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AVVISO AL LETTORE

IL Paese, che chiamasi Sabina, non ha veruna Istoria, quale di proposito sia stata fatta per esso, e che le di lui sagre e profane cose abbia tramandato alla memoria de' Posteri. Io, che per quanto incapace mi sia riputato a produrle con un discorso, qual'esser si debbe l'istorico, elegantemente unito, e continuato nel racconto de' fatti, e nell' ordine de' tempi, non ho saputo esitare di pubbli. carle comunque, perchè almeno non si perdano affatto, e vi sia donde ritrarle, se si vuole. I monumenti, da i quali le ho io prese, nella maggior parte inediti, obliati, ed estratti da quegli Archivi della stessa Sabina, cui le mie circostanze mi hanno reso facile l'accesso, sono da me riportati fedelmente; e siccome dovrà quindi perdonarsi alla mia insufficienza, se non tutto il rigore della buona critica usato avessi, nell' ammetterli per legittimi, così mi lusingo pure di essere compatito, qua ndo alcuno ne abbia lasciato, che della pubblica luce degno si riputasse. Alle antiche memorie della Sabina ho unito le moderne e presenti, e fino à di nostri bo condotto quelle serie, che più sostanzialmente la riguardano, onde non si perdano, o almeno non si confondano anch'esse, ed in un sol Volume apparisca, sebben rozzamente, e come si è da me potuto delineare, quelchè fu, ed è questo Paese, una volta pur grande, e che l'attenzione si meritò delle vicine, non menoechè delle più lontane Nazioni.

INDICE

DE' CAPITOLI.

CAPITOLO I.

Della origine, e del Nome de'i Sabini.

CAPITOLO II.

Della estensione antica, e moderna della Sabina.

CAPITOLO III.

Del sito, in cui erano alcune Città della Sabina.

CAPITOLO IV.

Delle Ville, e della nobiltà degli antichi Sabini.

CAPITOLO V.

De' Costumi, e della Religione degli antichi Sabini.

CAPITOLO VI.

Del Governo della Sabina, e serie de' suoi Governatori

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Della diocesi di. Sabina, e della Badia di Farfa, e serie degli Abati Comendatari.

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Della serie de' Vescovi di Fidene, e di Curi, della serie emendata de' Vescovi di Nomento, e della serie emendata, ed accresciuta de' Vescovi di Foronovo poi Sabinesi.

CAPITOLO X.

Delle Chiese Cattedrali de i Vescovi Sabinesi, e della di loro
Mensa e Ministri, e serie de' di loro Vicedomini, e de'
Vescovi Suffraganei .

13

20

59

80.

96

113

138

192

267

I

SABINA

SAGRA E PROFANA

'I

ANTICA E MODERNA.

S

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Della Origine, e del Nome de' Sabini.

E con molta ragione difficil cosa comunemente oramai fi reputa il rintracciare tralle più folte tenebre dell' antichità la origine delle nazioni, e la derivazione del nome che portano, quanto più difficile farà l'andare in cerca di quefti rapporti per quella de' Sabini Gente da Strabone (a) riconosciuta tra gl'Italiani tutti antichiffima. Trattare ciò non pertanto dovendo di questo punto, perchè così efigge il buon'ordine dell'opera che imprendiamo, quefta medefima difficoltà è quella che allo ftudio ci apima di confeguirlo, poichè fe, come speriamo, vi fi giunge, grande certamente a mifura del travaglio alla Sabina tutta, gloria ne derivarà ed onore. E forse non è egli vero, che fe un Saba nulla manco che abnipote, ed erede delle virtù del patriarca Noè, fu il progenitore e denominatore de' Sabini, quefti hanno di che lodarfi, e benedire il Signore sopra la maggior parte delle altre nazioni, per aver' avuto un principio di cui quanto è difficile vantarne con tanta particolarità il più lontano, è facile altrettanto il non averlo potuto avere più gloriofo ?

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2.

Da quel Sabo di fatti, fe mal non ci apponghiamo, trar fi deve l'origine, e la denominazione de i Sabini; ma perchè noi fiamo nati troppo tardi per avanzare fu tale ofcuriffimo argomento qualche cosa del noftro, e che altri autori, quali nella età, nell' ingegno, e nella erudizione ci precedettero, non l'abbiano indicato almeno, quanto di buona fede addurre ci proteftiamo le prove da loro fomminiftrateci, di buon cuore altrettanto, più di noi pron→

(a) lib. v.

A

pronti a ricedere non fi faran veduti giammai dal fiftema che ne rifulta, quando il noftro error ci fi moftri. Vedremo dunque primieramente, come gli Autori tutti, sì Latini, che Greci tanto antichi, quanto moderni, uno folamente eccettuato, fono stati concordi nel trarre l'origine, ed il nome de' Sabini da un perfonaggio denominato Sabo Saba Sanco Sango Santo e Dio Fidio; fi esaminerà indi quale fenfo, e fignificato abbiano preffo di effi comunemente avuto, quelle denominazioni; e fi vedrà in fine chi fra i molti, a quali le medefime denominazioni vennero attribuite; il Progenitore fia denominatore de' Sabini.

3. Sabinis, lafciò scritto Porzio Catone (a), nomen eft impofitum ex Sabo divi Sagni; Pitifco fcriffe lo fteffo (b): Sabini forte Saniti aut Sangi Gentilis Filio; Ne cantò così Silio Italico (c):

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Pars laudes ore ferebant,

Sabe, tuas qui de patrio cognomine primus

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Dixifti populos magna ditione Sabinos;

Ricordò Dionigi di Alicarnaffo (d): Nomen Sabinorum genti inditum fuiffe a Sabino filio Sanci ... .. Hunc autem a nonnullis vocari Dium Fidium; e così finalmente il fentimento degli altri tutti ne raccoglie il Facciolati, quando afferma (e): Sabini a Sabo filio Sabatii, qui a Saturno ejectus eft.

4. E' poi certo, che oltre i latini lo fteffo intefero i Greci tutti: anzi, ufando effi di dare il fignificato alle voci, la opinione de i primi con tal metodo illuftrarono e chiarirono a meraviglia. Derivarono cioè il nome de' Sabini dalla greca voce Sevome, o Sebome, che tra latini colo, o, veneror fignifica, d'onde Sevòs o Sebòs, cioè colendus o venerandus e Saba Sabo Sangus Sancus Sanctus, e Deus Fidius, e Sevinos o Sebinos, vale a dire cultores o veneratores e Sabini, come spiegano, Fefto col teftimonio di Marco Varone (f): Quod ea gens præcipue colat Deos... Sabini a cultu Deorum dicti; e Plinio (g): Sabini, ut quidam exiftimavere, a religione & Deorum cultu Sabini appellati . I greci dunque, e da un Saba, o Sabo derivarono anch'effi la origine e nome de i Sabini, e di quelle voci e denominazioni la vera forza e fignificato ci dimoftrarono, locchè doveva da noi appunto qui efaminarfi.

(a) De orig. verb. Sabini.

(b) Tom. 3. verb. Sabini.

(c) lib. 8. a vers. 421.

(d) lib. 1. pag. 48.

(e) Postrem. edit. verb, Sabini,

(f) verb. Sabini.

(g) lib. 12. cap. 3.

5. Per

5. Perciò meglio intendere è neceffario il ricordare, che la naturale attrattiva della virtù, a difpetto del vizio, che di farle afpra guerra cefsò giammai, ha fempre avuto i fuoi adoratori, e fono in ogni età i virtuofi ftati diftinti dagli empi. A questo effetto adoperati fi trovano diverfi titoli, che le virtù denotano di coloro a quali vennero attribuiti, e che o nella Politica, o nella Morale famofi fi refero. I titoli ufati a diftinguere i virtuofi nella Politica fono quei di Cielo Fenice Ogige Giano Padre libero, ed altri dati allo Stipite e primo fra tutti; di Saturno, col quale furono chiamati coloro che edificarono città capi di Regni, i primogeniti de' quali, se maschi, fi chiamarono Giovi, e Giunoni fe femine; i nipoti più valorofi furono detti Ercole Marte; i più faggi Mercurio e fimili; e le prime madri, o Matrone Terra Rea Vefta Carere, ed altri, come eruditamente notano, oltre gli autori più moderni, Annio di Viterbo (a) e il Vescovo di Alba monfignor Brizio (b), concordemente fpiegando di Noè, e de' di lui primi figli, e nipoti i personaggi colli fin qui accennati titoli diftinti nella famofa iscrizione fatta incidere da Semiramide sull'alta colonna eretta al fuo marito Nino, che fu nipote di Nembrod nato di Cus figlio di Cam da Noè generato. Paffa poi fenza quiftione che con i titoli medefimi ufi furono i pofteri, ma non fempre a ragione, di onorare e chiamare gli eroi loro; d'onde quella terribile confufione, e moltitudine de' Giani, de' Saturni, de' Giovi, degli Ercoli; e quel ch'è peggio, del pari avanzandofi l'ignoranza, e la fuperftizione, d'indi e per l'abuso che se n'è fatto, quelle tante ridicole deità giuftamente da Lattanzio condannate rel fuo aureo libro della falfa Religione.

6. Non ha così l'errore, e la fuperbia potuto infamare que' titoli, che a i noftri fteffi primi Padri postdiluviani furono anche attribuiti, perchè ad una buona politica feppero accompagnare una fana morale, e dalla comune degli uomini sollevandofi, quefta fecondo almeno l'antica eftimazione, poffederono in grado eroico. Sono effi quello fteffo di Noè di Saba Sabo Dio Fidio e fimili, e tutti fi hanno per finonimi fignificanti: un uomo ftato fatto degno di ritrovare la grazia nel cospetto del Signore come per antonomasia leggefi di Noè medefimo (c): un uomo caro a Dio, figliuolo di Dio, e dagli uomini venerato per fanto, come fpiegano il P. Paolo Sherlego colla fcorta di Teodoreto, e di san A 2

(a) In Beras.

(b) lib. 2, proem, tom. 1. progress, della

chies. occident. pag. 28.
(c) Gen, cap, v. 8, e seq.

Ci

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