E così par ciascun viver contento: E mi distruggo come al sol la neve Si trovano i serpenti a suon di fischi, Seguon l'un l'altro con benigno aspetto; D'un natural piacer prendon diletto Ogni animal che in sulla terra è scorto In questo allegro tempo a seguir gioja : Sol io ho tanta noja Che mille volte il dì son vivo e morto Surgono chiare e fresche le fontane L'acqua spargendo giù per la campagna, Che rinfrescando bagna Tutte l'erbette e gli arbori, che trova ; Giuocan di sopra sì, ch' altrui ne giova.. Per tutto l'alto mare e per gli fiumi, Ognor crescendo, par che mi consumi : 248 Ne la risanerà d' un altro dardo. Che par ciascuna che d' Amor s' appaghi : Ed altre in gonnellette appunto corte Qual soglion Ninfe stare appresso i laghi : Veggio seguire e donnear costoro E talora danzare a mano a mano Da quella, che parrebbe un Sol tra loro E ch' io son sol colui, che la mia mente Porto vestita d'una veste nera In segno di dolore e di martire; Poi conchiudi nel dire Che allor termineran queste mie pene, Che a occhio a occhio vederò il bel volto. Ma vanne omai ch' io ti conforto bene . Che a ciò non starò molto " Se gran prigione o morte non mi tiene . INDICE E a dio d io Accidia son tanto da nulla Ed io Invidia quando alcuno guardo Io guardo infra l'erbette per li prati . Io son la Gola che consumo tutto Lasso che quando immaginando vegno 243 Per me credea, che il suo forte arco Amore 242 |