Opere di Giacomo Leopardi, 1. ciltSuccessori Le Monnier, 1884 |
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Sayfa 15
... nome della dottissima Germania , che egli così nobilmente rappresentava , gli offerì indarno in Prus- sia , quel che non gli avrebbe offerto indarno e mai non gli offerì l ' infelicissima Italia , una cattedra di filosofia greca ...
... nome della dottissima Germania , che egli così nobilmente rappresentava , gli offerì indarno in Prus- sia , quel che non gli avrebbe offerto indarno e mai non gli offerì l ' infelicissima Italia , una cattedra di filosofia greca ...
Sayfa 18
... nome di suoi amici di Toscana , dedicò tutti i suoi più preziosi tesori , le sue poesie e le sue prose nella bella edizione che ne diede , e il suo alto dolore nell'affettuosa lettera che vi prepose . Ma nè gli amici , nè la primavera o ...
... nome di suoi amici di Toscana , dedicò tutti i suoi più preziosi tesori , le sue poesie e le sue prose nella bella edizione che ne diede , e il suo alto dolore nell'affettuosa lettera che vi prepose . Ma nè gli amici , nè la primavera o ...
Sayfa 42
... Così vennero al passo , Ei negletti cadaveri all'aperto Su per quello di neve orrido mare Dilacerâr le belve ; E sarà il nome degli egregi e forti Pari mai sempre ed uno Con quel de tardi e 42 SUL MONUMENTO DI DANTE .
... Così vennero al passo , Ei negletti cadaveri all'aperto Su per quello di neve orrido mare Dilacerâr le belve ; E sarà il nome degli egregi e forti Pari mai sempre ed uno Con quel de tardi e 42 SUL MONUMENTO DI DANTE .
Sayfa 49
... nome di follia ; Nė livor più , ma ben di lui più dura La noncuranza avviene ai sommi ? o quale , Se più de ' carmi , il computar s'ascolta , Ti appresterebbe il lauro un ' altra volta ? Da te fino a quest ' ora uom non è sorto , O ...
... nome di follia ; Nė livor più , ma ben di lui più dura La noncuranza avviene ai sommi ? o quale , Se più de ' carmi , il computar s'ascolta , Ti appresterebbe il lauro un ' altra volta ? Da te fino a quest ' ora uom non è sorto , O ...
Sayfa 53
... nome ; Finchè la sposa giovanetta il fido Brando cingeva al caro lato , e poi Spandea le negre chiome Sul corpo esangue e nudo Quando e ' reddía nel conservato scudo . Virginia , a te la molle Gota molcea con le celesti dita Beltade ...
... nome ; Finchè la sposa giovanetta il fido Brando cingeva al caro lato , e poi Spandea le negre chiome Sul corpo esangue e nudo Quando e ' reddía nel conservato scudo . Virginia , a te la molle Gota molcea con le celesti dita Beltade ...
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Sayfa 86 - Dolce e chiara è la notte e senza vento, E queta sovra i tetti e in mezzo agli orti Posa la luna, e di lontan rivela Serena ogni montagna.
Sayfa 118 - Opre de' servi. E che pensieri immensi, Che dolci sogni mi spirò la vista Di quel lontano mar, quei monti azzurri, Che di qua scopro, e che varcare un giorno Io mi pensava, arcani mondi, arcana Felicità fingendo al viver mio!
Sayfa 170 - ... mare, e tutto di scintille in giro per lo vóto seren brillare il mondo. E poi che gli occhi a quelle luci appunto, ch'a lor sembrano un punto, e sono immense...
Sayfa 168 - Parlando, apertamente, e di sue cose Fa stima al vero uguale. Magnanimo animale Non credo io già, ma stolto, Quel che nato a perir, nutrito in pene, Dice, a goder son fatto, E di fetido orgoglio Empie le carte, eccelsi fati e nove Felicità, quali il ciel tutto ignora, Non pur quest'orbe, promettendo in terra A...
Sayfa 129 - II grido giornaliero. Ecco il Sol che ritorna, ecco sorride Per li poggi e le ville. Apre i balconi, Apre terrazzi e logge la famiglia: E, dalla via corrente, odi lontano Tintinnio di sonagli; il carro stride Del passeggier che il suo cammin ripiglia. Si rallegra ogni core. Sì dolce, sì gradita Quand'è, com'or, la vita? Quando con tanto amore L'uomo a
Sayfa 138 - L'altra ogni gran dolore, Ogni gran male annulla. Bellissima fanciulla, Dolce a veder, non quale La si dipinge la codarda gente, Gode il fanciullo Amore Accompagnar sovente; E sorvolano insiem la via mortale, Primi conforti d'ogni saggio core.
Sayfa 115 - ... d'in su i veroni del paterno ostello porgea gli orecchi al suon della tua voce, ed alla man veloce che percorrea la faticosa tela. Mirava il ciel sereno, le vie dorate e gli orti, e quinci il mar da lungi, e quindi il monte.
Sayfa 113 - E de' suoi proprii moti 51 maraviglia il sen. Da te, mio cor, quest'ultimo Spirto, e l'ardor natio, Ogni conforto mio Solo da te mi vien. Mancano, il sento, all'anima Alta, gentile e pura, La sorte, la natura, II mondo e la beltà. Ma se tu vivi, o misero, Se non concedi al fato, Non chiamerò spieiato Chi lo spirar mi da.
Sayfa 116 - Tu pria che l'erbe inaridisse il verno, Da chiuso morbo combattuta e vinta, Perivi, o tenerella. E non vedevi II fior degli anni tuoi; Non ti molceva il core La dolce lode or delle negre chiome, Or degli sguardi innamorati e schivi; Né teco le compagne ai dì festivi Ragionavan d'amore.
Sayfa 119 - Viene il vento recando il suon dell'ora Dalla torre del borgo. Era conforto Questo suon, mi rimembra, alle mie notti, Quando fanciullo, nella buia stanza, Per assidui terrori io vigilava, Sospirando il mattin.