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GIAMBATISTA ZAPPI.

(Le di lui brevi Memorie si trovano nel Vol. 2.)

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Credea, che il vezzosetto

Scherzoso fanciulletto

Tutte sue brame avesse

Di gioventude amiche;

Non che a serbo tenesse

Anche le cose antiche.

Dentro una ricca stanza,

Che di tempio ha sembianza,

Guidami il mio bel Duce.

L'oro, che intorno luce,

Mi raddoppiava il giorno:
Or guarda, ei disse, intorno,

Guarda, oh servo fedele.

Di sculti marmi, e di dipinte tele

Ricco è il bel loco, dove Amor passeggia;

E quinci Ilio m' addita, e l' arsa Reggia

Cui la Greca tradì sposa infedele.

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E quindi il mare e le fuggenti vele

Di Téseo ingrato: e vuol, che sculta io veggia

Ninfa che guizza, e ninfa che arboreggia,
Imprese tutte di quel Dio crudele.

V'è Amor dipinto in cocchio alto d'onore, Con mille uomini e numi in ceppi e in foco Dinanzi al carro, ed ei gli urta e confonde.

Psiche, che i vanni e'l tergo arse ad Amore Non v'è dipinta. Ognun fa pompa e gioco De l' altrui scorno, il suo scorda e nasconde.

Ma più liete e gioconde

Cose e più rare io serbo,

Disse il garzon superbo:

Ciò che pennel dipinse,

Ciò che scalpello finse,

Il tuo piè non ritardi;

Rivolgi al ver gli sguardi.

Vedi queste due spade,

Opra di prisca etade ?

Furon, dicea Cupido,

Di Piramo, e di Enea.

Su queste, ei soggiungea,

Caddero Tisbe e Dido;

Del sangue sparso allora

Ecco le stille ancora.

E mentre ciò dicea,

Quel barbaro ridea.

Stavano in un de' lati

Cinque bei pomi aurati,

De' quai molto si canta
In Ascra, e in Aganippe;
Tre sono quei d' Atlante,
Il quarto è di Cidippe,

Ma non è chi paregge
L'altro, su chi si legge,

In Argiva favella :

Abbialo la più bella:

Pomo famoso tanto

Per la man che vi scrisse:

Pomo cagion sul Xanto

Di tante pugne e risse.

Volgo lo sguardo, e appesa

Di verde bronzo antico

Veggo lucerna, io dico,

Oh chi la vide accesa ?

Allora il Nume infido,

Che il tutto prende a gioco:

La vide, ma per poco,

Il Notator d' Abido.

Ah sventurato Notator d' Abido;

Disse Ah misera lei, chi la conforta,

Ch' estinto il vede comparir sul lido. . . . .

...

Qui m'interruppe Amore: a te ch' importa?

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