Opere di Giacomo Leopardi da lui approvate: Canti--Paralipomeni--Operette morali--Successori Le Monnier, 1906 - 706 sayfa |
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Sayfa 12
... danno ed allo scorno ; Che fosti donna , or sei povera ancella . Chi di te parla o scrive , 25 Che , rimembrando il tuo passato vanto , Non dica : già fu grande , or non è quella ? Perché , perché ? dov'è la forza antica , Dove l'armi e ...
... danno ed allo scorno ; Che fosti donna , or sei povera ancella . Chi di te parla o scrive , 25 Che , rimembrando il tuo passato vanto , Non dica : già fu grande , or non è quella ? Perché , perché ? dov'è la forza antica , Dove l'armi e ...
Sayfa 19
... piú fera , Per cui presso alle soglie Vide la patria tua l'ultima sera . Beato te che il fato A viver non dannò fra tanto orrore ; 100 Che non vedesti in braccio L'itala moglie a barbaro soldato SOPRA IL MONUMENTO DI DANTE 19.
... piú fera , Per cui presso alle soglie Vide la patria tua l'ultima sera . Beato te che il fato A viver non dannò fra tanto orrore ; 100 Che non vedesti in braccio L'itala moglie a barbaro soldato SOPRA IL MONUMENTO DI DANTE 19.
Sayfa 22
... danno Il vostro solo è tal che s'assomigli . 170 Di voi già non si lagna La patria vostra , ma di chi vi spinse A pugnar contra lei , Sí ch'ella sempre amaramente piagna E il suo col vostro lacrimar confonda . O di costei ch'ogni altra ...
... danno Il vostro solo è tal che s'assomigli . 170 Di voi già non si lagna La patria vostra , ma di chi vi spinse A pugnar contra lei , Sí ch'ella sempre amaramente piagna E il suo col vostro lacrimar confonda . O di costei ch'ogni altra ...
Sayfa 28
... Inabitata piaggia . Al tardo onore Non sorser gli occhi tuoi ; mercé , non danno , L'ora estrema ti fu . Morte domanda Chi nostro mal conobbe , e non ghirlanda . 135 Torna torna fra noi , sorgi dal muto E sconsolato 28 AD ANGELO MAI.
... Inabitata piaggia . Al tardo onore Non sorser gli occhi tuoi ; mercé , non danno , L'ora estrema ti fu . Morte domanda Chi nostro mal conobbe , e non ghirlanda . 135 Torna torna fra noi , sorgi dal muto E sconsolato 28 AD ANGELO MAI.
Sayfa 32
... danno e scorno Dell'umana progenie al dolce raggio Delle pupille vostre il ferro e il foco Domar fu dato . A senno vostro il saggio E il forte adopra e pensa ; e quando il giorno Col divo carro accerchia , a voi s'inchina . Ragion di ...
... danno e scorno Dell'umana progenie al dolce raggio Delle pupille vostre il ferro e il foco Domar fu dato . A senno vostro il saggio E il forte adopra e pensa ; e quando il giorno Col divo carro accerchia , a voi s'inchina . Ragion di ...
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Sayfa 93 - O Nerina! E di te forse non odo questi luoghi parlar? Caduta forse dal mio pensier sei tu? Dove sei gita, che qui sola di te la ricordanza trovo, dolcezza mia?
Sayfa 60 - Dolce e chiara è la notte e senza vento, E queta sovra i tetti e in mezzo agli orti Posa la luna, e di lontan rivela Serena ogni montagna.
Sayfa 120 - E mai non sento mover profumo di fiorita piaggia, né di fiori olezzar vie cittadine, ch'io non ti vegga ancor qual eri il giorno che ne' vezzosi appartamenti accolta, tutti odorati de...
Sayfa 116 - Mortali, destatevi. Non siete ancora liberi dalla vita. Verrà tempo che niuna forza di fuori, niuno intrinseco movimento, vi riscoterà dalla quiete del sonno; ma in quella sempre e insaziabilmente riposerete.
Sayfa 132 - Ridendo dei nostri mali, trovo qualche conforto; e procuro di recarne altrui nello stesso modo. Se questo non mi vien fatto, tengo pure per fermo che il ridere dei nostri mali sia l'unico profitto che se ne possa cavare, e l'unico rimedio che vi si trovi.
Sayfa 59 - L'INFINITO. Sempre caro mi fu quest'ermo colle, E questa siepe, che da tanta parte Dell'ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma sedendo e mirando, interminati Spazi di là da quella, e sovrumani Silenzi, e profondissima quiete 10 nel pensier mi fingo; ove per poco 11 cor non si spaura. E come il vento Odo stormir tra queste piante, io quello Infinito silenzio a questa voce Vo comparando: e mi sovvien l'eterno, E le morte stagioni, e la presente E viva, e il suon di lei. Così tra questa Immensità...
Sayfa 118 - Me certo troverai, qual si sia l'ora Che tu le penne al mio pregar dispieghi, Erta la fronte, armato, E renitente al fato, La man che flagellando si colora Nel mio sangue innocente Non ricolmar di lode, Non benedir, com'usa Per antica viltà l'umana gente...
Sayfa 57 - Io solitario in questa Rimota parte alla campagna uscendo, Ogni diletto e gioco Indugio in altro tempo: e intanto il guardo Steso nell'aria aprica Mi fere il Sol che tra lontani monti, Dopo il giorno sereno, Cadendo si dilegua, e par che dica Che la beata gioventù vien meno.
Sayfa 40 - In sempiterno? ed anco, Primavera odorata, inspiri e tenti Questo gelido cor, questo ch'amara Nel fior degli anni suoi vecchiezza impara?
Sayfa 56 - Sì ch'a mirarla intenerisce il core. Odi greggi belar, muggire armenti; Gli altri augelli contenti, a gara insieme Per lo libero ciel fan mille giri...