Biblioteca d'autori italiani ...F.A. Brockhaus, 1877 |
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74 sonuçtan 1-5 arası sonuçlar
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... uomo . Sventuratamente l'uomo sortisce talvolta il nascere in contrade o in tempi così esiziali alla sua specie , che il pensiero non trova o cagione o possibilità d'incarnarsi e di manifestarsi sotto la forma dell ' azione . Allora ...
... uomo . Sventuratamente l'uomo sortisce talvolta il nascere in contrade o in tempi così esiziali alla sua specie , che il pensiero non trova o cagione o possibilità d'incarnarsi e di manifestarsi sotto la forma dell ' azione . Allora ...
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... uomo di quel che la nostra lingua ubbidisse a questo inimitabile scrittore . Forte ed avventato nei primi sdegni concitati in lui da quel dolore ch ' egli sentiva palpitare non meno nella sua propria vita che nell ' universale , fiero e ...
... uomo di quel che la nostra lingua ubbidisse a questo inimitabile scrittore . Forte ed avventato nei primi sdegni concitati in lui da quel dolore ch ' egli sentiva palpitare non meno nella sua propria vita che nell ' universale , fiero e ...
Sayfa 10
... uomo tutto insieme nelle sue attenenze , o accidentali o naturali , sia cogli altri uomini sia con sè medesimo ; e , in somma , ne ' suoi successi e ne ' suoi costumi . Nato sulla cima di un monte ( dove l'antico Piceno si piacque di ...
... uomo tutto insieme nelle sue attenenze , o accidentali o naturali , sia cogli altri uomini sia con sè medesimo ; e , in somma , ne ' suoi successi e ne ' suoi costumi . Nato sulla cima di un monte ( dove l'antico Piceno si piacque di ...
Sayfa 14
... uomo , e dalle cui ombre ( quando l'autunno e il verno ebbero mortificate quell ' aure e consumati e uccisi quei germi ) precipitò nelle più atroci realtà dell ' inesorabile morbo che lo distruggeva . Se Roma ha potuto tanto , che cosa ...
... uomo , e dalle cui ombre ( quando l'autunno e il verno ebbero mortificate quell ' aure e consumati e uccisi quei germi ) precipitò nelle più atroci realtà dell ' inesorabile morbo che lo distruggeva . Se Roma ha potuto tanto , che cosa ...
Sayfa 15
... uomo rendette sorridendo il nobilissimo spirito fra le braccia di un suo amico che lo amò e lo pianse senza fine ... uomo degno per tutte le parti di un secolo migliore , si portò intatto nel sepolcro il fiore della sua verginità ; e ...
... uomo rendette sorridendo il nobilissimo spirito fra le braccia di un suo amico che lo amò e lo pianse senza fine ... uomo degno per tutte le parti di un secolo migliore , si portò intatto nel sepolcro il fiore della sua verginità ; e ...
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Sık kullanılan terimler ve kelime öbekleri
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Popüler pasajlar
Sayfa 50 - Mi fere il Sol che tra lontani monti, Dopo il giorno sereno, Cadendo si dilegua, e par che dica Che la beata gioventù vien meno.
Sayfa 106 - II mare, e tutto di scintille in giro Per lo vóto seren brillare il mondo. E poi che gli occhi a quelle luci appunto, Ch'a lor sembrano un punto, E sono immense, in guisa Che un punto a petto a lor son terra e mare Veracemente; a cui L'uomo non pur, ma questo Globo ove l'uomo è nulla, Sconosciuto è del tutto ; e quando miro Quegli ancor più senz...
Sayfa 31 - Solo di sua codarda etate indegno Allobrogo feroce, a cui dal polo Maschia virtù, non già da questa mia Stanca ed arida terra, Venne nel petto; onde privato, inerme, (Memorando ardimento) in su la scena Mosse guerra a' tiranni: almen si dia Questa misera guerra E questo vano campo all'ire inferme Del mondo.
Sayfa 70 - Io gli studi leggiadri Talor lasciando e le sudate carte, Ove il tempo mio primo E di me si spendea la miglior parte D'in su i veroni del paterno ostello Porgea gli orecchi al suon della tua voce, Ed alla man veloce Che percorrea la faticosa tela.
Sayfa 283 - Se mi fosse proposta da un lato la fortuna e la fama di Cesare o di Alessandro netta da ogni macchia, dall'altro di morir oggi, e che dovessi scegliere, io direi, morir oggi, e non vorrei tempo a risolvermi.
Sayfa 297 - Dico che il mondo è una lega di birbanti contro gli uomini da bene, e di vili contro i generosi.
Sayfa 22 - Ma non senza de' Persi orrida pena Ed immortale angoscia. Come lion di tori entro una mandra Or salta a quello in tergo e sì gli scava Con le zanne la schiena. Or questo fianco addenta or quella coscia; Tal fra le Perse torme infuriava L'ira de' greci petti e la virtute. Ve' cavalli supini e cavalieri; Vedi intralciare ai vinti La fuga i carri e le tende cadute, E correr fra...
Sayfa 74 - De' miei poveri dì, che sì per tempo Cadeva: e spesso all'ore tarde, assiso Sul conscio letto, dolorosamente Alla fioca lucerna poetando, Lamentai co' silenzi e con la notte II fuggitivo spirto ed a me stesso In sul languir cantai funereo canto.
Sayfa 30 - D'ignoti abitatori, o del diurno Degli astri albergo, e del rimoto letto Della giovane Aurora, e del notturno Occulto sonno del maggior pianeta? Ecco svanirò a un punto, E figurato è il mondo in breve carta; Ecco tutto è simile, e discoprendo, Solo il nulla s'accresce. A noi ti vieta II vero appena è giunto, O caro immaginar; da te s'apparta Nostra mente in eterno; allo stupendo Poter tuo primo ne sottraggon gli anni; E il conforto perì de
Sayfa 50 - LA SERA DEL DÌ DI FESTA. Dolce e chiara è la notte e senza vento, E queta sovra i tetti e in mezzo agli orti Posa la luna, e di lontan rivela Serena ogni montagna.