Opere di Giacomo Leopardi, 1. ciltSuccessori Le Monnier, 1884 |
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Sayfa 17
... sogno leggerissimo ond ' egli sorvolò più mesi il suo dolore ed osò novamente credere alla felicità . E recatosi nel novembre in Pisa , la pace , la quiete , il dilettoso silenzio , l'allegra so- litudine e i soli tepidi e quasi ...
... sogno leggerissimo ond ' egli sorvolò più mesi il suo dolore ed osò novamente credere alla felicità . E recatosi nel novembre in Pisa , la pace , la quiete , il dilettoso silenzio , l'allegra so- litudine e i soli tepidi e quasi ...
Sayfa 31
... sogno . XVI . La vita solitaria . 87 XVII . Consalvo . 91 XVIII . Alla sua donna . 96 XIX . Al conte Carlo Pepoli . 98 XX . Il risorgimento . . 103 XXI . A Silvia . 109 XXII . Le ricordanze . 112 XXIII . Canto notturno di un pastore ...
... sogno . XVI . La vita solitaria . 87 XVII . Consalvo . 91 XVIII . Alla sua donna . 96 XIX . Al conte Carlo Pepoli . 98 XX . Il risorgimento . . 103 XXI . A Silvia . 109 XXII . Le ricordanze . 112 XXIII . Canto notturno di un pastore ...
Sayfa 46
... sogno e fola Fa parer la speranza . Anime prodi , Ai tetti vostri inonorata , immonda Plebe successe ; al vostro sangue è scherno E d'opra e di parola Ogni valor ; di vostre eterne lodi Né rossor più nè invidia ; ozio circonda I ...
... sogno e fola Fa parer la speranza . Anime prodi , Ai tetti vostri inonorata , immonda Plebe successe ; al vostro sangue è scherno E d'opra e di parola Ogni valor ; di vostre eterne lodi Né rossor più nè invidia ; ozio circonda I ...
Sayfa 72
... sogno Della mia fanciullezza . Ogni più lieto Giorno di nostra età primo s ' invola . Sottentra il morbo , e la vecchiezza , e l'ombra Della gelida morte . Ecco di tante Sperate palme e dilettosi errori , Il Tartaro m'avanza ; e il ...
... sogno Della mia fanciullezza . Ogni più lieto Giorno di nostra età primo s ' invola . Sottentra il morbo , e la vecchiezza , e l'ombra Della gelida morte . Ecco di tante Sperate palme e dilettosi errori , Il Tartaro m'avanza ; e il ...
Sayfa 80
... sogno a quanti oggi piacesti , e quanti Piacquero a te : non io , non già ch'io speri , Al pensier ti ricorro . Intanto io chieggo Quanto a viver mi resti , e qui per terra Mi getto , e grido , e fremo . O giorni orrendi In così verde ...
... sogno a quanti oggi piacesti , e quanti Piacquero a te : non io , non già ch'io speri , Al pensier ti ricorro . Intanto io chieggo Quanto a viver mi resti , e qui per terra Mi getto , e grido , e fremo . O giorni orrendi In così verde ...
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Sayfa 86 - Dolce e chiara è la notte e senza vento, E queta sovra i tetti e in mezzo agli orti Posa la luna, e di lontan rivela Serena ogni montagna.
Sayfa 118 - Opre de' servi. E che pensieri immensi, Che dolci sogni mi spirò la vista Di quel lontano mar, quei monti azzurri, Che di qua scopro, e che varcare un giorno Io mi pensava, arcani mondi, arcana Felicità fingendo al viver mio!
Sayfa 170 - ... mare, e tutto di scintille in giro per lo vóto seren brillare il mondo. E poi che gli occhi a quelle luci appunto, ch'a lor sembrano un punto, e sono immense...
Sayfa 168 - Parlando, apertamente, e di sue cose Fa stima al vero uguale. Magnanimo animale Non credo io già, ma stolto, Quel che nato a perir, nutrito in pene, Dice, a goder son fatto, E di fetido orgoglio Empie le carte, eccelsi fati e nove Felicità, quali il ciel tutto ignora, Non pur quest'orbe, promettendo in terra A...
Sayfa 129 - II grido giornaliero. Ecco il Sol che ritorna, ecco sorride Per li poggi e le ville. Apre i balconi, Apre terrazzi e logge la famiglia: E, dalla via corrente, odi lontano Tintinnio di sonagli; il carro stride Del passeggier che il suo cammin ripiglia. Si rallegra ogni core. Sì dolce, sì gradita Quand'è, com'or, la vita? Quando con tanto amore L'uomo a
Sayfa 138 - L'altra ogni gran dolore, Ogni gran male annulla. Bellissima fanciulla, Dolce a veder, non quale La si dipinge la codarda gente, Gode il fanciullo Amore Accompagnar sovente; E sorvolano insiem la via mortale, Primi conforti d'ogni saggio core.
Sayfa 115 - ... d'in su i veroni del paterno ostello porgea gli orecchi al suon della tua voce, ed alla man veloce che percorrea la faticosa tela. Mirava il ciel sereno, le vie dorate e gli orti, e quinci il mar da lungi, e quindi il monte.
Sayfa 113 - E de' suoi proprii moti 51 maraviglia il sen. Da te, mio cor, quest'ultimo Spirto, e l'ardor natio, Ogni conforto mio Solo da te mi vien. Mancano, il sento, all'anima Alta, gentile e pura, La sorte, la natura, II mondo e la beltà. Ma se tu vivi, o misero, Se non concedi al fato, Non chiamerò spieiato Chi lo spirar mi da.
Sayfa 116 - Tu pria che l'erbe inaridisse il verno, Da chiuso morbo combattuta e vinta, Perivi, o tenerella. E non vedevi II fior degli anni tuoi; Non ti molceva il core La dolce lode or delle negre chiome, Or degli sguardi innamorati e schivi; Né teco le compagne ai dì festivi Ragionavan d'amore.
Sayfa 119 - Viene il vento recando il suon dell'ora Dalla torre del borgo. Era conforto Questo suon, mi rimembra, alle mie notti, Quando fanciullo, nella buia stanza, Per assidui terrori io vigilava, Sospirando il mattin.