Lezioni di letteratura italiana, 2. ciltUnione tipografico-editrice torinese, 1927 |
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Sayfa 117 - Si scopron le tombe, si levano i morti ; I martiri nostri son tutti risorti.
Sayfa 136 - ... né di crudele, né di laudabile né d'ignominioso; anzi, posposto ogni altro rispetto, seguire al tutto quel partito che le salvi la vita, e mantenghile la libertà.
Sayfa 387 - La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi agli occhi (io dico l'universo), ma non si può intendere se prima non s'impara a intender la lingua e conoscer i caratteri ne
Sayfa 236 - Che dirà il mio signor Antonio, quando udirà la morte del suo Tasso? E per mio...
Sayfa 132 - Né posso esprimere con quale amore ci fussi ricevuto in tutte quelle provincie che hanno patito per queste illuvioni esterne ; con qual sete di vendetta, con che ostinata fede, con che pietà, con che lacrime. Quali porte se gli serrerebbero T quali popoli gli negherebbono la obbedienza V quale invidia se gli opporrebbe? quale Italiano gli negherebbe l'ossequio? A OGNUNO PUZZA QUESTO BARBARO DOMINIO.
Sayfa 135 - ... tanto discosto da come si vive a come si dovrebbe vivere, che colui che lascia quello che si fa per quello che si doverrebbe fare, impara più tosto la ruina che la preservazione sua: perché uno uomo, che voglia fare in tutte le parte professione di buono, conviene rovini infra tanti che non sono buoni.
Sayfa 277 - Quest'era un cavalier bravo e galante, filosofo, poeta e bacchettone, ch'era fuor de' perigli un Sacripante, ma ne' perigli un pezzo di polmone. Spesso ammazzato avea qualche gigante e si scopriva poi ch'era un cappone; onde i fanciulli dietro, di lontano, gli solcano gridar: — Viva Martano!
Sayfa 132 - A ognuno puzza questo barbaro dominio. Pigli adunque la illustre casa vostra questo assunto con quello animo e con quella speranza che si pigliano le imprese...
Sayfa 292 - Alpi non vedrei torrenti Scender d'armati, e del tuo sangue tinta Bever l' onda del Po gallici armenti. Nè te vedrei del non tuo ferro cinta Pugnar col braccio di straniere genti, Per servir sempre o vincitrice o vinta.
Sayfa 292 - Dono infelice di bellezza, ond' hai Funesta dote d' infiniti guai, Che in fronte scritti per gran doglia porte ; Deh, fossi tu men bella, o almen più forte, Onde assai più ti paventasse, o assai T...