Circondando, sotterra si rifugge. I miseri mortali Volgo fiero e diverso agita e strugge. Uom saggio e sciolto dal comune errore Nè porrebbe al dolore Ed al mal proprio suo cotanto amore. XLI. DELLO STESSO. Umana cosa picciol tempo dura, E certissimo detto Disse il veglio di Chio, All' inquïeta speme, Figlia di giovin core, Tutti prestiam ricetto. Mentre è vermiglio il fiore Di nostra etade acerba, L'alma vota e superba Cento dolci pensieri educa invano, Nè morte aspetta nè vecchiezza; e nulla Cura di morbi ha l' uom gagliardo e sano. Ma stolto è chi non vede La giovanezza come ha ratte l' ale, E siccome alla culla Poco il rogo è lontano. Tu presso a porre il piede In sul varco fatale Della plutonia sede, STORIA DEL GENERE UMANO. Narrasi che tutti gli uomini che da principio popolarono la terra, fossero creati per ogni dove a un medesimo tempo, e tutti bambini, e fossero nutricati dalle api, dalle capre e dalle colombe nel modo che i poeti favoleggiarono dell' educazione di Giove: e che la terra fosse molto più piccola che ora non è, quasi tutti i paesi piani, il cielo senza stelle, non fosse creato il mare, e apparisse nel mondo molto minore varietà e magnificenza che oggi non vi si scuopre. Ma nondimeno gli uomini compiacendosi insaziabilmente di riguardare e di considerare il cielo e la terra, maravigliandosene sopra modo e riputando l' uno e l' altra bellissimi e, non che vasti, ma infiniti, così di grandezza come di maestà e di leggiadria; pascendosi oltre a ciò di lietissime speranze, e traendo da ciascum sentimento della loro vita incredibili diletti, crescevano con molto contento, e con poco meno che opinione di felicità. Così consumata dolcissimamente la fanciullezza e la prima adolescenza, e venuti in età più ferma, incominciarono a provare alcuna mutazione. Perciocchè le speranze, che eglino fino a quel tempo erano andati rimettendo di giorno in giorno, non si riducendo ancora ad effetto, parve loro che meritassero poca fede; e contentarsi di quello che presentemente godessero, senza promettersi verun accrescimento di bene, non pareva loro di potere, massimamente che l' aspetto delle cose naturali e ciascuna parte della vita giornaliera, o per l'assuefazione o per essere diminuita nei loro animi quella prima vivacità, non riusciva loro di gran lunga così dilettevole e grata come a principio. Andavano per la terra visitando lontanissime contrade, poichè lo potevano fare agevolmente, per essere i luoghi piani, e non divisi da mari, nè impediti da altre difficoltà; e dopo non molti anni, i più di loro si avvidero che la terra, ancorchè grande, aveva termini certi, e non così |