Opere poetiche, 1. ciltLefevre, 1823 |
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Sayfa 12
... porta il santo uccello . ( Parad . c . xvII . v . 70. ec . ) han fatto credere ad alcuni ch ' ei tosto se ne an- dasse alla corte degli Scaligeri in Verona . Ma è certo che Dante per qualche tempo non abban- donò la Toscana , finchè i ...
... porta il santo uccello . ( Parad . c . xvII . v . 70. ec . ) han fatto credere ad alcuni ch ' ei tosto se ne an- dasse alla corte degli Scaligeri in Verona . Ma è certo che Dante per qualche tempo non abban- donò la Toscana , finchè i ...
Sayfa 58
... porta la mia donna Amore ; Perchè si fa gentil ciocch ' ella mira : Ove ella passa , ogni uom ver lei si gira ; E cui saluta , fa tremar lo core , Sicchè bassando ' l viso tutto smuore , Ed ogni suo difetto allor sospira : Fugge dinanzi ...
... porta la mia donna Amore ; Perchè si fa gentil ciocch ' ella mira : Ove ella passa , ogni uom ver lei si gira ; E cui saluta , fa tremar lo core , Sicchè bassando ' l viso tutto smuore , Ed ogni suo difetto allor sospira : Fugge dinanzi ...
Sayfa 116
... porta ; Che di levargli già non ha valore : E quando alcun pietosamente il mira , Il cuor di pianger tutto si distrugge ; E l'anima ne duol , sicchè ne stride . E se non fosse ch ' egli allor si fugge ; Sì alto chiama a voi , poichè ...
... porta ; Che di levargli già non ha valore : E quando alcun pietosamente il mira , Il cuor di pianger tutto si distrugge ; E l'anima ne duol , sicchè ne stride . E se non fosse ch ' egli allor si fugge ; Sì alto chiama a voi , poichè ...
Sayfa 121
... porta ; Ed io trovo disdegno e crudeltate , Ed ira forte in luogo d ' umiltate , Sicch ' io m ' accuso già persona morta ; Ch ' io veggio che mi sfida e mi sconforta , Ciò che dar mi dovrebbe sicurtate . Però parla un pensier che mi ...
... porta ; Ed io trovo disdegno e crudeltate , Ed ira forte in luogo d ' umiltate , Sicch ' io m ' accuso già persona morta ; Ch ' io veggio che mi sfida e mi sconforta , Ciò che dar mi dovrebbe sicurtate . Però parla un pensier che mi ...
Sayfa 136
... porta ; Quello ch'è d'ogni ben la vera porta . Come solcano sacrificare gli antichi alle Divinità infernali , onde renderle più miti ; così il Poeta , essendo la sua donna gravemente ammalata , canta un inno alla Morte , perchè non ...
... porta ; Quello ch'è d'ogni ben la vera porta . Come solcano sacrificare gli antichi alle Divinità infernali , onde renderle più miti ; così il Poeta , essendo la sua donna gravemente ammalata , canta un inno alla Morte , perchè non ...
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alcun Allor altra altrui Amor anima appresso Arno assai avea Barbariccia Beatrice bella Benvenuto da Imola Bertramo dal Bornio biltà Boccaccio bolgia CANTO Canz Canzone cerchio ch'è Ch'io chiama ciascun cielo collo colui comentatori CONV convien cotal cotanto d'Amore d'ogni Dante dice dinanzi dissi dolce dolente dolor donna duca duol Eneide fece figliuolo Firenze Flegias fugge gente gentil gran guarda Guido Cavalcanti Inferno intelletto l'anima lasso latino lode luogo maestro medesimo mente Michel Zanche mira mondo morte mostra occhi omai onore ottavo cerchio parea parlar parole passo paura pensier Perocchè piangendo pianto piè pietà pietosa poco POESIE LIRICHE Poeta porta Poscia prese quivi ragione Rime rispose sento settimo cerchio sì ch Sicchè signore SONETTO sospiri sovra spirto terra tosto trista vede veder veggio vertù vidi Villani Virgilio virtù viso volse volte
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Sayfa 282 - Soli eravamo e senza alcun sospetto. Per più fiate gli occhi ci sospinse Quella lettura, e scolorocci il viso : Ma solo un punto fu quel che ci vinse. Quando leggemmo il disiato riso Esser baciato da cotanto amante, Questi, che mai da me non fia diviso, La bocca me baciò tutto tremante. Galeotto fu il libro e chi lo scrisse! Quel giorno più non vi leggemmo avante.
Sayfa 313 - O Tosco, che per la città del foco Vivo ten vai così parlando onesto, Piacciati di ristare in questo loco. La tua loquela ti. fa manifesto Di quella nobil patria natio, Alla qual forse fui troppo molesto. Subitamente questo suono uscio D'una del1'arche: però m'accostai, Temendo, un poco più al' duca mio. Ed ei mi disse: Volgiti: che fai? Vedi là Farinata che s' è dritto : Dalla cintola in su tutto il vedrai.
Sayfa 334 - Non era ancor di là Nesso arrivato, Quando noi ci mettemmo per un bosco, Che da nessun sentiero era segnato. Non frondi verdi, ma di color fosco ; Non rami schietti, ma nodosi e involti ; Non pomi v
Sayfa 281 - Farò come colui che piange e dice. Noi leggevamo un giorno per diletto Di Lancilotto, come amor lo strinse: Soli eravamo e senza alcun sospetto. Per...
Sayfa 345 - Chi è quel grande, che non par che curi Lo 'ncendio , e giace dispettoso e torto Sì, che la pioggia non par che '1 maturi? E quel medesmo, che si fue accorto, Ch'io dimandava '1 mio duca di lui, 5 o Gridò: Quale i' fu
Sayfa 316 - Restato m' era, non mutò aspetto. Nè mosse collo, nè piegò sua costa. E se, continuando al primo detto, S' egli han quell' arte, disse, male appresa, Ciò mi tormenta più che questo letto. Ma non cinquanta volte fia raccesa La faccia della donna che qui regge, Che tu saprai quanto quell
Sayfa 421 - ... vanno, quando la brina in su la terra assempra l'imagine di sua sorella bianca, ma poco dura alla sua penna tempra; lo villanello a cui la roba manca, si leva, e guarda, e vede la campagna biancheggiar tutta; ond'ei si batte l'anca, ritorna in casa, e qua e là si lagna, come '1 tapin che non sa che si faccia...
Sayfa 250 - Ov' udirai le disperate strida, Vedrai gli antichi spiriti dolenti, Che la seconda morte ciascun grida. E po' vedrai color che son contenti Nel fuoco, perché sperai! di venire, Quando che sia, alle beate genti. Alle qua...
Sayfa 443 - Perigli siete giunti all' occidente, •A questa tanto picciola vigilia De' vostri sensi, ch' è del rimanente, 115 Non vogliate negar l'esperienza, Di retro al sol, del mondo senza gente. Considerate la vostra semenza : Fatti non foste a viver come bruti, Ma per seguir virtute e conoscenza.
Sayfa 63 - ... apparve scolorito e fioco, dicendomi: — Che fai? non sai novella? morta è la donna tua, ch'era sì bella.