Opere di Giacomo Leopardi, 1. ciltSuccessori Le Monnier, 1884 |
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Sayfa 11
... vero . E come aveva letto il dolore in tutti , e cantato il dolore da per tutto ; spiegò il tutto col do- lore . Applicando il suo prodigioso intelletto all ' uni- verso , egli seguì l'ordine stesso che aveva seguíto quando v ' applicò ...
... vero . E come aveva letto il dolore in tutti , e cantato il dolore da per tutto ; spiegò il tutto col do- lore . Applicando il suo prodigioso intelletto all ' uni- verso , egli seguì l'ordine stesso che aveva seguíto quando v ' applicò ...
Sayfa 12
... vero testo di lingua il Volgarizzamento del Martirio de ' santi padri . Ma la forma vera e spon- tanea in cui quel prodigioso ingegno si manifestò , e nella quale noi dobbiamo veramente studiarlo , fu la lingua italiana odierna . In ...
... vero testo di lingua il Volgarizzamento del Martirio de ' santi padri . Ma la forma vera e spon- tanea in cui quel prodigioso ingegno si manifestò , e nella quale noi dobbiamo veramente studiarlo , fu la lingua italiana odierna . In ...
Sayfa 21
... parergli , se non al tutto placata , al- meno in parte assopita ; e questo concetto , o vero o falso , l'avrebbe forse sostenuto ancora qualche tempo in vita , s'egli non si fosse presupposto , in DI GIACOMO LEOPARDI . 21.
... parergli , se non al tutto placata , al- meno in parte assopita ; e questo concetto , o vero o falso , l'avrebbe forse sostenuto ancora qualche tempo in vita , s'egli non si fosse presupposto , in DI GIACOMO LEOPARDI . 21.
Sayfa 23
... vero testimonio dell ' innata ed angelica bontà dell ' animo suo ; perchè tentava , per le più opposte vie , la nemica natura , se mai avesse potuto impetrarne l'adito nella grande ar- monia e nell ' universale amore di tutto il creato ...
... vero testimonio dell ' innata ed angelica bontà dell ' animo suo ; perchè tentava , per le più opposte vie , la nemica natura , se mai avesse potuto impetrarne l'adito nella grande ar- monia e nell ' universale amore di tutto il creato ...
Sayfa 25
... vero ( quod erit quando lugeant harum litterarum amantes ! ) inhibita ob valetudinis infirmitatem studiorum haec via operosior . Puer admo- dum perspexerat quam manca sit et imperfecta apud Italos suos an- tiquarum litterarum institutio ...
... vero ( quod erit quando lugeant harum litterarum amantes ! ) inhibita ob valetudinis infirmitatem studiorum haec via operosior . Puer admo- dum perspexerat quam manca sit et imperfecta apud Italos suos an- tiquarum litterarum institutio ...
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Sayfa 86 - Dolce e chiara è la notte e senza vento, E queta sovra i tetti e in mezzo agli orti Posa la luna, e di lontan rivela Serena ogni montagna.
Sayfa 118 - Opre de' servi. E che pensieri immensi, Che dolci sogni mi spirò la vista Di quel lontano mar, quei monti azzurri, Che di qua scopro, e che varcare un giorno Io mi pensava, arcani mondi, arcana Felicità fingendo al viver mio!
Sayfa 170 - ... mare, e tutto di scintille in giro per lo vóto seren brillare il mondo. E poi che gli occhi a quelle luci appunto, ch'a lor sembrano un punto, e sono immense...
Sayfa 168 - Parlando, apertamente, e di sue cose Fa stima al vero uguale. Magnanimo animale Non credo io già, ma stolto, Quel che nato a perir, nutrito in pene, Dice, a goder son fatto, E di fetido orgoglio Empie le carte, eccelsi fati e nove Felicità, quali il ciel tutto ignora, Non pur quest'orbe, promettendo in terra A...
Sayfa 129 - II grido giornaliero. Ecco il Sol che ritorna, ecco sorride Per li poggi e le ville. Apre i balconi, Apre terrazzi e logge la famiglia: E, dalla via corrente, odi lontano Tintinnio di sonagli; il carro stride Del passeggier che il suo cammin ripiglia. Si rallegra ogni core. Sì dolce, sì gradita Quand'è, com'or, la vita? Quando con tanto amore L'uomo a
Sayfa 138 - L'altra ogni gran dolore, Ogni gran male annulla. Bellissima fanciulla, Dolce a veder, non quale La si dipinge la codarda gente, Gode il fanciullo Amore Accompagnar sovente; E sorvolano insiem la via mortale, Primi conforti d'ogni saggio core.
Sayfa 115 - ... d'in su i veroni del paterno ostello porgea gli orecchi al suon della tua voce, ed alla man veloce che percorrea la faticosa tela. Mirava il ciel sereno, le vie dorate e gli orti, e quinci il mar da lungi, e quindi il monte.
Sayfa 113 - E de' suoi proprii moti 51 maraviglia il sen. Da te, mio cor, quest'ultimo Spirto, e l'ardor natio, Ogni conforto mio Solo da te mi vien. Mancano, il sento, all'anima Alta, gentile e pura, La sorte, la natura, II mondo e la beltà. Ma se tu vivi, o misero, Se non concedi al fato, Non chiamerò spieiato Chi lo spirar mi da.
Sayfa 116 - Tu pria che l'erbe inaridisse il verno, Da chiuso morbo combattuta e vinta, Perivi, o tenerella. E non vedevi II fior degli anni tuoi; Non ti molceva il core La dolce lode or delle negre chiome, Or degli sguardi innamorati e schivi; Né teco le compagne ai dì festivi Ragionavan d'amore.
Sayfa 119 - Viene il vento recando il suon dell'ora Dalla torre del borgo. Era conforto Questo suon, mi rimembra, alle mie notti, Quando fanciullo, nella buia stanza, Per assidui terrori io vigilava, Sospirando il mattin.