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fanciulla << in giovanissima etade », primo incontro di quell' « angiola giovanissima», ,17) addiviene, sotto l'abbondante colorito del gran novelliere, 18) il calendimaggio festeggiato nelle case d'un vicino degli Alighieri, « uomo assai orrevole in quei tempi tra i cittadini » e quest'uomo è Folco Portinari. In quel calendimaggio del 1274, Beatrice apparisce al garzoncello Alighieri, << non credo primamente », dice, sempre analitico, il geniale biografo, che pensa e provvede a tutte le possibilità storiche dell'argomento propostosi, ma la prima volta che fosse « possente ad innamorare ».

Nella Vita Nuova, « alli occhi di Dante appare per la prima volta la gloriosa donna della sua mente », il cui nome è Beatrice anche in bocca di coloro i quali << non sanno che si chiamare », cioè non sanno che cosa chiamino, ignorano quanto ad essa si convenga quel nome, quanto ella abbia in sè di beatitudine, a quale e quanta ella sia ri

serbata. La fanciulla è « vestita di nobilis<< simo colore, umile ed onesto, sanguigno, << cinta ed ornata alla guisa che alla sua gio<< vanissima etade si convenia »; è « quasi dal principio del suo anno nono », e Dante quasi in sulla fine pur dei nove anni, cioè nel 1274. D'allora in poi, Amore « signoreggia l'anima sua », e più volte, pure in quella sua puerizia, gl'impone di « andare cercando di lei »; 1o) finchè, passati altri nove anni, nè più nè meno, « questa mirabile donna ap<< pare a lui vestita di colore bianchissimo, << in mezzo di due gentili donne di più «< lunga etade », gli appare « passando per una via », e « lo saluta molto virtuosamente », tanto che a lui « pare allora vedere tutti li termini della beatitudine ». 20) Da quel momento, il quale, secondo la cronologia che Dante stesso ha incardinata sul mistico nove, appartiene all'anno 1283, secondo novennio, incominciano i pensieri e i turbamenti amorosi, le fantasie, le visioni.

Nella narrazione del Boccaccio,21) < Dan<< te, il cui nono anno non era ancor finito, << siccome i fanciulli piccioli, e spezialmente << ai luoghi festevoli, sogliono li padri se« guitare, » va col padre, in una splendida giornata di primavera fiorentina, al calendimaggio dei Portinari. « Avvenne che

quivi mescolato tra gli altri della sua <<etade, de' quali così maschi come fem« mine erano molti nella casa del festeg<< giante, servite le prime mense, di ciò che << la sua picciola età poteva operare, pue« rilmente si diede con gli altri a trastul<< lare. Era infra la turba de' giovanetti una << figliuola del sopraddetto Folco, il cui << nome era Bice (comecchè egli sempre << dal suo primitivo nome, cioè Beatrice, « la nominasse), la cui età era forse di otto << anni, assai leggiadretta e bella, secondo « la sua fanciullezza, e ne' suoi atti genti«<lesca e piacevole molto, con costumi e «< con parole assai più gravi e modeste che

<«< il suo picciolo tempo non richiedeva; e << oltre a questo, aveva le fattezze del volto <<< dilicate molto e ottimamente disposte, e piene, oltre alla bellezza, di tanta onesta vaghezza, che quasi un'angioletta era re<< putata da molti. Costei, adunque, tale « quale io la disegno o forse assai più bella, << apparve in questa festa.... agli occhi del << nostro Dante.... ». E a siffatte premesse corrisponde il rimanente di questa parte della boccaccevole narrazione fino alla morte di Beatrice; massime in questo, dico o ripeto, che quanto è nella Vita Nuova delineato a man leggiera, e quasi paurosa della materia che tocca, quanto ivi è per imagini spiritualissime affigurato, con accenni sfiorato appena, velato con perifrasi, sollevato e quasi alienato dalla vita reale tanto che talvolta è lasciato addirittura che se ne interpretino o controvertano le relazioni con questa; invece nel Trattatello, come il Boccaccio altrove lo chiama,22) in

laude di Dante, è lumeggiato e colorito sensibilmente, con le realtà della vita mescolato e coordinato, e per giunta moraleggiato in sentenze sul bene e il male di questa correlativamente alla vita dell'Alighieri.

<< Passioni ed atti » è, nella Vita Nuova, frase piena d'idealità, sotto la quale Dante omette i particolari di quel primo novennio amoroso, all' « esempio » del già narrato, cioè dello apparimento, riferendoli tutti come a suo tipo. « Puerili accidenti », con frase ben altramente positiva, li chiama il Boccaccio, e ancor egli li omette; omette, che dobbiam dire? di raccontarli quali fossero accaduti, o inventarli quali egli avrebbe, certo ingegnosissimamente, saputo? Subito appresso, nella Vita Nuova, si travalica all' 83, all'episodio del saluto, al sonetto della visione di Madonna addormentata fra le braccia d'Amore, e da lui pasciuta del cuore del Poeta. 23) E da quelle prime visione e rima (la quale, fra tutte

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