Opere di Giacomo Leopardi, 1. ciltSuccessori Le Monnier, 1884 |
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Sayfa 8
... mente il concetto greco che il latino o eziandio l'italiano . Da questa dimestichezza egli attinse una sorte di divinazione critica sopra tutti gli autori greci e della migliore e delle più basse età , riscontrata infal- libilmente per ...
... mente il concetto greco che il latino o eziandio l'italiano . Da questa dimestichezza egli attinse una sorte di divinazione critica sopra tutti gli autori greci e della migliore e delle più basse età , riscontrata infal- libilmente per ...
Sayfa 11
... mente , smaltita la fiera bevanda , si ridestò ; e della potente assimilazione di quella si valse a sorridere , ora sdegnosamente , ora mestamente , ora amaramente , del tutto . I Pensieri e i Paralipomeni ( 4 ) sono la ma- nifestazione ...
... mente , smaltita la fiera bevanda , si ridestò ; e della potente assimilazione di quella si valse a sorridere , ora sdegnosamente , ora mestamente , ora amaramente , del tutto . I Pensieri e i Paralipomeni ( 4 ) sono la ma- nifestazione ...
Sayfa 12
... mente a nessun uomo di quel che la nostra lingua ubbidisse a questo inimitabile scrittore . Forte ed av- ventato nei primi sdegni concitati in lui da quel do- lore ch'egli sentiva palpitare non meno nella sua pro- pria vita che nell ...
... mente a nessun uomo di quel che la nostra lingua ubbidisse a questo inimitabile scrittore . Forte ed av- ventato nei primi sdegni concitati in lui da quel do- lore ch'egli sentiva palpitare non meno nella sua pro- pria vita che nell ...
Sayfa 13
... mente . Estimava assai più difficile l'eccellente prosa che gli eccellenti versi , perchè diceva , che gli uni somi- gliano una donna riccamente abbigliata , l'altra una donna ignuda . E profondamente consapevole di poter tutto ...
... mente . Estimava assai più difficile l'eccellente prosa che gli eccellenti versi , perchè diceva , che gli uni somi- gliano una donna riccamente abbigliata , l'altra una donna ignuda . E profondamente consapevole di poter tutto ...
Sayfa 20
... mente de ' suoi medici e de ' suoi più affezionati amici , in tanta disperazione d'ogni altro umano rimedio . Nè egli fu già duro o indocile al loro affetto : e scampato , come per miracolo , dai rigori dell ' inverno , e veduto , nella ...
... mente de ' suoi medici e de ' suoi più affezionati amici , in tanta disperazione d'ogni altro umano rimedio . Nè egli fu già duro o indocile al loro affetto : e scampato , come per miracolo , dai rigori dell ' inverno , e veduto , nella ...
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Sayfa 86 - Dolce e chiara è la notte e senza vento, E queta sovra i tetti e in mezzo agli orti Posa la luna, e di lontan rivela Serena ogni montagna.
Sayfa 118 - Opre de' servi. E che pensieri immensi, Che dolci sogni mi spirò la vista Di quel lontano mar, quei monti azzurri, Che di qua scopro, e che varcare un giorno Io mi pensava, arcani mondi, arcana Felicità fingendo al viver mio!
Sayfa 170 - ... mare, e tutto di scintille in giro per lo vóto seren brillare il mondo. E poi che gli occhi a quelle luci appunto, ch'a lor sembrano un punto, e sono immense...
Sayfa 168 - Parlando, apertamente, e di sue cose Fa stima al vero uguale. Magnanimo animale Non credo io già, ma stolto, Quel che nato a perir, nutrito in pene, Dice, a goder son fatto, E di fetido orgoglio Empie le carte, eccelsi fati e nove Felicità, quali il ciel tutto ignora, Non pur quest'orbe, promettendo in terra A...
Sayfa 129 - II grido giornaliero. Ecco il Sol che ritorna, ecco sorride Per li poggi e le ville. Apre i balconi, Apre terrazzi e logge la famiglia: E, dalla via corrente, odi lontano Tintinnio di sonagli; il carro stride Del passeggier che il suo cammin ripiglia. Si rallegra ogni core. Sì dolce, sì gradita Quand'è, com'or, la vita? Quando con tanto amore L'uomo a
Sayfa 138 - L'altra ogni gran dolore, Ogni gran male annulla. Bellissima fanciulla, Dolce a veder, non quale La si dipinge la codarda gente, Gode il fanciullo Amore Accompagnar sovente; E sorvolano insiem la via mortale, Primi conforti d'ogni saggio core.
Sayfa 115 - ... d'in su i veroni del paterno ostello porgea gli orecchi al suon della tua voce, ed alla man veloce che percorrea la faticosa tela. Mirava il ciel sereno, le vie dorate e gli orti, e quinci il mar da lungi, e quindi il monte.
Sayfa 113 - E de' suoi proprii moti 51 maraviglia il sen. Da te, mio cor, quest'ultimo Spirto, e l'ardor natio, Ogni conforto mio Solo da te mi vien. Mancano, il sento, all'anima Alta, gentile e pura, La sorte, la natura, II mondo e la beltà. Ma se tu vivi, o misero, Se non concedi al fato, Non chiamerò spieiato Chi lo spirar mi da.
Sayfa 116 - Tu pria che l'erbe inaridisse il verno, Da chiuso morbo combattuta e vinta, Perivi, o tenerella. E non vedevi II fior degli anni tuoi; Non ti molceva il core La dolce lode or delle negre chiome, Or degli sguardi innamorati e schivi; Né teco le compagne ai dì festivi Ragionavan d'amore.
Sayfa 119 - Viene il vento recando il suon dell'ora Dalla torre del borgo. Era conforto Questo suon, mi rimembra, alle mie notti, Quando fanciullo, nella buia stanza, Per assidui terrori io vigilava, Sospirando il mattin.