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Non arrivano alle operazioni dell' Uomo, e perchè, 11, 7. BIADE: il nascimento e processo

loro dà soggetto ad una similitudine, IV, 22. BIANCHEZZA, in che consista, IV, 22.

BIANTE, uno de' sette Sapienti, III, 44.

BIASIMO quando e cui convenir possa, III, 4. BOCCA: esprime più la potenza

dell'Anima, III, 8. (Vedi Riso.) BOEZIO: è studiato da Dante, II,

13. - - Citato, 1, 2, 44; II, 8, 14, 46; III, 4, 2; iv, 12, 13. BONTA: rende amabile la cosa buona, 1, 12 e tanto più, quanto più la bontà è propria della cosa buona, ivi. — Bontà divina: opera in tutte le cose, ma più e meno con gradazione infinita, secondo la varia capacità loro, III, 7. BONTÀ DELLE AZIONI, da che proceda, IV, 9.

BONTA NATURALE. Vedi Appelito.
BONTA. Vedi Eredità.

BORNIO (BELTRAMO DAL): lodato
per liberalità, IV, 11.
BRUTO, primo Consolo, iv, 5.
BRUTTEZZA: in qual senso possa

essere biasimata in altrui, III, 4. Risposta sagace data da un Prete, difettoso del corpo, all' Imperatore, ivi. - Vanità di chi cerca coprire cogli ornamenti la bruttezza del corpo, ivi. BUONI: talvolta ingiustamente vilipesi, e perchè, iv, 1. (Vedi Savio.)

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ad esempio di vera nobiltà, Iv, 14. CAMPIDOGLIO: salvato per la voce di un' oca, iv, 5.

CANCRO: segno del Zodiaco, 1, 5. CANTICO DE CANTICI, citato, 11, 15. CANZONE I: Voi, che, intendendo, il

terzo Ciel movete, 11, 1. — Tratta dell' Amore, specialmente per la Filosofia, ivi e segg. CANZONE II: Amor, che nella mente mi ragiona, III, 1. Tratta delle lodi della Filosofia, ivi e

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CATILINA: sua congiura contro Roma, scoperta, iv, 5. CATONE: dove abbia fuggito la signoria di Cesare, 111, 5. Ricordato ed esaltato, iv, 5. Fu Stoico, iv, 6. - Non si osarono di principiare i giuochi di Flora in sua presenza, ivi. Sua sentenza, Iv, 27. Ricordato, iv, 28. Lodato come esempio di Virtù divina, ivi di Nobiltà vera, ivi. CAUSE NATURALI: riducono a simiglianza propria le cose su cui

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operano, in quanto ne sono capaci, III, 14. CAVALLI DEL SOLE: perchè sieno quattro, secondo la Favola, iv, 25. Loro nomi, ivi. CAVALLO: dà soggetto ad una similitudine, iv, 26.

CEFALO (FAVOLA DI), ricordata, IV, 27.

CERCHIO: relazioni che passano tra il centro e il cerchio, 11, 14. Non si può quadrare, ivi. CESARE, primo Principe, iv, 5. Nel povero casolare del pescatore Amicla, iv, 13. (Vedi Catone.)

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CHIESA CATTOLICA: colloca i Beati nel Cielo empireo, 11, 4. la Sposa de' Cantici, 11, 6. CHILONE, uno de' Sapienti, III, 40. CIBO: sua efficacia nel formare la complessione degli uomini, III, 3. CICERONE: studiato da Dante, II, 13.-Difende Roma contro Catilina, iv, 5.—Citato, I, 14, 12; II, 9, 16; iv, 4, 6, 8, 12, 15, 21, 22, 24, 25, 26, 27 più volte, 29. CIELI disposizione e numero loro, 11, 3. Corrispondenza loro colle Gerarchie degli Angeli, u, 6. Il cielo di Venere è cielo d'Amore governato dai Troni, naturati questi dell'Amore del Santo Spirito, ivi. Tanti sono i Motori in un Cielo, quanti i moti di cui

capace, ivi. · Ordine, correlazione e influenze de' cieli, 11, 14. (Vedi Scienze; Pianeti.)

Lor movimento, e consumazione di questo, II, 15. CIELO: detto lume dai Filosofi, III, 14. Era nella miglior disposizione al tempo della venuta del Messia, quando regnava la Monarchia universale del Romano Impero, Iv, 5. Il suo movimento determina e regola quello della Vita umana, iv, 23. (Vedi Nobiltà.) CIELO CRISTALLINO: sue proprietà, II, 15.

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CIRCOLO: quando si possa dire perfetto, iv, 46.

CITTA è la unione di molte famiglie avvicinate fra loro, IV, 4. (Vedi Forestiere.)

CIVILTÀ UMANA. Vedi Società. CLEOBULO, uno de'Sapienti, III, 44. COLONNA EGIDIO, Cardinale, degli Eremitani, citato, iv, 24. COLORE: è cosa propriamente visibile, 11, 9.

CONOSCERE LE COSE, in che consista, 1, 6; II, 44.

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CONSIGLI BUONI. Vedi Prudenza. Conducono a buon fine le cose, IV, 27. Consigli, quando e come si possano dare per prezzo, ivi. CONSIGLIO, dono dello Spirito Santo, iv, 24.

CONTEMPLAZIONE: eccellenza di questa virtù dell'animo, in che consista, IV, 22. Ha per fine vedere Iddio, ivi. (Vedi Uso.) - È più piena di luce spirituale, ivi. Dio la precede quaggiù, sì che non arriva sino ad esso, ivi. CONVERSAZIONE: mette in chiaro le imperfezioni dell'Uomo, 1, 4. CONVITO (PROPOSTA E ARGOMENTO DEL), I, 1.-Suo titolo, ivi. Età in cui fu scritto, ivi e 1, 3. - Precede il libro De Vulgari Eloquentia, 1, 5. (Vedi Latino.) A qual tempo fu scritto il Trattato quarto, iv, 3, 6, 16. Ragione delle digressioni che vi sono per entro, iv, 8 e passim.

CORPI: tendono al luogo, a cui

sono ordinati, III, 3. CORPO UMANO: ha più di vigore

nel luogo e nel tempo di sua

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conviene ad ogni età, ma più alla Gioventù, IV, 26. CORTI d'Italia ai tempi di Dante: lor turpitudine, II, 11. COSE: non sono buone se non servono al fine, 1, 3. — Hanno più in sè di bontà, quanto più servono al loro fine, 1, 5. Condizione richiesta alla generazione, corruzione e alterazione di esse, iv, 10. Quali sieno vili, ivi. Quando due convengano in una, si devon ridurre o ad alcun terzo o l'una all'altra, iv, 18. Devono essere ben disposte ai loro agenti per riceverne gli atti, iv, 20. Altre hanno in sè principio comune al tutto ed alle parti, da cui risultano; altre proprie del tutto, e non delle parti, IV, 29. COSTUMI DELL'UOMO: sieno accomodati all' età, 1, 1. Sono bellezza dell' Anima, III, 15. (Vedi Uomo.) CREATURE: è infinita la gradazione che passa dalle più infime alle più perfette, III, 7. CREAZIONE (SAPIENZA DELLA), III,5. CRESCERE: in che diverso dal dilatare, iv, 13.

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CRETA (ISOLA DI), ricordata, IV, 27. CRISTO SIGNORE: sua Trasfigurazione, di che ci ammaestri, II, 4. Sua Divinità e Umanità congiunte, 11, 6. Ne diede certezza dell'esistenza degli Angeli, ivi. Autore della nostra Ragione, 111, 7. — Perchè morto d'anni 33, e nell'ora Sesta del Giorno, iv, 23.

Opinione sull' età, in cui sarebbe morto naturalmente come Uomo, IV, 24. (Vedi Vita fulura.)

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DENARO allora è buono che più non si possiede, cioè quando bene s'adopera, iv, 13. DESIDERJ UMANI: difficili ad acquietarsi, e perchè, III, 6. Secondo la natura nostra, sempre più si dilatano, iv, 12. (Vedi Anima; Fanciulli; Ricchezze.)

-Per qual ragione sia tanto difficile indirizzarli al vero bene, ivi.

DESIDERIO NATURALE: è sempre relativo alla possibilità della cosa desiderata, III, 15. DIALETTICA: ha minor corpo delle altre Scienze, II, 14. DICITORE: quali cose riservare, quali debba premettere, 11, 9. DIDONE. Vedi Enea.

DIFETTI più pericolosi, quanto più occulti, iv, 12. DIFFORMITÀ PERSONALE. Vedi Bruttezza.

DIGESTIONE: non è operazione propriamente umana, ma naturale, IV, 9.

DIGESTO, citato, IV, 9, 15, 24. DILATARE, in che diverso dal cre

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III, 6.

Dio, Trino ed Uno, 11, 6 ha di natura il voler essere, III, 2. - É Cagione universalissima, Ama l'ottimo, ivi. Dona più che la creatura non merita, ivi. Dio è Virtù semplicissima, nobilissima, intellettuale, 11, 7.- Non può essere conosciuto dall' Uomo che ne' suoi effetti, e perchè, 8. JII, È Sole spirituale e intelligibile II, 12. Non poteva nè doveva rimuoversi dal crearegli Angeli per alcuni che sarebbon poi riusciti colpevoli, ivi. Si compiace soprammodo della Filosofia, e Riduce a sua siperchè, ivi. militudine l'Amore di Sapienza, che viene da Lui, 111, 14 perchè e come, ivi. - La sua Virtù opera quando direttamente, quando per riverbero, ivi. E tutto Eterno, ivi. Non può essere conosciuto dall' Uomo che per conghiettura, e perchè, 1, 45. - È la Bontà prima, che non può esser limitata, IV, 9. Abbraccia l'Infinito, ivi. — È il Fattore supremo, ivi. È Datore di Nobiltà; appo Lui non è scelta di persone, iv, 20. Dona la Nobiltà all' Anima di quelli che vede ben disposti a ricevere questo dono, ivi. . È libero datore all' Anime de' suoi doni, iv, 21. - È la somma Beatitudine, a cui l'Uomo è chiamato, IV, 22. Vuole principalmente il cuore dell' Uomo, IV, 28. DIONISIO, Accademico, 11, 14. DISCORSO: in che ne sia posta la Bontà, 11, 12. In che la Bellezza, ivi. DISCREZIONE: è

l'Occhio della mente, 1, 14. In che consista, e danni del suo difetto, ivi. Che sia, IV, 8. DISGRAZIE: imputate spesso a torto, 1, 3.

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EACO, Re: ricordato in esempio di Vecchio virtuoso, Iv, 27 ed affabile, ivi.-Suoi figli, ivi. ECCLESIASTICO, citato, 111, 8; IV, 2, 6, 12, 15, 16.

EDIPO: si cava gli occhi per fug. gir Vergogna, III, 8. EGITTO (USCITA DALL'), II, 1. (Astronomi egiziani), ricordati, II, 15.

ELEMENTI. Vedi Allighieri. EMPIREO: perfezioni di questo Cielo, 11, 4.

ENEA: perchè detto da Virgilio pietoso, II, 11. La sua venuta in Italia coincide col tempo della nascita di David, dalla cui progenie è discesa Maria Vergine, iv, 5. - Suo distacco da Didone, lodato, iv, 26. - Sua discesa nell'Inferno con la Sibilla, lodata, ivi. Encomiato per amore verso i vecchi e verso i giovani, ivi. Lodato per cortesia verso il defunto Miseno, ivi e per

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Esoro, citato, iv, 30.
ETA DELL' UOMO: ha il suo corso,

e ad ogni stagione si conven-
gono certe cose, iv, 27. (Vedi
Costumi.)

ETA DELLA VITA UMANA, IV, 23. (Vedi Vita umana.) ETERNITÀ: non può essere compresa dall' Uomo, e perchè, III, 15.

ETTORE, ricordato, III, 11. EUCLIDE, citato, 11, 14. EUTRAPELIA, Virtù, in che consista, IV, 17. EVANGELIO, citato, IV, 9. EVANGELIO DI SAN GIOVANNI, citato, 11, 6, 15.

EVANGELIO DI SAN MATTEO, citato, iv, 16.

FABI, ricordati, iv, 5. FABRIZIO, ricordato, iv, 5. FACONDO. Vedi Abito.

FALTERONA, monte di Toscana, ricordato, IV, 11.

FAMA: supera spesso la verità, 1, 12. Come si formi la buona fama, ed opinione che si ha di alcuno al di là del vero, ivi. FAMIGLIA (CURE DI): impedimento al Sapère, 1, 4. (Vedi Società.) FANCIULLI: ragione degl' instabili lor desiderj, iv, 12. · Perchè Vergogna sia in essi buon segno, iv, 19. - Scusati dall'età in faccia alla Legge, iv, 26. (Vedi Adolescenza.) FEDE. Vedi Religione. FEDERIGO SECONDO, Imperatore sin al 1250: come definisse la Nobiltà, iv, 3. Lodato come buon Logico e dotto, IV, 40. Ei prese errore nel modo e nelle parti della definizione, che gli parve di dover dare, della Nobiltà, ivi. FEDERIGO D'ARAGONA, re di Sicilia, ricordato, iv, 6. FELICITÀ UMANA: come si definisca, 1, 4; II, 45. - In che riposta, IV, 17. Si ottiene quaggiù in due modi: per la vita Attiva, e meglio per la Contemplativa, ivi. Utilità del conoscere in che essa consista, IV, 22.- Opinione che n'aveano i filosofi Peripatetici, ivi.

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- Una sola è la strada chę guida ad esser felici, ivi. È questa il buon uso, sì Pratico e si Speculativo, dell' Appetito razionale del bene, posto da Dio per seme di virtù nell' Anime nostre, ivi. (Vedi Uso; Appetito.), Più vale a conseguirla la vita Contemplativa, che non l'Attiva, ivi. (Vedi Contemplazione.) - La Felicità somma, che è Dio, non si può avere quaggiù, ivi. FIGLI: in qual modo possano ammonire i loro padri, 111, 10. Devono Obbedienza ai loro genitori, e perchè, jv, 24 a chi tiene il luogo di essi, ivi e ai Maestri ed ai loro Mag

e

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