Tutte le opere di Dante AlighieriStamperia dell'Università, 1904 - 490 sayfa |
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Sayfa viii
... esse , noi siamo in debito all ' eminente Dantista , il Professore Isidoro del Lungo . Per le Eclogae si è tratto molto aiuto dalla eccellente edizione critica dei signori Wicksteed e Gardner ( 1902 ) e da quella del signor Giuseppe ...
... esse , noi siamo in debito all ' eminente Dantista , il Professore Isidoro del Lungo . Per le Eclogae si è tratto molto aiuto dalla eccellente edizione critica dei signori Wicksteed e Gardner ( 1902 ) e da quella del signor Giuseppe ...
Sayfa 42
... esse tal volta tanaglie , Dinne s ' alcun Latino è tra costoro 88888 Che son quinc ' entro , se l ' unghia ti basti Eternalmente a cotesto lavoro , ' ' Latin sem noi , che tu vedi sì guasti 42 INFERNO XXVIII . 139 — XXIX . 90 .
... esse tal volta tanaglie , Dinne s ' alcun Latino è tra costoro 88888 Che son quinc ' entro , se l ' unghia ti basti Eternalmente a cotesto lavoro , ' ' Latin sem noi , che tu vedi sì guasti 42 INFERNO XXVIII . 139 — XXIX . 90 .
Sayfa 54
... esse al petto . Di maraviglia , credo , mi dipinsi ; Per che l'ombra sorrise e si ritrasse , Ed io seguendo lei oltre mi pinsi . Soavemente disse ch ' io posasse : Allor conobbi chi era , e ' l pregai Che per parlarmi un poco s ...
... esse al petto . Di maraviglia , credo , mi dipinsi ; Per che l'ombra sorrise e si ritrasse , Ed io seguendo lei oltre mi pinsi . Soavemente disse ch ' io posasse : Allor conobbi chi era , e ' l pregai Che per parlarmi un poco s ...
Sayfa 57
... esse basso . ' O dolce Signor mio , ' diss ' io , ' adocchia 109 Colui che mostra sè più negligente Che se pigrizia fosse sua sirocchia . ' Allor si volse a noi , e pose mente , Movendo il viso pur su per la coscia , E disse : Or va su ...
... esse basso . ' O dolce Signor mio , ' diss ' io , ' adocchia 109 Colui che mostra sè più negligente Che se pigrizia fosse sua sirocchia . ' Allor si volse a noi , e pose mente , Movendo il viso pur su per la coscia , E disse : Or va su ...
Sayfa 61
... esse , E non senza diletto ti fien note . ' ' Com'è ciò ? ' fu risposto : chi volesse 49 Salir di notte , fora egli impedito D'altrui ? o non sarria chè non potesse ? ' E il buon Sordello in terra fregò il dito , 52 Dicendo : ' Vedi ...
... esse , E non senza diletto ti fien note . ' ' Com'è ciò ? ' fu risposto : chi volesse 49 Salir di notte , fora egli impedito D'altrui ? o non sarria chè non potesse ? ' E il buon Sordello in terra fregò il dito , 52 Dicendo : ' Vedi ...
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Sayfa 147 - Se quanto infino a qui di lei si dice Fosse conchiuso tutto in una loda, Poco sarebbe a fornir questa vice. La bellezza ch'io vidi si trasmoda Non pur di là da noi, ma certo io credo Che solo il suo Fattor tutta la goda.
Sayfa 1 - Nel mezzo del cammin di nostra vita, Mi ritrovai per una selva oscura Che la diritta via era smarrita.
Sayfa 115 - Ch' io possa in te rifletter quel ch' io penso. Onde la luce che m'era ancor nuova, Del suo profondo, ond'ella pria cantava, Seguette, come a cui di ben far giova: In quella parte della terra prava Italica, che siede intra Rialto E le fontane di Brenta e di Piava, Si leva un colle, e non surge molt' alto, Là onde scese già una facella, Che fece alla contrada grande assalto.
Sayfa 148 - In forma dunque di candida rosa Mi si mostrava la milizia santa, Che nel suo sangue CRISTO fece sposa; Ma l' altra, che volando vede e canta La gloria di colui che la innamora, E la bontà che la fece cotanta, Sì come schiera d' api, che s' infiora Una fiata, ed una si ritorna Là dove suo lavoro s' insapora, Nel gran fior discendeva, che s' adorna Di tante foglie, e quindi risaliva Là dove il suo amor sempre soggiorna.
Sayfa 139 - Se mai continga che il Poema sacro, Al quale ha posto mano e Cielo e Terra, SI che m' ha fatto per più anni macro, Vinca la crudeltà, che fuor mi serra Del bello ovile, ov...
Sayfa 127 - La contingenza, che fuor del quaderno Della vostra materia non si stende, Tutta è dipinta nel cospetto eterno ; Necessità però quindi non prende, Se non come dal viso, in che si specchia, Nave che per corrente giù discende. Da indi, sì come viene ad orecchia Dolce armonia da organo, mi viene A vista il tempo che ti s
Sayfa 29 - Bolle l' inverno la tenace pece, A rimpalmar li legni lor non sani Che navicar non ponno ; e 'n quella vece Chi fa suo legno nuovo, e chi ristoppa Le coste a quel che più viaggi fece ; Chi ribatte da proda e chi da poppa ; Altri fa remi ed altri volge sarte, Chi terzeruolo ed artimon rintoppa: Tal non per fuoco ma per divina arte, Bollia laggiuso una pegola spessa, Che 'nviscava la ripa d' ogni parte. 1' vedea lei , ma non vedeva in essa Ma...
Sayfa 34 - ... 1 tapin che non sa che si faccia; poi riede, e la speranza ringavagna, veggendo il mondo aver cangiata faccia in poco d'ora, e prende suo vincastro, e fuor le pecorelle a pascer caccia...
Sayfa 240 - ... è dato), per le parti quasi tutte alle quali questa lingua si stende, peregrino, quasi mendicando, sono andato, mostrando contro a mia voglia la piaga della fortuna, che suole ingiustamente al piagato molte volte essere imputata. Veramente io sono stato legno senza vela e senza governo, portato a diversi porti e foci e liti dal vento secco che vapora la dolorosa povertà.
Sayfa 240 - Legno senza vela e senza governo, portato a diversi porti e foci e liti dal vento secco che vapora la dolorosa povertà. E sono vile apparito agli occhi a molti, che forse per alcuna fama in altra forma mi aveano immaginato; nel cospetto de...