Opere postume: L'apologia dell'istoria civile di Napoli, e la professione di fedeTipofrafia Elvetica, 1841 |
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adulterio alcuna allegano ancorchè autori bolla di Leone cagione canoni caso Castellaneta censura chè Chiesa citazione codice Teodosiano Collaterale concilio di Trento concubi concubinato Concubinis congiunzione contumacia Costantino Costantino Magno costituzioni costoro costumi cotanto cristiani Cristo cubinato debba decreto dice Ebrei ecclesiastici ejus etiam excom eziandio fulminate GIANNONE giurisdizione Giustiniano gl'imperadori imperadori imperio impressori ingiuste jure latae sententiae legge legittima libri licenza loco citato magistrati matrimonio medesimo moglie monizioni muniche notorio Opere postume padri padri della Chiesa parimente parla parole pena Pietro Giannone pontefice potestà poteva prelato prescritto presso principi proibito pubblica quae quam quod rapporta regio regno di Napoli regole religione riputata Romani sacri san Girolamo san Paolo santo scomunicato scomuniche scrittori Seldeno sentenza sicchè sinodi spirituali stabilite stampare stampatori Storia civile temporali teologi tomo trimonio ubbidire uxor uxorem Van-Espen vedersi vescovi vicario zione
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Sayfa 94 - Petrarca ec. ms. , non vi esser cosa alcuna contro la santa Fede Cattolica , e parimente per attestato del Segretario nostro , niente contro...
Sayfa 215 - Christi passionum, qui et eius quae in futuro revelanda est gloriae communicator: pascite qui in vobis est gregem Dei, providentes non coacte sed spontanee secundum Deum, neque turpis lucri gratia sed voluntarie...
Sayfa 331 - Cseterum is qui non habet uxorem et pro uxore concubinam habet a communione non repellatur, tantum ut unius mulieris, aut uxoris aut concubinse ut ei placuerit, sit conjunctione contentus.
Sayfa 204 - Pharisaeorum assumunt supercilio : ut vel damnent innocentes, vel solvere se noxios arbitrentur : cum apud Deum non sententia sacerdotum, sed reorum vita quseratur.
Sayfa 215 - Anzi bisogna al contrario fermamente dire : chi è come S. Paolo , che se gli possa comparare in umiltà e cognizione di sé stesso , e della riverenza debita al Sommo Pontefice ? Dobbiamo ben credere certamente , che S. Paolo siccome in tutte le virtù ha ecceduto, quanto non sapremo far noi , così nella riverenza dovuta al capo della Chiesa, abbia osservato quello , che ogni minimo di noi è obbligato ad osservare.
Sayfa 218 - ... ubbidire al Prelato, se sarà contro l'utile dell'anima mia, sebbene vi fosse grandissima utilità per i fini del mio Prelato. Tutto l'errore sta nel voler dare al Prelato potestà sopra le cose temporali, e trasformare il ministerio ecclesiastico in un giudizio forense. Non hanno che fare i decreti che escono dalle congregazioni e dai tribunali della corte di Roma con la salute dell'anima mia; sono questi giudizj forensi , che si appartengono piuttosto al ministerio secolare che all