Che sol per lei servir mi tengo caro; Che (s' io 'l credessi far, fuggendo lei), Bene è verace amor quel, che m' ha preso Quand' io farei quel, ch' io dico, per lui : Quanto è quel, che la morte Face piacer, per ben servire altrui ; Ed in cotal voler fermato fui Si tosto, come il gran desio, ch'io sento, Quando io penso un gentil desio, ch'è nato Del gran desio ch'io porto, (33) (49) Ch' a ben far tira tutto 'l mio potere ; Ed anche più, che a torto Mi par di servidor nome tenere : Cosi dinanzi agli occhi del piacere Quanto a colei, che m' ha in sua podestate; Ch' Amor di tanto onor m' ha fatto degno. Altri ch' Amor non mi potea far tale, Ch'io fossi degnamente Coca di quella, che non s' innamora ; Che senza lei non può passare un'ora : (65) In uno stato, e tanto Amor m'avvezza Con un martiro e con una dolcezza; Che dura dacch' io perdo la sua vista Infino al tempo, ch' ella si racquista. Canzon mia bella, se tu mi somigli Tu non sarai sdegnosa Tanto, quanto alla tua bontà si avviene; In prender modo e via, che ti stea bene. Se Cavalier t'invita, o ti ritiene ; Spia, se far lo puoi della tua setta, Con rei non star, nè ad ingegno, né ad arte, Canzone, a' trè men rei di nostra terra Ten' andrai anzi, che tu vadi altrove : (81) (97) Digli, che 'l buon col buon non prende guerra: Prima, che co' malvagi vincer prove: Digli, ch'è folle chi non si rimove Che quegli teme, c'ha del mal paura; Perchè, fuggendo l'un, l' altro si cura. 營VI. 猴 m' incresce di me si malamente, Ch' altrettanto di doglia Mi reca la pietà, quanto 'l martiro : Lasso, però che dolorosamente Sento contra mia voglia, Raccoglier l'aer del sezza' sospiro Entro quel cor, ch' e' begli occhi feriro, Per conducermi al tempo, che mi sface. Soavi e dolci ver me si levaro, Quando egli incominciaro La morte mia, ch'or tanto mi dispiace, Dicendo: Il nostro lume porta pace. (1) Noi darem pace al core, a voi diletto, Dicieno agli occhi miei Quei della bella donna alcuna volta : Ma poichè sepper di loro intelletto, M' era la mente già ben tutta tolta;, Con le insegne d' Amor dieder la volta; Sicchè la lor vittoriosa vista Non si rivide poi una fiata : Oude è rimasa trista L'anima mia, che n'attendea conforto; Ed ora quasi morto Vede lo core, a cui era sposata ; E partir le conviene innamorata. Innamorata sene va piangendo, Fuora di questa vita, La sconsolata, che la caccia Amore: L'ascolta con pietate il suo Fattore. Ristretta s'è contro il mezzo del core Con quella vita, che rimane spenta D' Amor, che fuor d' esto mondo la caccia; (15) (29) |