La vita nuova di Dante Alighieri: illustrata da note e preceduta da un discorso su BeatriceLibreria Galileo già ff. Nistri, 1884 - 257 sayfa |
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Sayfa lxxxv - Diretro a me, che non era più tale. Non ti dovea gravar le penne in giuso Ad aspettar più colpi, o pargoletta, O altra vanità con sì breve uso. Nuovo augelletto due o tre aspetta; Ma dinanzi dagli occhi de' pennuti Rete si spiega indarno, o si saetta » (' ). Resterebbe ora ad investigare qual sia l'ascosa verità
Sayfa 153 - 19: L' animo ch' è creato ad amar presto Ad ogni cosa è mobile che piace Tosto che dal piacere in atto è desto. Vostra apprensiva da esser verace Tragge intenzione, e dentro a voi la spiega Sì che I ' animo ad essa volger face. E se rivolto in
Sayfa lxxxii - fuor di puerizia fosse, Volsimi alla sinistra, col rispitto Col quale il fantolin corre alla mamma, Quando ha paura o quando egli è afflitto, Per dicere a Virgilio: « Men che dramma Di sangue m'è rimasa, che non tremi: Conosco i segni dell'antica fiamma ». Ma Virgilio n
Sayfa 130 - ciclo, che non have altro difetto Che d'aver lei, al suo Signor la chiede, E ciascun santo ne grida mercede. Sola Pietà nostra parte difende; Che parla Iddio, che di madonna intende : Diletti miei, or sofferite in pace, Che vostra speme sie quanto mi piace Là, ov'è alcun che perder lei s'attende, E che dirà nell'inferno
Sayfa 183 - Guido, vorrei che tu e Lapo ed io Fossimo presi per incantamento E messi in un vasel ch'ad ogni vento Per mare andasse a voler vostro e mio, Sì che fortuna od altro tempo rio Non ci potesse dare impedimento, Anzi, vivendo sempre in un talento, Di stare insieme crescesse il disio. E monna Vanna e monna
Sayfa lxxxiii - vólto. Sì tosto come in su la soglia fui Di mia seconda etade, e mutai vita, Questi si tolse a me, e diessi altrui. Quando di carne (') a spirto era salita, E bellezza e virtù cresciuta m' er,a, Fu
Sayfa 183 - ch'ad ogni vento Per mare andasse a voler vostro e mio, Sì che fortuna od altro tempo rio Non ci potesse dare impedimento, Anzi, vivendo sempre in un talento, Di stare insieme crescesse il disio. E monna Vanna e monna Bice poi, Con quella ch' è su '1 numero del trenta Con noi ponesse il buono incantatore.
Sayfa 21 - Sangue perfetto, che mai non si beve Dall' assetate vene, e si rimane Quasi alimento che di mensa leve, Prende nel cuore a tutte membra umane Virtute informativa, come quello Ch' a farsi quelle per le vene vane. Ancor, digesto, scende ov'è più bello Tacer che dire; e quindi poscia geme Sovr'altrui sangue in natural vasello. Ivi s'accoglie
Sayfa lxix - che la Filosofia, che era donna di questi autori, di queste scienze e di questi libri, fosse somma cosa, E immaginava lei fatta come UNA DONNA GENTILE, e non la potea immaginare in atto alcuno se non misericordioso: per che sì volentieri lo senso di vero l'ammirava,
Sayfa 198 - ogni cosa umile, E non fa sola sè parer piacente, Ma ciascuna per lei riceve onore. Ed è negli atti suoi tanto gentile, Che nessun la si può recare a mente, Che non sospiri in dolcezza d' amore. Questo Sonetto ha tre parli: nella prima, dico tra che gente questa donna più mirabile