Opere di Giacomo Leopardi, 1. ciltSuccessori Le Monnier, 1884 |
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Sayfa 9
... mano in mano , dal Niebuhr , dal Watz , dal Thilo , dal Bothe , dal Creuzer , dal Boissonade e da altri innu- merabili ( 3 ) . E chi volesse arrecare tutte le testimo- nianze che rendettero del suo sterminato sapere i più celebri ...
... mano in mano , dal Niebuhr , dal Watz , dal Thilo , dal Bothe , dal Creuzer , dal Boissonade e da altri innu- merabili ( 3 ) . E chi volesse arrecare tutte le testimo- nianze che rendettero del suo sterminato sapere i più celebri ...
Sayfa 14
... mano in mano palesando , è tempo ormai di considerar l'uomo tutto insieme nelle sue attenenze , o accidentali o naturali , sia cogli altri uomini sia con se medesimo ; e , in somma , ne'suoi successi e ne'suoi costumi . Nato sulla cima ...
... mano in mano palesando , è tempo ormai di considerar l'uomo tutto insieme nelle sue attenenze , o accidentali o naturali , sia cogli altri uomini sia con se medesimo ; e , in somma , ne'suoi successi e ne'suoi costumi . Nato sulla cima ...
Sayfa 15
... mano- scritti greci , ed altri gravi e stupendi lavori ; e se la natura e la fortuna non gli avessero così iniquamente mancato , l'immortale Mai , ch ' egli tanto e tanto me- ritamente ammirò , non sarebbe stato più solo . Visi- tato e ...
... mano- scritti greci , ed altri gravi e stupendi lavori ; e se la natura e la fortuna non gli avessero così iniquamente mancato , l'immortale Mai , ch ' egli tanto e tanto me- ritamente ammirò , non sarebbe stato più solo . Visi- tato e ...
Sayfa 18
... mano della matrigna na- tura , che veniva da se stessa spietatamente distrug- gendo il più delicato de ' suoi lavori . Il male del Leo- pardi era indefinibile , perchè , consistendo nelle più riposte fonti della vita , era , come la ...
... mano della matrigna na- tura , che veniva da se stessa spietatamente distrug- gendo il più delicato de ' suoi lavori . Il male del Leo- pardi era indefinibile , perchè , consistendo nelle più riposte fonti della vita , era , come la ...
Sayfa 27
... mano- scritto fidato poscia al de Sinner col titolo di Commentarii de vita et scriptis rethorum quorundam qui saecundo post Christi saeculo vel primo declinante vixerunt ) ; Notizie storiche e geografiche sulla città e chiesa ...
... mano- scritto fidato poscia al de Sinner col titolo di Commentarii de vita et scriptis rethorum quorundam qui saecundo post Christi saeculo vel primo declinante vixerunt ) ; Notizie storiche e geografiche sulla città e chiesa ...
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Sayfa 86 - Dolce e chiara è la notte e senza vento, E queta sovra i tetti e in mezzo agli orti Posa la luna, e di lontan rivela Serena ogni montagna.
Sayfa 118 - Opre de' servi. E che pensieri immensi, Che dolci sogni mi spirò la vista Di quel lontano mar, quei monti azzurri, Che di qua scopro, e che varcare un giorno Io mi pensava, arcani mondi, arcana Felicità fingendo al viver mio!
Sayfa 170 - ... mare, e tutto di scintille in giro per lo vóto seren brillare il mondo. E poi che gli occhi a quelle luci appunto, ch'a lor sembrano un punto, e sono immense...
Sayfa 168 - Parlando, apertamente, e di sue cose Fa stima al vero uguale. Magnanimo animale Non credo io già, ma stolto, Quel che nato a perir, nutrito in pene, Dice, a goder son fatto, E di fetido orgoglio Empie le carte, eccelsi fati e nove Felicità, quali il ciel tutto ignora, Non pur quest'orbe, promettendo in terra A...
Sayfa 129 - II grido giornaliero. Ecco il Sol che ritorna, ecco sorride Per li poggi e le ville. Apre i balconi, Apre terrazzi e logge la famiglia: E, dalla via corrente, odi lontano Tintinnio di sonagli; il carro stride Del passeggier che il suo cammin ripiglia. Si rallegra ogni core. Sì dolce, sì gradita Quand'è, com'or, la vita? Quando con tanto amore L'uomo a
Sayfa 138 - L'altra ogni gran dolore, Ogni gran male annulla. Bellissima fanciulla, Dolce a veder, non quale La si dipinge la codarda gente, Gode il fanciullo Amore Accompagnar sovente; E sorvolano insiem la via mortale, Primi conforti d'ogni saggio core.
Sayfa 115 - ... d'in su i veroni del paterno ostello porgea gli orecchi al suon della tua voce, ed alla man veloce che percorrea la faticosa tela. Mirava il ciel sereno, le vie dorate e gli orti, e quinci il mar da lungi, e quindi il monte.
Sayfa 113 - E de' suoi proprii moti 51 maraviglia il sen. Da te, mio cor, quest'ultimo Spirto, e l'ardor natio, Ogni conforto mio Solo da te mi vien. Mancano, il sento, all'anima Alta, gentile e pura, La sorte, la natura, II mondo e la beltà. Ma se tu vivi, o misero, Se non concedi al fato, Non chiamerò spieiato Chi lo spirar mi da.
Sayfa 116 - Tu pria che l'erbe inaridisse il verno, Da chiuso morbo combattuta e vinta, Perivi, o tenerella. E non vedevi II fior degli anni tuoi; Non ti molceva il core La dolce lode or delle negre chiome, Or degli sguardi innamorati e schivi; Né teco le compagne ai dì festivi Ragionavan d'amore.
Sayfa 119 - Viene il vento recando il suon dell'ora Dalla torre del borgo. Era conforto Questo suon, mi rimembra, alle mie notti, Quando fanciullo, nella buia stanza, Per assidui terrori io vigilava, Sospirando il mattin.