Biblioteca d'autori italiani ...F.A. Brockhaus, 1877 |
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... corpo esangue e nudo Quando e ' reddía nel conservato scudo . Virginia , a te la molle Gota molcea con le celesti dita Beltade onnipossente , e degli alteri Disdegni tuoi si sconsolava il folle Signor di Roma . Eri pur vaga , ed eri ...
... corpo esangue e nudo Quando e ' reddía nel conservato scudo . Virginia , a te la molle Gota molcea con le celesti dita Beltade onnipossente , e degli alteri Disdegni tuoi si sconsolava il folle Signor di Roma . Eri pur vaga , ed eri ...
Sayfa 86
... corpo stanco , Sè beato chiamò s ' indi giammai Non rilevasse il fianco , Nè tornasse a veder l ' amara luce ! E spesso al suon della funebre squilla , Al canto che conduce La gente morta al sempiterno obblio , Con più sospiri ardenti ...
... corpo stanco , Sè beato chiamò s ' indi giammai Non rilevasse il fianco , Nè tornasse a veder l ' amara luce ! E spesso al suon della funebre squilla , Al canto che conduce La gente morta al sempiterno obblio , Con più sospiri ardenti ...
Sayfa 122
... corpo ; anzi , che bramando sempre e in qualun- que stato l'impossibile , tanto più si travagliano con questo desiderio da se medesimi , quanto meno sono afflitti dagli altri mali ; deliberò valersi di nuove arti a conservare questo ...
... corpo ; anzi , che bramando sempre e in qualun- que stato l'impossibile , tanto più si travagliano con questo desiderio da se medesimi , quanto meno sono afflitti dagli altri mali ; deliberò valersi di nuove arti a conservare questo ...
Sayfa 123
... corpo che dai travagli propri , l ' acume e la veemenza del desiderio . Oltre di questo , conosceva dovere avvenire che gli uomini oppressi dai morbi e dalle calamità , fossero meno pronti che per l ' addietro a volgere le mani contra ...
... corpo che dai travagli propri , l ' acume e la veemenza del desiderio . Oltre di questo , conosceva dovere avvenire che gli uomini oppressi dai morbi e dalle calamità , fossero meno pronti che per l ' addietro a volgere le mani contra ...
Sayfa 131
... corpo ogni volta che voleva , e stava fuori molti anni , andando a diporto per diversi paesi , e poi tornava , finchè gli amici , per finire questa canzone , abbruciarono il corpo ; e così lo spirito ritornato per entrare , trovò che la ...
... corpo ogni volta che voleva , e stava fuori molti anni , andando a diporto per diversi paesi , e poi tornava , finchè gli amici , per finire questa canzone , abbruciarono il corpo ; e così lo spirito ritornato per entrare , trovò che la ...
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Sık kullanılan terimler ve kelime öbekleri
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Sayfa 50 - Mi fere il Sol che tra lontani monti, Dopo il giorno sereno, Cadendo si dilegua, e par che dica Che la beata gioventù vien meno.
Sayfa 106 - II mare, e tutto di scintille in giro Per lo vóto seren brillare il mondo. E poi che gli occhi a quelle luci appunto, Ch'a lor sembrano un punto, E sono immense, in guisa Che un punto a petto a lor son terra e mare Veracemente; a cui L'uomo non pur, ma questo Globo ove l'uomo è nulla, Sconosciuto è del tutto ; e quando miro Quegli ancor più senz...
Sayfa 31 - Solo di sua codarda etate indegno Allobrogo feroce, a cui dal polo Maschia virtù, non già da questa mia Stanca ed arida terra, Venne nel petto; onde privato, inerme, (Memorando ardimento) in su la scena Mosse guerra a' tiranni: almen si dia Questa misera guerra E questo vano campo all'ire inferme Del mondo.
Sayfa 70 - Io gli studi leggiadri Talor lasciando e le sudate carte, Ove il tempo mio primo E di me si spendea la miglior parte D'in su i veroni del paterno ostello Porgea gli orecchi al suon della tua voce, Ed alla man veloce Che percorrea la faticosa tela.
Sayfa 283 - Se mi fosse proposta da un lato la fortuna e la fama di Cesare o di Alessandro netta da ogni macchia, dall'altro di morir oggi, e che dovessi scegliere, io direi, morir oggi, e non vorrei tempo a risolvermi.
Sayfa 297 - Dico che il mondo è una lega di birbanti contro gli uomini da bene, e di vili contro i generosi.
Sayfa 22 - Ma non senza de' Persi orrida pena Ed immortale angoscia. Come lion di tori entro una mandra Or salta a quello in tergo e sì gli scava Con le zanne la schiena. Or questo fianco addenta or quella coscia; Tal fra le Perse torme infuriava L'ira de' greci petti e la virtute. Ve' cavalli supini e cavalieri; Vedi intralciare ai vinti La fuga i carri e le tende cadute, E correr fra...
Sayfa 74 - De' miei poveri dì, che sì per tempo Cadeva: e spesso all'ore tarde, assiso Sul conscio letto, dolorosamente Alla fioca lucerna poetando, Lamentai co' silenzi e con la notte II fuggitivo spirto ed a me stesso In sul languir cantai funereo canto.
Sayfa 30 - D'ignoti abitatori, o del diurno Degli astri albergo, e del rimoto letto Della giovane Aurora, e del notturno Occulto sonno del maggior pianeta? Ecco svanirò a un punto, E figurato è il mondo in breve carta; Ecco tutto è simile, e discoprendo, Solo il nulla s'accresce. A noi ti vieta II vero appena è giunto, O caro immaginar; da te s'apparta Nostra mente in eterno; allo stupendo Poter tuo primo ne sottraggon gli anni; E il conforto perì de
Sayfa 50 - LA SERA DEL DÌ DI FESTA. Dolce e chiara è la notte e senza vento, E queta sovra i tetti e in mezzo agli orti Posa la luna, e di lontan rivela Serena ogni montagna.