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C. XXXIX.

bene ancora ricevere più divisioni, ma sariano indarno, perchè è manifesto per la precedente ragione.

R

L'amaro lagrimar che voi faceste,
Occhi miei, così lunga stagione,
Faceva lagrimar l' altre persone
Della pietate, come voi vedeste.
Ora mi par che voi l' obbliereste,
S'io fossi dal mio lato sì fellone,
Ch' io non ven disturbassi ogni cagione,
Membrandovi colei, cui voi piangeste.
La vostra vanità mi fa pensare,

E spaventami sì, ch' io temo forte
Del viso d' una donna che vi mira.
Voi non dovreste mai, se non per morte,
La nostra donna, ch' è morta, obbliare :
Così dice il mio core, e poi sospira.

ECOMMI la vista di questa donna in sì nuova condizione, che molte volte ne pensava come di persona che troppo mi piacesse; e pensava di lei così: Questa

è una donna gentile, bella, giovane e savia, ed apparita forse 5 per volontà d' Amore, acciocchè la mia vita si riposi. E molte volte pensava più amorosamente, tanto che il core consentiva in lui, cioè nel suo ragionare. E quando avea consentito ciò, io mi ripensava siccome dalla ragione mosso, e dicea fra me medesimo: Deh che pensiero è questo, che in così vile modo 10 mi vuol consolare, e non mi lascia quasi altro pensare! Poi si rilevava un altro pensiero, e dicea: Or che tu se' stato in tanta tribulazione, perchè non vuoi tu ritrarti da tanta amaritudine? Tu vedi che questo è uno spiramento, che ne reca li desiri

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C. XXXIX.

bene ancora ricevere più divisioni, ma sariano indarno, perchè è manifesto per la precedente ragione.

R

L'amaro lagrimar che voi faceste,
Occhi miei, così lunga stagione,
Faceva lagrimar l' altre persone
Della pietate, come voi vedeste.
Ora mi par che voi l' obbliereste,

S'io fossi dal mio lato sì fellone,
Ch' io non ven disturbassi ogni cagione,
Membrandovi colei, cui voi piangeste.
La vostra vanità mi fa pensare,

E spaventami sì, ch' io temo forte
Del viso d' una donna che vi mira.
Voi non dovreste mai, se non per morte,
La nostra donna, ch'è morta, obbliare :
Così dice il mio core, e poi sospira.

ECOMMI la vista di questa donna in sì nuova condizione, che molte volte ne pensava come di persona

che troppo mi piacesse; e pensava di lei così: Questa è una donna gentile, bella, giovane e savia, ed apparita forse 5 per volontà d'Amore, acciocchè la mia vita si riposi. E molte volte pensava più amorosamente, tanto che il core consentiva in lui, cioè nel suo ragionare. E quando avea consentito ciò, io mi ripensava siccome dalla ragione mosso, e dicea fra me medesimo: Deh che pensiero è questo, che in così vile modo 10 mi vuol consolare, e non mi lascia quasi altro pensare! Poi si rilevava un altro pensiero, e dicea: Or che tu se' stato in tanta tribulazione, perchè non vuoi tu ritrarti da tanta amaritudine? Tu vedi che questo è uno spiramento, che ne reca li desiri

C. XXXIX.

21. Che per altro era vilissimo. His thought was base, but he calls it gentile because of her to whom it was addressed.

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