Opere di Giacomo Leopardi da lui approvate: Canti--Paralipomeni--Operette morali--Successori Le Monnier, 1906 - 706 sayfa |
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... furono , nè potevano essere , riconosciuti dall ' Autore siccome quelli ne ' quali noi oggi sentiamo l ' « eccellenza » di lui , poeta e prosatore . Al testo critico delle Opere approvate dovevano , secondo l'intenzione del Mestica ...
... furono , nè potevano essere , riconosciuti dall ' Autore siccome quelli ne ' quali noi oggi sentiamo l ' « eccellenza » di lui , poeta e prosatore . Al testo critico delle Opere approvate dovevano , secondo l'intenzione del Mestica ...
Sayfa 178
... furono poco volgari , gli uomini ricercando quello che si facesse il sole nel tempo della notte , o qual fosse lo stato suo , fecero intorno a questo parecchie belle immaginazioni : e se molti pensarono che la sera il sole si spegnesse ...
... furono poco volgari , gli uomini ricercando quello che si facesse il sole nel tempo della notte , o qual fosse lo stato suo , fecero intorno a questo parecchie belle immaginazioni : e se molti pensarono che la sera il sole si spegnesse ...
Sayfa 15
... furono costretti a fornirsi , e con molte industrie ri- parare alle mutazioni e inclemenze del cielo . Impose a Mercurio che fondasse le prime città , e distin- guesse il genere umano in popoli , nazioni e lingue , ponendo gara e ...
... furono costretti a fornirsi , e con molte industrie ri- parare alle mutazioni e inclemenze del cielo . Impose a Mercurio che fondasse le prime città , e distin- guesse il genere umano in popoli , nazioni e lingue , ponendo gara e ...
Sayfa 16
... furono riputate ora geni ora iddii , e seguite e culte con ardore inestimabile e con vaste e portentose fatiche per lunghissima età ; infiammandoli a questo dal canto loro con infinito sforzo i poeti e i nobili artefici ; tanto che un ...
... furono riputate ora geni ora iddii , e seguite e culte con ardore inestimabile e con vaste e portentose fatiche per lunghissima età ; infiammandoli a questo dal canto loro con infinito sforzo i poeti e i nobili artefici ; tanto che un ...
Sayfa 40
... furono gli effetti dei fulmini e delle grandini . L'altra cagione e la principale si è che disperando la miglior parte dei filosofi di potersi mai curare i difetti del genere umano , i quali , come si crede , sono assai maggiori e in ...
... furono gli effetti dei fulmini e delle grandini . L'altra cagione e la principale si è che disperando la miglior parte dei filosofi di potersi mai curare i difetti del genere umano , i quali , come si crede , sono assai maggiori e in ...
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Sayfa 93 - O Nerina! E di te forse non odo questi luoghi parlar? Caduta forse dal mio pensier sei tu? Dove sei gita, che qui sola di te la ricordanza trovo, dolcezza mia?
Sayfa 60 - Dolce e chiara è la notte e senza vento, E queta sovra i tetti e in mezzo agli orti Posa la luna, e di lontan rivela Serena ogni montagna.
Sayfa 120 - E mai non sento mover profumo di fiorita piaggia, né di fiori olezzar vie cittadine, ch'io non ti vegga ancor qual eri il giorno che ne' vezzosi appartamenti accolta, tutti odorati de...
Sayfa 116 - Mortali, destatevi. Non siete ancora liberi dalla vita. Verrà tempo che niuna forza di fuori, niuno intrinseco movimento, vi riscoterà dalla quiete del sonno; ma in quella sempre e insaziabilmente riposerete.
Sayfa 132 - Ridendo dei nostri mali, trovo qualche conforto; e procuro di recarne altrui nello stesso modo. Se questo non mi vien fatto, tengo pure per fermo che il ridere dei nostri mali sia l'unico profitto che se ne possa cavare, e l'unico rimedio che vi si trovi.
Sayfa 59 - L'INFINITO. Sempre caro mi fu quest'ermo colle, E questa siepe, che da tanta parte Dell'ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma sedendo e mirando, interminati Spazi di là da quella, e sovrumani Silenzi, e profondissima quiete 10 nel pensier mi fingo; ove per poco 11 cor non si spaura. E come il vento Odo stormir tra queste piante, io quello Infinito silenzio a questa voce Vo comparando: e mi sovvien l'eterno, E le morte stagioni, e la presente E viva, e il suon di lei. Così tra questa Immensità...
Sayfa 118 - Me certo troverai, qual si sia l'ora Che tu le penne al mio pregar dispieghi, Erta la fronte, armato, E renitente al fato, La man che flagellando si colora Nel mio sangue innocente Non ricolmar di lode, Non benedir, com'usa Per antica viltà l'umana gente...
Sayfa 57 - Io solitario in questa Rimota parte alla campagna uscendo, Ogni diletto e gioco Indugio in altro tempo: e intanto il guardo Steso nell'aria aprica Mi fere il Sol che tra lontani monti, Dopo il giorno sereno, Cadendo si dilegua, e par che dica Che la beata gioventù vien meno.
Sayfa 40 - In sempiterno? ed anco, Primavera odorata, inspiri e tenti Questo gelido cor, questo ch'amara Nel fior degli anni suoi vecchiezza impara?
Sayfa 56 - Sì ch'a mirarla intenerisce il core. Odi greggi belar, muggire armenti; Gli altri augelli contenti, a gara insieme Per lo libero ciel fan mille giri...