Manuale della letteratura italiana nel secolo decimonono, 2. ciltG. Barbèra, 1889 |
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... mezzo al frastuono , alle grandezze ed al fasto di quella metropoli , cominciò ben presto a sentire il desiderio della piccola città natale e della fa- miglia ; e similmente appresso nelle dimore a Bologna e a Firenze ; del che fa ...
... mezzo al frastuono , alle grandezze ed al fasto di quella metropoli , cominciò ben presto a sentire il desiderio della piccola città natale e della fa- miglia ; e similmente appresso nelle dimore a Bologna e a Firenze ; del che fa ...
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... mezzo , con un soggiorno intermedio in Roma dall'ottobre del 1831 all ' aprile seguente , in compagnia del novello amico . E poichè i suoi malori si facevano sempre più gravi , final- mente risolse di trasferirsi col Ranieri a Napoli ...
... mezzo , con un soggiorno intermedio in Roma dall'ottobre del 1831 all ' aprile seguente , in compagnia del novello amico . E poichè i suoi malori si facevano sempre più gravi , final- mente risolse di trasferirsi col Ranieri a Napoli ...
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... mezzo il febbrajo del 1837 , dalla villa in città , infierendo sempre più il male , che apparve essere idropisia , il 14 giugno , quando finalmente erasi lasciato indurre a ripigliar di nuovo il più mite clima della cam- pagna , verso ...
... mezzo il febbrajo del 1837 , dalla villa in città , infierendo sempre più il male , che apparve essere idropisia , il 14 giugno , quando finalmente erasi lasciato indurre a ripigliar di nuovo il più mite clima della cam- pagna , verso ...
Sayfa 20
... mezzo a tanta varietà d'imma- gini e forme , cangia mai sè stesso . XIII . Al genio per la lirica era congiunto nel Leo- pardi anche il genio per la satira , del quale appariscono i segni , prima di tutto negli stessi lavori poetici ...
... mezzo a tanta varietà d'imma- gini e forme , cangia mai sè stesso . XIII . Al genio per la lirica era congiunto nel Leo- pardi anche il genio per la satira , del quale appariscono i segni , prima di tutto negli stessi lavori poetici ...
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... mezzo loro quella infinità di modi volgari che spessissimo stanno tanto bene nelle scritture , e quella proprietà ed efficacia che la plebe per natura sua conserva tanto mirabilmente nelle pa- role , pensando a Platone che dice il volgo ...
... mezzo loro quella infinità di modi volgari che spessissimo stanno tanto bene nelle scritture , e quella proprietà ed efficacia che la plebe per natura sua conserva tanto mirabilmente nelle pa- role , pensando a Platone che dice il volgo ...
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Sayfa 93 - Opre de' servi. E che pensieri immensi, Che dolci sogni mi spirò la vista Di quel lontano mar, quei monti^ azzurri, Che di qua scopro, e che varcare un giorno Io mi pensava, arcani mondi, arcana Felicità fingendo al viver mio!
Sayfa 40 - Non mi so più dolere, miei cari amici; e la coscienza che ho della grandezza della mia infelicità, non comporta l'uso delle querele. Ho perduto tutto: sono un tronco che sente e pena.
Sayfa 77 - Oh venturose e care e benedette L'antiche età, che a morte Per la patria correan le genti a squadre; E voi sempre onorate e gloriose, O tessaliche strette, Dove la Persia e il fato assai men forte Fu di poch'alme franche e generose!
Sayfa 81 - Mi fere il Sol che tra lontani monti, Dopo il giorno sereno, Cadendo si dilegua, e par che dica Che la beata gioventù vien meno.
Sayfa 98 - L'antico amor. Se a feste anco talvolta, Se a radunanze io movo, infra me stesso Dico: o Nerina, a radunanze, a feste Tu non ti acconci più, tu più non movi. Se torna maggio, e ramoscelli e suoni Van gli amanti recando alle fanciulle, Dico: Nerina mia, per te non torna Primavera giammai, non torna amore.
Sayfa 90 - ... d'in su i veroni del paterno ostello porgea gli orecchi al suon della tua voce, ed alla man veloce che percorrea la faticosa tela. Mirava il ciel sereno, le vie dorate e gli orti, e quinci il mar da lungi, e quindi il monte.
Sayfa 192 - E adocchia e rimira scorata e confusa De' crudi signori la turba diffusa, Che fugge dai brandi, che sosta non ha. Ansanti li vede, quai trepide fere, Irsuti per tema le fulve criniere...
Sayfa 90 - Di gioventù salivi? Sonavan le quiete Stanze, e le vie dintorno, Al tuo perpetuo canto, Allor che all'opre femminili intenta Sedevi, assai contenta Di quel vago avvenir che in mente avevi.
Sayfa 168 - Sentir, riprese, e meditar: di poco Esser contento : da la meta mai Non torcer gli occhi: conservar la mano Pura e la mente: de le umane cose Tanto sperimentar, quanto ti basti Per non curarle : non ti far mai servo : Non far tregua coi vili : il santo Vero Mai non tradir: né proferir mai verbo, Che plauda al vizio, o la virtù derida.
Sayfa 93 - E in su l'aiuole, susurrando al vento I viali odorati, ed i cipressi Là nella selva; e sotto al patrio tetto Sonavan voci alterne, e le tranquille Opre de