Per voi, non per me certo, Ch'aggiate a vil ciascuno ed a dispetto; Come l'avaro seguitando avere, Corre l' avaro, ma più fugge pace (O mente cieca, che non puoi vedere 70 Lo tuo folle volere!) Col numero, ch' ognora passar bada, Ecco giunti a colei che ne pareggia: Che lusingò cotanti sogni invano: Che da sera e da mane 80 Hai ragunato, e stretto ad ambe mano, Come con dismisura si raguna, Così con dismisura si distringe. Molti in servaggio; e s' alcun si difende, Morte, che fai; che fai, fera Fortuna; 90 Nol so; posciachè tal cerchio ne cinge, Colpa è della ragion, che nol castiga. Mostra signore a cui servo sormonta! Se ben si guarda là, dov' io addito. 100 Falsi animali, a voi ed altrui crudi : Che vedete gir nudi Per colli e per paludi Uomini, innanzi a cui vizio è fuggito; E voi tenete vil fango vestito. Fassi dinanzi dall' avaro volto Virtù, che i suoi nemici a pace invita Con materia pulita, 110 Per allettarlo a sè; ma poco vale; 30 Innamorata, com' anco fu donna, E chiuso intorno d' altissimi colli. Ma ben ritorneranno i fiumi a' colli Prima che questo legno molle e verde S' infiammi (come suol far bella donna) Di me, che mi torrei dormir su pietra Tutto il mio tempo, e gir pascendo l'erba, Sol per vedere de' suoi panni l'ombra. Quandunque i colli fanno più nera ombra, Sotto il bel verde la giovane donna Gli fa sparir, come pietra sott' erba. [Vulg. Eloq. ii. 10, 13.] SESTINA II. Amor, tu vedi ben, che questa donna Ma di qual fiera l' ha d' amor più freddo. Per man di quel, che me' intagliasse in pietra. 20 Ed io che son costante più che pietra E quel pensier, che più m' accorcia il tempo, Mi si converte tutto in umor freddo, Così di tutta crudeltate il freddo 40 O in altra parte, ov' io volga mia luce. Dagli occhi suoi mi vien la dolce luce, Che mi fa non caler d'ogni altra donna : Cosi foss' ella più pietosa donna Prima che moto e che sensibil luce, 50 § IV. POESIE CHE NON SI TROVANO CITATE IN NESSUNA OPERA DEL POETA. SESTINA III. Amor mi mena tal fiata all' ombra Che non è il tempo, nè fu mai null' erba. Non credo fosse mai virtute in erba Di tal salute, chente è in questa donna, Che, togliendomi il cor, rimango verde, Quando 'l mi rende, ed io son com' un' ombra, Non ho più vita, se non come i colli, Che son più alti e di più secca pietra. I' aveva duro il cor com' una pietra, Quando vidi costei cruda com' erba 20 Nel tempo dolce, che fiorisce i colli; molto umil verso ogni donna, Sol per amor di lei, che mi fa ombra Più nobil, che non fe' mai foglia verde. Chè tempo freddo, caldo, secco e verde Ed ora Mi tien giulivo: tal grazia m' impietra Il gran diletto, c' ho di starle all'ombra. Deh! quanto bel fu vederla sull' erba Gire alla danza vie me' ch' altra donna, Danzando un giorno per piani e per colli! Quantunque io sia intra montagne e colli, Non m'abbandona Amor, ma tienmi verde, Come tenesse mai neun per donna: Chè non si vide mai intaglio in pietra, Nè alcuna figura, o color d' erba, Che bel possa veder com'è sua ombra. Così m'appaga Amor; ch'io vivo all'ombra D'aver gioia e piacer di questa donna, Che in testa messa s' ha ghirlanda d' erba. M Che in altra guisa basserebbe i colli, 10 E cosi cangerebbe, come il verde Color cangia segata la bell' erba. Io posso dire ch' ella adorna l' erba, La qual per adornarsi ogni altra donna Si pon con fiori e con foglietta verde; Perchè risplende si la sua dolce ombra Che se n' allegran valli, piani e colli, E ne dona virtù, son certo, in pietra. Io so che sarei più vile che pietra S'ella non fosse, che mi val com' erba, 20 Valut' ha già in drizzar monti e colli, Che neun' altra porriane esser donna, Fuor ch' ella sola, cui io amo all'ombra, Com' augelletto sotto foglia verde. E sed io fossi così umile verde, Ovrar potre' la virtù d' ogni pietra, Senza neuna ascondersi sott' ombra; Però ch' io son suo fior, suo frutto ed erba; Ma niun può far così com' ella donna Delle sue cose, ch' ella scenda, o colli. 30 Tutte le volte mi par uom mi colli Ch' io da lei parto, e mi sento di verde, Tanto m' aggrada vederla per donna: Quando non vedo lei, com' una pietra Mi sto, e miro fedel come l'erba Quell' anima, cui più vi piace l'ombra. Più non disio, che sempre stare all' ombra Di quella, ch'è delle nobili donna, Nanzi che d' altri fiori o foglie od erba. CANZONE XI. Amor, dacchè convien pur ch' io mi doglia, Perchè la gente m' oda, E mostri me d' ogni virtute spento, Dammi savere a pianger come voglia : Si che 'l duol che si snoda Portin le mie parole, come 'l sento. Ma chi mi scuserà, s' io non so dire Chi crederà ch' io sia omai si colto? 10 Cosi dipinge, e forma la sua pena : Poila riguarda, e quando ella è ben piena Del gran desio, che dagli occhi le tira, Incontro a sè s' adira, C'ha fatto il foco, ov' ella trista! incende. E signoreggia la virtù che vuole, Come simile a simil correr suole. Va co' suoi piè colà, dov' egli è morto. 40 Mi raccomandi: a tanto sono scorto Dagli occhi, che m' ancidono a gran torto. Qual io divegna si feruto, Amore, Sal contar tu, non io, Che rimani a veder me senza vita: 50 Cosi m'hai concio, Amore, in mezzo l'Alpi, Nella valle del fiume, Lungo il qual sempre sopra me sei forte. Che folgorando fa via alla morte. Non spero mai da altrui aver soccorso: Ch' ogni saetta li spunta suo corso; Per che l'armato cuor da nulla è morso. O montanina mia canzon, tu vai ; Forse vedrai Fiorenza la mia terra, Vota d'amore, e nuda di pietate : CANZONE XII. Così nel mio parlar voglio esser aspro, Maggior durezza e più natura cruda: Saetta, che giammai la colga ignuda Ed ella ancide, e non val ch' uom si chiuda, Nè si dilunghi da' colpi mortali; IO Che, com' avesser ali, Giungono altrui, e spezzan ciascun arme : Perch' io non so da lei, nè posso aitarme. Non trovo scudo ch' ella non mi spezzi, Nè luogo che dal suo viso m' asconda Ma come fior di fronda, Così della mia mente tien la cima. Cotanto del mio mal par che si prezzi, 40 E quei d'ogni mercè par messo al niego. Mi tiene in terra d' ogni guizzo stanco. Lo cor che 'l chiama; ond' io rimango bianco. Egli mi fiede sotto il braccio manco Un' altra volta, Morte m' avrà chiuso Prima che 'l colpo sia disceso giuso. Così vedess' io lui fender per mezzo 50 |