Non è di cor villan si alto ingegno, Di sospirare, e di morir di pianto, Donanmi angoscia li sospiri forte, Quando 'l pensiero nella mente grave Che dalle genti vergogna mi parte; (9) Pianger di doglia, e sospirar di angoscia Mi strugge il core, ovunque (10) sol mi trovo, E qual'è stata la mia vita, poscia Che la mia donna andò nel secol novo, (11) Lingua non è, che dicer lo sapesse, E però, donne mie, pur ch' io volesse, (12) Non vi saprei ben dicer quel ch' io sono; Che ogn'uom par mi dica: Io t'abbandono ; Ma qual ch' io sia, la mia donna se'l vede 1 Pietosa mia Canzone, or va piangendo, Erano usate di portar letizia: (1) * IIXX K ENITE a intender li sospiri miei. Perocchè gli occhi mi sarebber rei (2) Molte fiate più, ch' io non vorria, Voi udirete lor chiamar sovente La mia donna gentil, che se n'è gita Al secol degno della sua virtute: E dispregiar talora questa vita, XXIII. UANTUNQUE volte (1), lasso! mi rimembra Veder la donna, ond' io vò si dolente; Tanto dolore intorno al cor m'assembra (2) Ch'i' dico: Anima mia, chè non ten' vai? Chè li tormenti, che tu porterai Nel secol che t'è già tanto noioso, Mi fan pensoso di paura forte : Come soave e dolce mio riposo : E dico: Vieni a me con tanto amore, E' si raccoglie nelli miei sospiri Un suono di pietate, Che va chiamando Morte tuttavia. A lei si volser tutti i miei desiri, Fu giunta dalla sua crudelitate; Divenne spirital bellezza e grande, Luce d'amor, che gli Angeli saluta: Face maravigliar, si n'è gentile. XXIV. PRIMO COMINCIAMENTO RA venuta nella mente mia La gentil donna, che per suo valore Nel ciel dell' umiltate, ov'è Maria. SECONDO COMINCIAMENTO Era venuta nella mente mia Quella donna gentil, cui piange Amore, Amor che nella mente la sentia S'era svegliato nel distrutto core, Piangendo uscivan fuor dello mio petto, Ma quegli che n' uscïan con maggior pena XXV. K IDERO gli occhi miei, quanta pietate Allor m' accorsi, che voi pensavate La qualità della mia vita oscura; (2) Che si movean le lacrime dal core, Io dicea poscia nell'anima trista : Ben' è con quella donna quell' Amore, (3) XXVI. e OLOR d'amore, e di pietà sembianti Come lo vostro, qualora davanti Vedetevi la mia labbia dolente; Si che per voi mi vien cosa alla mente, |