Sayfadaki görseller
PDF
ePub
[blocks in formation]
[blocks in formation]

CANTO VENTESIMONONO.

Cantando come donna innamorata,
Continuò col fin di sue parole:
Beati quorum tecta sunt peccata.
E come ninfe che si givan sole

Per le salvatiche ombre, disiando
Qual di veder, qual di fuggir lo sole,
Allor si mosse contra il fiume, andando 7
Su per
la riva, ed io pari di lei,
Picciol passo con picciol seguitando.
Non eran cento tra i suo' passi e i miei, 10
Quando le ripe igualmente dier volta,
Per modo ch' a levante mi rendei,
Nè ancor fu così nostra via molta,
Quando la Donna tutta a me si torse,
Dicendo: 'Frate mio, guarda, ed ascolta.'
Ed ecco un lustro subito trascorse

13

16

Da tutte parti per la gran foresta, Tal che di balenar mi mise in forse. Ma perchè il balenar, come vien, resta, 19 E quel durando più e più splendeva, Nel mio pensar dicea: 'Che cosa è questa?'

Ed una melodia dolce correva

22

Per l' aer luminoso; onde buon zelo Mi fe' riprender l' ardimento d' Eva, Che, là dove ubbidia la terra e il cielo, 25 Femmina sola, e pur testè formata, Non sofferse di star sotto alcun velo;

[blocks in formation]

76

82

Si che li sopra rimanea distinto
Di sette liste, tutte in quei colori,
Onde fa l'arco il sole, e Delia il cinto.
Questi ostendali dietro eran maggiori 79
Che la mia vista; e, quanto al mio avviso,
Dieci passi distavan quei di fuori,
Sotto così bel ciel com' io diviso,
Ventiquattro seniori, a due a due,
Coronati venian di fiordaliso.
Tutti cantavan: 'Benedetta tue
Nelle figlie d' Adamo, e benedette
Sieno in eterno le bellezze tue.'
Poscia che i fiori e l' altre fresche erbette,
A rimpetto di me dall' altra sponda, 89
Libere fur da quelle genti elette,

85

[blocks in formation]

100

103

Ma leggi Ezechiel, che li dipigne
Come li vide dalla fredda parte
Venir con vento, con nube e con igne;
E quali i troverai nelle sue carte,
Tali eran quivi, salvo ch' alle penne
Giovanni è meco, e da lui si diparte.
Lo spazio dentro a lor quattro contenne 106
Un carro, in su due rote, trionfale,
Ch' al collo d' un grifon tirato venne.
Esso tendea in su l' una e l' altr' ale 109
Tra la mezzana e le tre e tre liste,
Si ch' a nulla fendendo facea male.
Tanto salivan, che non eran viste ; 112
Le membra d' oro avea, quanto era
uccello,

[blocks in formation]
[blocks in formation]
[blocks in formation]

22

25

28

E fior gittando di sopra e dintorno, Manibus o date lilia plenis. Io vidi già nel cominciar del giorno La parte oriental tutta rosata, E l'altro ciel di bel sereno adorno, E la faccia del sol nascere ombrata, Si che per temperanza di vapori L'occhio la sostenea lunga fiata; Cosi dentro una nuvola di fiori, Che dalle mani angeliche saliva, E ricadea in giù dentro e di fuori, Sopra candido vel cinta d'oliva Donna m' apparve, sotto verde manto, Vestita di color di fiamma viva. E lo spirito mio, che già cotanto Tempo era stato che alla sua presenza Non era di stupor tremando affranto, Senza degli occhi aver più conoscenza, 37 Per occulta virtù che da lei mosse, D'antico amor sentì la gran potenza. Tosto che nella vista mi percosse

L'alta virtù, che già m' avea trafitto Prima ch' io fuor di puerizia fosse, Volsimi alla sinistra col rispitto

31

34

40

43

49

Col quale il fantolin corre alla mamma, Quando ha paura o quando egli è afflitto, Per dicere a Virgilio: 'Men che dramma 46 Di sangue m' è rimaso che non tremi ; Conosco i segni dell' antica fiamma.' Ma Virgilio n' avea lasciati scemi Di sè, Virgilio dolcissimo patre, Virgilio a cui per mia salute die' mi: Nè quantunque perdè l' antica matre, 52 Valse alle guance nette di rugiada, Che lagrimando non tornassero atre. 'Dante, perchè Virgilio se ne vada,

55

[blocks in formation]
[blocks in formation]

Si che notte nè sonno a voi non fura Passo, che faccia il secol per sue vie ; Onde la mia risposta è con più cura 106 Che m' intenda colui che di là piagne, Perchè sia colpa e duol d' una misura. Non pur per opra delle rote magne, Che drizzan ciascun seme ad alcun fine, Secondo che le stelle son compagne ; Ma per larghezza di grazie divine,

Che si alti vapori hanno a lor piova, Che nostre viste là non van vicine, Questi fu tal nella sua vita nuova Virtualmente, ch' ogni abito destro Fatto averebbe in lui mirabil prova.

109

I12

115

[blocks in formation]

H

16

19

Come balestro frange, quando scocca
Da troppa tesa, la sua corda e l' arco,
E con men foga l' asta il segno tocca ;
Si scoppia' io sott' esso grave carco,
Fuori sgorgando lagrime e sospiri,
E la voce allentò per lo suo varco.
Ond' ella a me: 'Per entro i miei disiri, 22
Che ti menavano ad amar lo bene
Di là dal qual non è a che si aspiri,
Quai fossi attraversati o quai catene
Trovasti, per che del passare innanzi
Dovessiti così spogliar la spene?
E quali agevolezze o quali avanzi

25

28

Nella fronte degli altri si mostraro, Per che dovessi lor passeggiare anzi?'

Dopo la tratta d' un sospiro amaro,

31

[blocks in formation]

43

Ciò che confessi, non fora men nota
La colpa tua: da tal giudice sassi.
Ma quando scoppia dalla propria gota 40
L'accusa del peccato, in nostra corte
Rivolge sè contra il taglio la rota.
Tuttavia, perchè mo vergogna porte
Del tuo errore, e perchè altra volta
Udendo le Sirene sie più forte,
Pon giù il seme del piangere, ed ascolta; 46
Si udirai come in contraria parte
Mover doveati mia carne sepolta.
Mai non t' appresentò natura o arte 49
Piacer, quanto le belle membra in ch' io
Rinchiusa fui, e sono in terra sparte:
E se il sommo piacer si ti fallio

Per la mia morte, qual cosa mortale
Dovea poi trarre te nel suo disio?

Ben ti dovevi, per lo primo strale

Delle cose fallaci, levar suso

52

55

61

Diretro a me che non era più tale. Non ti dovea gravar le penne in giuso, 58 Ad aspettar più colpi, o pargoletta, O altra vanità con sì breve uso. Nuovo augelletto due o tre aspetta ; Ma dinanzi dagli occhi dei pennuti Rete si spiega indarno o si saetta.' Quali i fanciulli vergognando muti, Con gli occhi a terra,stannosi ascoltando, E sè riconoscendo, e ripentuti,

[blocks in formation]

Vincer pareami più sè stessa antica, Vincer che l'altre qui, quand' ella c'

era.

Di penter si mi punse ivi l' ortica, 85 Che di tutt' altre cose, qual mi torse Più nel suo amor, più mi si fe' nimica. Tanta riconoscenza il cor mi morse, 88

Ch' io caddi vinto, e quale allora femmi,
Salsi colei che la cagion mi porse.
Poi quando il cor di fuor virtùrendemmi, 91
La Donna ch' io avea trovata sola,
Sopra me vidi, e dicea: 'Tiemmi, ti-
emmi.'

Tratto m' avea nel fiume infino a gola, 94
E tirandosi me dietro, sen giva
Sopr' esso l'acqua, lieve come spola.
Quando fui presso alla beata riva,
Asperges me si dolcemente udissi,
Ch' io nol so rimembrar, non ch' io lo
scriva.

97

[blocks in formation]

64

tuoi

Le tre di là, che miran più profondo.'

« ÖncekiDevam »