Biblioteca d'autori italiani ...F.A. Brockhaus, 1877 |
Kitabın içinden
59 sonuçtan 1-5 arası sonuçlar
Sayfa 15
... volte ( benchè senza speranza ) come mai nessun uomo aveva amato sulla terra . Giusto , umano , liberale , magnanimo e lealissimo , s'immaginò da principio che gli uomini fossero in tutto buoni . Tradito e disingannato del soverchio che ...
... volte ( benchè senza speranza ) come mai nessun uomo aveva amato sulla terra . Giusto , umano , liberale , magnanimo e lealissimo , s'immaginò da principio che gli uomini fossero in tutto buoni . Tradito e disingannato del soverchio che ...
Sayfa 47
... volte plebea voce percosse Il dubitoso orecchio , e un gel mi prese , E il core in forse a palpitar si mosse ! E poi che finalmente mi discese La cara voce al core , e de ' cavai E delle rote il romorio s ' intese ; Orbo rimaso allor ...
... volte plebea voce percosse Il dubitoso orecchio , e un gel mi prese , E il core in forse a palpitar si mosse ! E poi che finalmente mi discese La cara voce al core , e de ' cavai E delle rote il romorio s ' intese ; Orbo rimaso allor ...
Sayfa 53
... volte In ripensar che più non vivi , e mai Non avverrà ch ' io ti ritrovi al mondo , Creder nol posso ! Ahi ahi , che cosa è questa Che morte s ' addimanda ? Oggi per prova Intenderlo potessi , e il capo inerme Agli atroci del fato odii ...
... volte In ripensar che più non vivi , e mai Non avverrà ch ' io ti ritrovi al mondo , Creder nol posso ! Ahi ahi , che cosa è questa Che morte s ' addimanda ? Oggi per prova Intenderlo potessi , e il capo inerme Agli atroci del fato odii ...
Sayfa 57
... suo poter , conscia che un guardo Suo lieto , un detto d ' alcun dolce asperso , Ben mille volte ripetuto e mille Nel costante pensier , sostegno e cibo Esser solea dell ' infelice amante : Benchè nulla d CONSALVO . " 57 52 XVII.
... suo poter , conscia che un guardo Suo lieto , un detto d ' alcun dolce asperso , Ben mille volte ripetuto e mille Nel costante pensier , sostegno e cibo Esser solea dell ' infelice amante : Benchè nulla d CONSALVO . " 57 52 XVII.
Sayfa 64
... volte E il nostro proprio error . Fortunato colui che la caduca Virtù del caro immaginar non perde Per volger d ' anni ; a cui serbare eterna La gioventù del cor diedero i fati ; Che nella ferma e nella stanca etade , Così come solea ...
... volte E il nostro proprio error . Fortunato colui che la caduca Virtù del caro immaginar non perde Per volger d ' anni ; a cui serbare eterna La gioventù del cor diedero i fati ; Che nella ferma e nella stanca etade , Così come solea ...
İçindekiler
1 | |
19 | |
23 | |
27 | |
32 | |
35 | |
36 | |
39 | |
79 | |
80 | |
81 | |
88 | |
91 | |
93 | |
103 | |
110 | |
40 | |
45 | |
46 | |
49 | |
50 | |
51 | |
52 | |
55 | |
57 | |
61 | |
62 | |
66 | |
70 | |
71 | |
75 | |
114 | |
130 | |
137 | |
144 | |
155 | |
163 | |
174 | |
204 | |
231 | |
237 | |
245 | |
253 | |
262 | |
287 | |
297 | |
Diğer baskılar - Tümünü görüntüle
Sık kullanılan terimler ve kelime öbekleri
abbia affanno alcuna altra altre amici amore anco animali animo antichi anzi aprica assai buona canto certo chè ciascuno Cicerone cielo civili colla conoscere contrario Copernico cotesto credo desiderio dico diletto Diogene Laerzio dire dolce dolore effetto Eleandro equatore Ercole età eziandio fare Farfarello fato felicità figliuoli filosofi Folletto fortuna fuggendo genere umano Giacomo Leopardi giorno Giove giudizio gloria Gnomo gran immaginazione infelicità ingegno innanzi insino Islandese l'uomo lascia Leopardi lode luna lunga luogo maggior Malambruno male maraviglia mente Metafisico miseria mondo mortali morte natura nessun niuno notte odio oggi passato pensare pensiero persone petto piacere piaceri pianto Platone Plotino poco Porfirio possa potere presente primieramente Prometeo proprio pure ragione Ruysch sè medesimi secolo sentimento sieno simili Simonide Socrate speme speranza stima tali Teofrasto terra Timandro tristo trova turale uomini uomo vede veggiamo verità vero virtù vivere volte
Popüler pasajlar
Sayfa 50 - Mi fere il Sol che tra lontani monti, Dopo il giorno sereno, Cadendo si dilegua, e par che dica Che la beata gioventù vien meno.
Sayfa 106 - II mare, e tutto di scintille in giro Per lo vóto seren brillare il mondo. E poi che gli occhi a quelle luci appunto, Ch'a lor sembrano un punto, E sono immense, in guisa Che un punto a petto a lor son terra e mare Veracemente; a cui L'uomo non pur, ma questo Globo ove l'uomo è nulla, Sconosciuto è del tutto ; e quando miro Quegli ancor più senz...
Sayfa 31 - Solo di sua codarda etate indegno Allobrogo feroce, a cui dal polo Maschia virtù, non già da questa mia Stanca ed arida terra, Venne nel petto; onde privato, inerme, (Memorando ardimento) in su la scena Mosse guerra a' tiranni: almen si dia Questa misera guerra E questo vano campo all'ire inferme Del mondo.
Sayfa 70 - Io gli studi leggiadri Talor lasciando e le sudate carte, Ove il tempo mio primo E di me si spendea la miglior parte D'in su i veroni del paterno ostello Porgea gli orecchi al suon della tua voce, Ed alla man veloce Che percorrea la faticosa tela.
Sayfa 283 - Se mi fosse proposta da un lato la fortuna e la fama di Cesare o di Alessandro netta da ogni macchia, dall'altro di morir oggi, e che dovessi scegliere, io direi, morir oggi, e non vorrei tempo a risolvermi.
Sayfa 297 - Dico che il mondo è una lega di birbanti contro gli uomini da bene, e di vili contro i generosi.
Sayfa 22 - Ma non senza de' Persi orrida pena Ed immortale angoscia. Come lion di tori entro una mandra Or salta a quello in tergo e sì gli scava Con le zanne la schiena. Or questo fianco addenta or quella coscia; Tal fra le Perse torme infuriava L'ira de' greci petti e la virtute. Ve' cavalli supini e cavalieri; Vedi intralciare ai vinti La fuga i carri e le tende cadute, E correr fra...
Sayfa 74 - De' miei poveri dì, che sì per tempo Cadeva: e spesso all'ore tarde, assiso Sul conscio letto, dolorosamente Alla fioca lucerna poetando, Lamentai co' silenzi e con la notte II fuggitivo spirto ed a me stesso In sul languir cantai funereo canto.
Sayfa 30 - D'ignoti abitatori, o del diurno Degli astri albergo, e del rimoto letto Della giovane Aurora, e del notturno Occulto sonno del maggior pianeta? Ecco svanirò a un punto, E figurato è il mondo in breve carta; Ecco tutto è simile, e discoprendo, Solo il nulla s'accresce. A noi ti vieta II vero appena è giunto, O caro immaginar; da te s'apparta Nostra mente in eterno; allo stupendo Poter tuo primo ne sottraggon gli anni; E il conforto perì de
Sayfa 50 - LA SERA DEL DÌ DI FESTA. Dolce e chiara è la notte e senza vento, E queta sovra i tetti e in mezzo agli orti Posa la luna, e di lontan rivela Serena ogni montagna.