Biblioteca d'autori italiani ...F.A. Brockhaus, 1877 |
Kitabın içinden
26 sonuçtan 1-5 arası sonuçlar
Sayfa 12
... vano e il nulla . E sempre dietro al suo fuggitivo fantasma , ripartiva novamente di colà dove pur dianzi , disperato di raggiungerlo , s'era tor- nato . Nell ' aprile del 27 si ricondusse a Bologna , donde , dopo due mesi , si recò a ...
... vano e il nulla . E sempre dietro al suo fuggitivo fantasma , ripartiva novamente di colà dove pur dianzi , disperato di raggiungerlo , s'era tor- nato . Nell ' aprile del 27 si ricondusse a Bologna , donde , dopo due mesi , si recò a ...
Sayfa 14
... vano , e quel suo nuovo vivere aperto e sciolto e al tutto fuori dell ' uso della sua abituale disposizione , parvero allentare , e forse allentarono effettivamente , per quattro lunghi anni , l'operosa e instancabile attività del ...
... vano , e quel suo nuovo vivere aperto e sciolto e al tutto fuori dell ' uso della sua abituale disposizione , parvero allentare , e forse allentarono effettivamente , per quattro lunghi anni , l'operosa e instancabile attività del ...
Sayfa 30
... vano altro che il duolo . che la sera il sole si spegnesse , e che la mattina si raccendesse , altri immaginarono che dal tramonto si riposasse e dormisse fino al giorno . Stesicoro ap . Athenæum 1. 11 , c . 38. ed Schweigh . t . 4 , p ...
... vano altro che il duolo . che la sera il sole si spegnesse , e che la mattina si raccendesse , altri immaginarono che dal tramonto si riposasse e dormisse fino al giorno . Stesicoro ap . Athenæum 1. 11 , c . 38. ed Schweigh . t . 4 , p ...
Sayfa 31
... vano campo all ' ire inferme Del mondo . Ei primo e sol dentro all ' arena 1 Di qui alla fine della stanza si ha riguardo alla congiuntura della morte del Tasso , accaduta in tempo che erano per incoronarlo poeta in Campidoglio . Scese ...
... vano campo all ' ire inferme Del mondo . Ei primo e sol dentro all ' arena 1 Di qui alla fine della stanza si ha riguardo alla congiuntura della morte del Tasso , accaduta in tempo che erano per incoronarlo poeta in Campidoglio . Scese ...
Sayfa 35
... Vano dirai quel che disserra e scote Della virtù nativa Le riposte faville ? e che del fioco Spirto vital negli egri petti avviva Il caduco fervor ? Le meste rote Da poi che Febo instiga , altro che giuoco Son l'opre de ' mortali ? ed è ...
... Vano dirai quel che disserra e scote Della virtù nativa Le riposte faville ? e che del fioco Spirto vital negli egri petti avviva Il caduco fervor ? Le meste rote Da poi che Febo instiga , altro che giuoco Son l'opre de ' mortali ? ed è ...
İçindekiler
1 | |
19 | |
23 | |
27 | |
32 | |
35 | |
36 | |
39 | |
79 | |
80 | |
81 | |
88 | |
91 | |
93 | |
103 | |
110 | |
40 | |
45 | |
46 | |
49 | |
50 | |
51 | |
52 | |
55 | |
57 | |
61 | |
62 | |
66 | |
70 | |
71 | |
75 | |
114 | |
130 | |
137 | |
144 | |
155 | |
163 | |
174 | |
204 | |
231 | |
237 | |
245 | |
253 | |
262 | |
287 | |
297 | |
Diğer baskılar - Tümünü görüntüle
Sık kullanılan terimler ve kelime öbekleri
abbia affanno alcuna altra altre amici amore anco animali animo antichi anzi aprica assai buona canto certo chè ciascuno Cicerone cielo civili colla conoscere contrario Copernico cotesto credo desiderio dico diletto Diogene Laerzio dire dolce dolore effetto Eleandro equatore Ercole età eziandio fare Farfarello fato felicità figliuoli filosofi Folletto fortuna fuggendo genere umano Giacomo Leopardi giorno Giove giudizio gloria Gnomo gran immaginazione infelicità ingegno innanzi insino Islandese l'uomo lascia Leopardi lode luna lunga luogo maggior Malambruno male maraviglia mente Metafisico miseria mondo mortali morte natura nessun niuno notte odio oggi passato pensare pensiero persone petto piacere piaceri pianto Platone Plotino poco Porfirio possa potere presente primieramente Prometeo proprio pure ragione Ruysch sè medesimi secolo sentimento sieno simili Simonide Socrate speme speranza stima tali Teofrasto terra Timandro tristo trova turale uomini uomo vede veggiamo verità vero virtù vivere volte
Popüler pasajlar
Sayfa 50 - Mi fere il Sol che tra lontani monti, Dopo il giorno sereno, Cadendo si dilegua, e par che dica Che la beata gioventù vien meno.
Sayfa 106 - II mare, e tutto di scintille in giro Per lo vóto seren brillare il mondo. E poi che gli occhi a quelle luci appunto, Ch'a lor sembrano un punto, E sono immense, in guisa Che un punto a petto a lor son terra e mare Veracemente; a cui L'uomo non pur, ma questo Globo ove l'uomo è nulla, Sconosciuto è del tutto ; e quando miro Quegli ancor più senz...
Sayfa 31 - Solo di sua codarda etate indegno Allobrogo feroce, a cui dal polo Maschia virtù, non già da questa mia Stanca ed arida terra, Venne nel petto; onde privato, inerme, (Memorando ardimento) in su la scena Mosse guerra a' tiranni: almen si dia Questa misera guerra E questo vano campo all'ire inferme Del mondo.
Sayfa 70 - Io gli studi leggiadri Talor lasciando e le sudate carte, Ove il tempo mio primo E di me si spendea la miglior parte D'in su i veroni del paterno ostello Porgea gli orecchi al suon della tua voce, Ed alla man veloce Che percorrea la faticosa tela.
Sayfa 283 - Se mi fosse proposta da un lato la fortuna e la fama di Cesare o di Alessandro netta da ogni macchia, dall'altro di morir oggi, e che dovessi scegliere, io direi, morir oggi, e non vorrei tempo a risolvermi.
Sayfa 297 - Dico che il mondo è una lega di birbanti contro gli uomini da bene, e di vili contro i generosi.
Sayfa 22 - Ma non senza de' Persi orrida pena Ed immortale angoscia. Come lion di tori entro una mandra Or salta a quello in tergo e sì gli scava Con le zanne la schiena. Or questo fianco addenta or quella coscia; Tal fra le Perse torme infuriava L'ira de' greci petti e la virtute. Ve' cavalli supini e cavalieri; Vedi intralciare ai vinti La fuga i carri e le tende cadute, E correr fra...
Sayfa 74 - De' miei poveri dì, che sì per tempo Cadeva: e spesso all'ore tarde, assiso Sul conscio letto, dolorosamente Alla fioca lucerna poetando, Lamentai co' silenzi e con la notte II fuggitivo spirto ed a me stesso In sul languir cantai funereo canto.
Sayfa 30 - D'ignoti abitatori, o del diurno Degli astri albergo, e del rimoto letto Della giovane Aurora, e del notturno Occulto sonno del maggior pianeta? Ecco svanirò a un punto, E figurato è il mondo in breve carta; Ecco tutto è simile, e discoprendo, Solo il nulla s'accresce. A noi ti vieta II vero appena è giunto, O caro immaginar; da te s'apparta Nostra mente in eterno; allo stupendo Poter tuo primo ne sottraggon gli anni; E il conforto perì de
Sayfa 50 - LA SERA DEL DÌ DI FESTA. Dolce e chiara è la notte e senza vento, E queta sovra i tetti e in mezzo agli orti Posa la luna, e di lontan rivela Serena ogni montagna.