La sorte, la natura, II mondo e la beltà. Ma se tu vivi, o misero, Se non concedi al fato, Non chiamerò spieiato Chi lo spirar mi da.
Sayfa 116 - Tu pria che l'erbe inaridisse il verno, Da chiuso morbo combattuta e vinta, Perivi, o tenerella. E non vedevi II fior degli anni tuoi; Non ti molceva il core La dolce lode or delle negre chiome, Or degli sguardi innamorati e schivi; Né teco le compagne ai dì festivi Ragionavan d'amore.
Sayfa 119 - Viene il vento recando il suon dell'ora Dalla torre del borgo. Era conforto Questo suon, mi rimembra, alle mie notti, Quando fanciullo, nella buia stanza, Per assidui terrori io vigilava, Sospirando il mattin.