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Iscrizione innalzata nella cattedrale di Napoli dall' arcivescovo Filippo Giudice Caracciolo, morto nel 1844. Vol. II, p. 53. Iscrizione esistente nella chiesa di s. Francesco di Avellino, sotto l'altare gentilizio de' signori Giordano. Vol. II, pag. 55. Simile esistente nella metropolitana di Benevento, intorno allo spoglio de' vescovi che facevasi dai commessarii della Nunziatura di Napoli, dietro la loro morte. Vol. II, pag. 57.

Simile sul sepolcro di D. Vi tantonio Pastorale, già abate generale di Montevergine, nella chiesa di s. Giovan Battista in Avellino. Vol. II, pag. 58 e seg. Simile sul sepolcro di monsignor Emmanuele Cicatelli vescovo di Avellino nella chiesa dello Spirito Santo di s. Antimo, ed altra esistente nella chiesa parrocchiale del suddetto comune, relativa al nipote di esso prelato. Vol. II, pag. 68.

Iscrizione che leggesi nella chiesa de'pp. Cappuccini di Avellino, innalzata alla memoria di Caterina de Luca dalla pietà de' suoi figliuoli Niccolò arcidiacono, cavaliere Lodovico e barone Francescantonio Amoretti. Vol. II, pag. 70- Altra della medesima famiglia Amoretti, che un tempo leggevasi nella loro cappella gentilizia di s. Carlo Borromeo nel duomo di Avellino. Ivi, pag. 71.

Simile esistente nella chiesa di s. Gennaro, nell'antico subborgo di s. Antonio Abate di Avellino. Vol. II, pag. 69 e 70.

Simile nella chiesa di S. M.

della Pietà in Ripatransone nella Marca d' Ancona, eretta da monsignor Procaccini prima vescovo di quella diocesi, poi di Avellino. Vol. II, pag. 74.

Simile sul sepolcro di Matteo d'Arminio Monforte barone de' Picarelli, nella chiesa di s. Leonardo di Lucera. Vol. II, pagina 78.

Iscrizione esistente nel muro a destra dell'odierna scala dell'episcopio di Avellino, relativa ai restauri arrecati nel 1720 all'antico seminario da monsignor Procaccini. Vol. II, pag. 79.

Iscrizione esistente nella chiesa del Gesù Nuovo in Napoli sulla tomba del cardinale Francesco Antonio Finy, già vescovo di Avellino e Frigento. Vol. II, pagina 88.

Simile esistente nella cappella gentilizia de' signori Greco, Della cattedrale di Avellino. Vol. II, pag. 88 ed 89.

Simile esistente nella chiesa di s. Maria in Campitelli di Roma, in memoria del cardinale Marcello Passeri di Ariano, morto nel 1741. Vol. II, pag. 93.

Simile sul sepolcro di fra Tommaso Cherubino Nobilione esistente nella chiesa di s. Severo a Capodimonte in Napoli, eletto vescovo di Avellino, e quindi traslatato ad Andria nel 1726. Volume II, pag. 93 e seguen.

Iscrizione apposta dal detto Nobilione all'antico seminario di Andria, da lui eretto nel 1729. Vol. II, pag. 94.

Iscrizione che leggesi sul sepolcro del ven. p. m. fra Giuseppe Maria Cesa nella chiesa

di s. Francesco in Avellino. Vo- lino, che accenna alla sua consalume II, pag. 102.

Iscrizioni esistenti nella ricettizia chiesa di Fontanarosa, circa la sua consacrazione e privilegii. Vol. II, pag. 114.

Iscrizione apposta nella catte drale di Avellino pei restauri apprestati dopo il tremuoto del 29 novembre 1732, da monsignor Torti Rogadei, col concorso ancora della spesa somministrata dal suo predecessore cardinal Finy. Vol. II, pag. 122, e seguen. Simile esistente all'altare di S. M. del Carmine delle laustrali di Avellino, relativa alla famiglia Giordano; la quale a proprie spese formò l'altare medesimo nel 1726. Vol. II, pag. 124 Altre relative ai due altari laterali nella chiesa istessa, costruiti a spese del sacerdote Giovan Battista Barra nel 1770 e seguente. Ivi.

Iscrizione collocata sul sepolcro di monsignor Torti Rogadei nella real basilica di Montevergine. Vol. II, pag. 132.

Simile risguardante la visita fatta dalla Santità del regnante Pontefice Pio IX alla cella del Tasso in s. Onofrio nel 1852. Vol. II, pag. 135.

Simile che esisteva al piedestallo dell'obelisco di Carlo II,nella piazza di tal nome in Avellino. Vol. II, pag. 139.

Simile apposta sul sepolcro di monsignor Leone vescovo di Avellino e Frigento nella chiesa degli ex-Agostiniani in essa città. Vol. II, pag. 159.

Altra esistente nella chiesa di S. M. di Costantinopoli di Avel

grazione avvenuta nel 1757. Volume II, pag. 164.

Iscrizione relativa all'onorevole areiconfraternita di Gesù Sacramentato agl'Infermi în Avellino, dettata dall' arcidiacono Ballerino nel 1836. Vol. II, pag. 166.

Simile apposta sul sepolcro del Servo di Dio fra Lodovico Fiorillo, dell'ordine de' Predicatori, nella chiesa del Ss. Rosario in Avellino. Vol. II, pag. 167.

Iscrizione relativa alla costruzione della grandiosa scala del duomo di Avellino. Vol. II, pagina 174.

Iscrizione esistente nella cattedrale di Frigento, che accenna alla consagrazione della medesima, avvenuta nel 1771. Vol. II, gina 178.

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Iscrizione esistente nella chiesa arcipretale di Paterno, che risguarda la incoronazione della miracolosa immagine della Vergine della Consolazione. Vol. II, pag. 179.

Altra nella stessa, che accenna alla terza incoronazione della detta immagine nel 1815. Vol. II, pag. 209.

Altra in quella del Ss. Rosario di Taurasi per la sua consagrazione, avvenuta nel 1796. Vol. II, pag. 206.

Iscrizione che leggesi nella chiesa di s. Francesco Saverio di Avellino, intorno alla sua consagrazione: altra nell'ingresso della medesima, relativa alla fondazione: altra finalmente nella sagrestia, che ricorda l'anniversario della consagrazione medesima. Vol. II, p. 206 e 207.

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Altra nella chiesa dell'Annunziata di Summonte, intorno alla sua consagrazione nel 1806. Vol. II, pag. 208.

Iscrizione nel santuario di Montevergine, relativa alla ripristinazione del proprio Ordine. Vol. II, pagina 215.

Iscrizione esistente sul sepolcro di monsignor Bernardo Rossi, nella chiesa de' pp. Cappuccini di Avellino. Vol. II, p. 217.

Iscrizioni esistenti in Montevergine e nel palagio di Loreto, che ricordano la visita fatta al santuario da Francesco I e Maria Isabella, non che da tutta la real famiglia nel 1826. Vol. II, pag. 222 e 223.

Iscrizioni esistenti nella chiesa della Ss. Trinità di Avellino. Vol. II, pag. 224 e seguen.

Iscrizione posta su la porta della chiesa del Ss. Rosario di Avellino, che accenna al trasferimento in questa della parroc chia della Ss. Trinità, avvenuto nel 1830. Vol. II, pag. 225. Iscrizione dettata dall' arcidiacono Ballerino per la gran cerimonia ch'ebbe luogo nel duomo di Avellino, sendo stato il dì 3 maggio sacro all' invenzione della Croce, elevato dalla Santità di Gregorio XVI a festivo di doppio precetto, per la sola città. Vol. II, pag. 231.

Iscrizione sul sepolcro degli ecclesiastici nel camposanto di Avellino. Vol. II, pag. 232.

Iscrizione sulla tomba di monsignor fra Giuseppe Maria Mazzetti nella chiesa del Carmine maggiore in Napoli, al cui ordine apparteneva. Vol. II, p. 243.

Iscrizione dedicatoria della cappella di monsignor Adinolfi. presso la consolare de' due Principati in Avellino. Vol. II, pag. 250.

Iscrizione che risguarda la ricostruzione del famoso tempio di S. M. degli Angioli in Assisi, fatta per opera del Ministro generale dell' ordine francescano nel 1840, monsignor Maniscalco. Vol. II, pag. 266.

Altra in memoria dello stesso generale. Ivi, pag. 267.

Iscrizione che leggesi sulla porta della novella biblioteca de' pp. Riformati di s. Pietro ad Aram in Napoli, eseguita nel 1855 dal provinciale p.fra Andrea da Palma. Vol. I, pag. 271.

Simile nella cattedrale di Avellino per i restauri fatti da monsignor Maniscalco nel 1845. Vol II, pag. 274.

Iscrizione esistente nella cappella rurale della Ss. Addolorata in Avellino, del signor Niccola Capobianco; nella quale si fa menzione della B. Francesca delle cinque piaghe di Gesù, che venerasi nella cappella medesima. Vol. II, pag. 284.

Iscrizione che accenna alla consagrazione della chiesa de'pp. Alcantarini in Atripalda, falta da monsignor Maniscalco nel 1850. Vol. II, pag. 292-Altra che leggesi nella stessa chiesa, intorno alla sepoltura de'medesimi pp. Ivi, pag. 293.

Iscrizione che ricorda l'inaugurazione del telegrafo elettrico in Avellino, dettata dal consigliere d'Intendenza Alessio de Bellis. Vol. II, pag. 298.

Simili che leggevansi nella chiesa di Calatagirone, in occasione de'grandi funerali fatti a monsignor Maniscalco. Vol. II, pag. 312 e seguen.

Simili esistenti nel duomo e seminario di Benevento, che rimemorano i restauri fattivi dal cardinale arcivescovo Carafa Traetto, negli anni 1853 e 1855. Vol. II, pag. 316 e seguen.

Simile nell' attual seminario di Avellino. Vol. II, pag. 125 e seguen.

Simile sul deposito di s. Prisco nella collegiale chiesa di Mirabella. Vol. II, pag. 344.

Simile nell' arcipretale chiesa di Paterno, relativa alla consagragazione dell'altare de' ss. Niccola di Bari e Luca fatta dal Vescovo Madrigana nell' agosto del 1522. Vol. II, pag. 406. Istrumento dell' archivio di Montevergine del 25 settembre 1296, con cui il vescovo di Avellino Francesco permuta de' fondi con l'abate di quel monasteTo nominato Guglielmo. Vol. I, pag. 125.

Istrumento de' 9 ottobre 1353 esistente nell'archivio della cattedrale di Avellino, in compruova di essere allora la chiesa di s. Ippolistro di Atripalda, immediatamente soggetta al capitolo di detta cattedrale. Vol. I. pag. 143 e seguen.

Istrumento del 24 febbrajo 1374 stipulato nella dogana di Avellino con l'intervento del vescovo, clero e popolo; con cui dassi special mandato al nobil uomo Giacomo Forte di recarsi ai piedi del pontefice Gregorio XI, per

accorrere ai danni arrecati alla riferita città da un' orda di masnadieri. Vol. I, pag. 151 e seg.

Istrumento del 1375, con cui il conte Antonio del Balzo dispone che l'abate di s. Benedetto di Avellino restituisca a Niccolò Forte un fondo che il padre avea concesso a Jacomo Forte, con l'obbligo però di compensarne l'abate. Vol.I, pag. 152.

Istrumento del 2 gennajo 1399, con cui Matteo vescovo di Avellino è delegato da Bonifazio IX a conoscere delle rendite del monastero di Montevergine, e, trovandole diminuite, scemare la prestazione che pagavasi dal detto monastero, pe' legati apostotici. Vol. I, pag. 159.

Istrumento del 10 giugno 1583, confermato dall' altro del 1584, con cui il capitolo avellinese rinunzia la parrocchiale chiesa di s. Ippolistro in Atripalda a quella Università. Vol. I, pag. 249.

Istrumento del 14 marzo 1618 per notar Emilio de Nicodemis, rogato alla presenza del principe Marino II Caracciolo Rossi; con l'intervento del generale dell'ordine di s. Giovanni di Dio e della Università di Avellino per la erezione dello spedale di s. Onofrio, in luogo dell' altro di Ognissanti, e dato ai pp. dell'Ordine medesimo. Vol. I, pag. 305 e seguen.

J

Jacomo o Giacomo Forte di Avellino. Vol. I, pag. 151 e seg.

Jacopo vescovo di Avellino; pochi cenni intorno allo stesso, e

metropolitani de' suoi tempi. Vo. lume I, pag. 119 e seguen.

L

Landi Francesco, cardinale arcivescovo di Benevento. Vol. II, pag. 134 e 139.

Landolfo II arcivescovo di Benovento. Vol. I, pag. 68.

Landolfo altro arcivescovo nella chiesa Beneventana, intruso alla morte di Roffrido per opera dell' antipapa Anacleto II uel 1130. Vol. I, pag. 82.

Lanfranchi Giovan Battista, sua nascita e nobiltà di casato; sua professione religiosa tra i cherici regolari; sua elezione a vescovo di Avellino; sinodi celebrativi; instituzione delle cappelle serotine; donativi fatti al Tesoro del duomo; sua morte e sepoltura; sua effigie nella pinacoteca de' detti pp. in s. Paolo maggiore in Napoli; são metropolitano. Vol. II, pag. 43 a 46.

Lapida votiva eretta nel tempio della dea Mefite presso il lago di Ansanto.Vol.II, pag.415. Larino, chiesa suffraganea di Benevento. Vol. I, pag. 63.

Latilla Benedetto II, suoi natali, suo ingresso nel collegio de' canonici Lateranensi in Napoli, suo nome nelle cattedre scientifiche del suo instituto, ed in quella di Teologia nella nostra regia Università degli Studii; gradi ed uffizii esercitati nell'ordine, sino a quello di abate generale; sua elezione a vescovo di Avellino, e miglioramenti arrecati al duomo e seminario; consagrazione della chiesa di S. M. di Costantinopoli di

Avellino; approvazione degli statuti dalla congrega di s. Francesco Saverio, ed arciconfraternita del ss. Sacramento agli Infermi di detta città; instituzionè di monti frumentarii in molti luoghi della diocesi; ricognizione del corpo del Servo di Dio fra Lodovico Fiorillo; sua nomina a confessore ed instruttore dell' augusto figliuolo di Carlo III, re Ferdinando IV; rinunzia al vescovado, venendogli conferito il titolo di arcivescovo di Mira; sua morte, ed ultimo atto di sua volontà; vicarii generali e metropolitani, suo stemma gentilizio. Vol. II, pag. 161 a 170.

Laurentiis (de) Donato, vescovo di Ariano. Vol. I, pag. 246 e seguen.

Lautricense visconte Bertrando, suo sepolcro e quello del suo figliuolo primogenito, nella real basilica di Montevergine. Vol. II, pag. 351.

Legno della s. Croce esistente nella cattedrale di Avellino. Vol. II, pag. 228 e seguen.

Leonardo (s.), chiesa ed abbadia de' pp. Benedettini di Cava in Avellino. Vol. I, pag. 167.

Leonardo, da arcidiacono della cattedrale di Avellino, eletto dal capitolo a vescovo della medesima, e non confermato dal metropolitano di Benevento. Vol. I, pag. 120 e seguen.

Leone fra Felice, sua nascita, sua professione negli eremitani di s. Agostino, cattedre e gradi nell'ordine, non escluso quello di generale nel 1739; sua elezione a vescovo di Avellino; visita per

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