La divina commedia: ParadisoNella stamperia de Romanis, 1822 |
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Sayfa 453 - Diffuso era per gli occhi e per le gene Di benigna letizia in atto pio , Quale a tenero padre si conviene. Ed , ella ov
Sayfa 448 - In forma dunque di candida rosa Mi si mostrava la milizia santa Che nel suo sangue Cristo fece sposa. Ma l' altra, che volando vede e canta La gloria di colui che la innamora, E la bontà che la fece cotanta, Sì come schiera d' api, che s' infiora Una fiata, ed altra si ritorna Là dove suo lavoro s' insapora, Nel gran fior discendeva, che s...
Sayfa 215 - Movendo gli occhi che stavan sicuri, E pare stella che tramuti loco, Se non che dalla parte, onde...
Sayfa 93 - Che gli assegnò sette e cinque per diece. Indi partissi povero e vetusto ; E se il mondo sapesse il cor ch' egli ebbe Mendicando sua vita a frusto a frusto, Assai lo loda, e più lo loderebbe.
Sayfa 194 - Se fosse a punto la cera dedutta, E fosse il cielo in sua virtù suprema, La luce del suggel parrebbe tutta ; Ma la natura la dà sempre scema, Similemente operando all' artista, Ch' ha l' abito dell
Sayfa 247 - La contingenza , che fuor del quaderno Della vostra materia non si stende, Tutta è dipinta nel cospetto eterno. Necessità però quindi non prende, Se non come dal viso in che si specchia Nave che per corrente giù discende. Da indi, si come viene ad orecchia Dolce armonia da organo , mi viene A vista il tempo che ti s' apparecchia Qual si partì Ippolito d' Atene Per la spieiata e perfida noverca, Tal di Fiorenza partir ti conviene.
Sayfa 382 - Come la fronda, che flette la cima Nel transito del vento, e poi si leva Per la propria virtù che la sublima, Fec' io (in tanto in quanto ella diceva) Stupendo; e poi mi rifece sicuro Un disio di parlare, ond...
Sayfa 458 - Ciascun distinto e di fulgore e d' arte : Vidi quivi a' lor giuochi ed a' lor canti Ridere una bellezza , che letizia Era negli occhi a tutti gli altri santi. E s' io avessi in dir tanta divizia Quanto ad immaginar, non ardirei Lo minimo tentar di sua delizia.
Sayfa 226 - L' una vegghiava a studio della culla, E consolando usava l' idioma Che prima i padri e le madri trastulla; L' altra traendo alla rocca la chioma, Favoleggiava con la sua famiglia De' Troiani, di Fiesole, e di Roma.
Sayfa 166 - Poi che la gente poverella crebbe Dietro a costui, la cui mirabil vita Meglio in gloria del ciel si canterebbe, Di seconda corona redimita Fu per Onorio dall' eterno spiro La santa voglia d