Manuale della letteratura italiana nel secolo decimonono, 2. ciltG. Barbèra, 1889 |
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... caro sempre a Giacomo , che ne intese la morte con dispiacere . A dieci anni aveva que- sti già cominciato a studiare da sè ; dai tredici ai dicias- sette si diede tutto alla filologia greca e latina ; se non che in quel tempo il ...
... caro sempre a Giacomo , che ne intese la morte con dispiacere . A dieci anni aveva que- sti già cominciato a studiare da sè ; dai tredici ai dicias- sette si diede tutto alla filologia greca e latina ; se non che in quel tempo il ...
Sayfa 23
... forma narrativa e più spesso la dialo- gica , pura o mista ; come Platone , Senofonte e Cicerone presso gli antichi , e fra i moderni il Castiglione , il Caro , il Gelli , il Galilei , il Boccalini e il GIACOMO LEOPARDI . 23.
... forma narrativa e più spesso la dialo- gica , pura o mista ; come Platone , Senofonte e Cicerone presso gli antichi , e fra i moderni il Castiglione , il Caro , il Gelli , il Galilei , il Boccalini e il GIACOMO LEOPARDI . 23.
Sayfa 24
... Caro ; sal- vochè nel Marchigiano del cinquecento v'è più vivezza e una perfezione che si manifesta sin dal principio , avendo egli corretto da sè le sue lettere primamente consegnate alla stampa ; laddove quelle del Leopardi furono ...
... Caro ; sal- vochè nel Marchigiano del cinquecento v'è più vivezza e una perfezione che si manifesta sin dal principio , avendo egli corretto da sè le sue lettere primamente consegnate alla stampa ; laddove quelle del Leopardi furono ...
Sayfa 30
... caro signor mio , con singolare mio diletto le farò osservare se ella adempierà la bella speranza che mi ha data , e sarà questa una delle pochissime o niune cose Non fu vero . ( mi perdoni questo barbarismo ) che le potrò mostrare 30 ...
... caro signor mio , con singolare mio diletto le farò osservare se ella adempierà la bella speranza che mi ha data , e sarà questa una delle pochissime o niune cose Non fu vero . ( mi perdoni questo barbarismo ) che le potrò mostrare 30 ...
Sayfa 37
... caro Puccinotti , Credi a me che se nell'ultima let- tera ti trattai col voi piuttosto che col tu , fu senza deli- berazione , perchè così mi sarà venuto alla penna ; e se non sottoscrissi il mio nome , fu propriamente per segno di con ...
... caro Puccinotti , Credi a me che se nell'ultima let- tera ti trattai col voi piuttosto che col tu , fu senza deli- berazione , perchè così mi sarà venuto alla penna ; e se non sottoscrissi il mio nome , fu propriamente per segno di con ...
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Sayfa 93 - Opre de' servi. E che pensieri immensi, Che dolci sogni mi spirò la vista Di quel lontano mar, quei monti^ azzurri, Che di qua scopro, e che varcare un giorno Io mi pensava, arcani mondi, arcana Felicità fingendo al viver mio!
Sayfa 40 - Non mi so più dolere, miei cari amici; e la coscienza che ho della grandezza della mia infelicità, non comporta l'uso delle querele. Ho perduto tutto: sono un tronco che sente e pena.
Sayfa 77 - Oh venturose e care e benedette L'antiche età, che a morte Per la patria correan le genti a squadre; E voi sempre onorate e gloriose, O tessaliche strette, Dove la Persia e il fato assai men forte Fu di poch'alme franche e generose!
Sayfa 81 - Mi fere il Sol che tra lontani monti, Dopo il giorno sereno, Cadendo si dilegua, e par che dica Che la beata gioventù vien meno.
Sayfa 98 - L'antico amor. Se a feste anco talvolta, Se a radunanze io movo, infra me stesso Dico: o Nerina, a radunanze, a feste Tu non ti acconci più, tu più non movi. Se torna maggio, e ramoscelli e suoni Van gli amanti recando alle fanciulle, Dico: Nerina mia, per te non torna Primavera giammai, non torna amore.
Sayfa 90 - ... d'in su i veroni del paterno ostello porgea gli orecchi al suon della tua voce, ed alla man veloce che percorrea la faticosa tela. Mirava il ciel sereno, le vie dorate e gli orti, e quinci il mar da lungi, e quindi il monte.
Sayfa 192 - E adocchia e rimira scorata e confusa De' crudi signori la turba diffusa, Che fugge dai brandi, che sosta non ha. Ansanti li vede, quai trepide fere, Irsuti per tema le fulve criniere...
Sayfa 90 - Di gioventù salivi? Sonavan le quiete Stanze, e le vie dintorno, Al tuo perpetuo canto, Allor che all'opre femminili intenta Sedevi, assai contenta Di quel vago avvenir che in mente avevi.
Sayfa 168 - Sentir, riprese, e meditar: di poco Esser contento : da la meta mai Non torcer gli occhi: conservar la mano Pura e la mente: de le umane cose Tanto sperimentar, quanto ti basti Per non curarle : non ti far mai servo : Non far tregua coi vili : il santo Vero Mai non tradir: né proferir mai verbo, Che plauda al vizio, o la virtù derida.
Sayfa 93 - E in su l'aiuole, susurrando al vento I viali odorati, ed i cipressi Là nella selva; e sotto al patrio tetto Sonavan voci alterne, e le tranquille Opre de