Opere di Giacomo Leopardi da lui approvate: Canti--Paralipomeni--Operette morali--Successori Le Monnier, 1906 - 706 sayfa |
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Sayfa 220
... popolo usò civile e saggio ; Chiudea sola una cerchia un regno intero , Che per colonie distendea l'impero . 17 . Potete immaginar quale infinita Turba albergò Topaia entro sue mura . Di statistica ancor non s'era udita La parola a quei ...
... popolo usò civile e saggio ; Chiudea sola una cerchia un regno intero , Che per colonie distendea l'impero . 17 . Potete immaginar quale infinita Turba albergò Topaia entro sue mura . Di statistica ancor non s'era udita La parola a quei ...
Sayfa 222
... popolo raccorre , E le gravi materie e capitali Del reggimento in pubblico proporre , Sí ch ' ai rischi di fuor tornando l'oste Dentro le cose pria fosser composte . 22 . Ben avria Rubatocchi , e per le molte Parentele sue nobili e ...
... popolo raccorre , E le gravi materie e capitali Del reggimento in pubblico proporre , Sí ch ' ai rischi di fuor tornando l'oste Dentro le cose pria fosser composte . 22 . Ben avria Rubatocchi , e per le molte Parentele sue nobili e ...
Sayfa 226
... popolo m ' aspetta , Che un infinito cicalar di stato Ode o presume udir , loda o rigetta , E si consiglia o consigliar si crede , E fa leggi , o di farle ha certa fede , 36 . Chi dir potria le pratiche , i maneggi 226 PARALIPOMENI ...
... popolo m ' aspetta , Che un infinito cicalar di stato Ode o presume udir , loda o rigetta , E si consiglia o consigliar si crede , E fa leggi , o di farle ha certa fede , 36 . Chi dir potria le pratiche , i maneggi 226 PARALIPOMENI ...
Sayfa 229
... soggetti era vissuto : Al popolo in comun per lo cui dono , E non del cielo , al regno era venuto , Riconoscente ; e non de ' mali ignaro Di questo o quel , né di soccorso avaro . 45 . E lo statuto o patto , che accettato CANTO TERZO . 229.
... soggetti era vissuto : Al popolo in comun per lo cui dono , E non del cielo , al regno era venuto , Riconoscente ; e non de ' mali ignaro Di questo o quel , né di soccorso avaro . 45 . E lo statuto o patto , che accettato CANTO TERZO . 229.
Sayfa 243
... popolo in comune e del privato Fama è che cordialmente il re si desse . Il qual subito poi che ritornato Fu Leccafondi , consiglier lo elesse , Ministro dell'interno e principale Strumento dell'impero in generale . 38 . Questi a ...
... popolo in comune e del privato Fama è che cordialmente il re si desse . Il qual subito poi che ritornato Fu Leccafondi , consiglier lo elesse , Ministro dell'interno e principale Strumento dell'impero in generale . 38 . Questi a ...
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affanno alcun allato allor altra altre amor anco animali animi antichi anzi appo aprica asini d'oro assai avea avrian bella beltà Belzebú Brancaforte buon canto CANTO QUINTO certo ciascun cielo Ciriatto colla cotesto credo Crisippo d'ogni Dedalo dico diletto dire dolce dolore effetto età eterno eziandio Farfarello fato felicità figliuoli filosofia forza fuggir genere umano gente giorno Giove gnomi gran granchi immaginar immortali infelice insino intendo l'uomo LEOPARDI lode luna lunga luogo maggior male maraviglia medesimo mente mille miseria mondo mortali morte natura nessun niuno notte novo occhi oggi omai Opere approvate OPERETTE MORALI parea parve passato patria pensi pensiero petto piagge pianto poco popolo possa potere pria Prometeo propria ragione Recanati regno Rodipan Rubatocchi sento sieno Simonide sogno speme spento stelle terra Topaia topi torna trova uomini vede veder veggo vero virtú viva volgo volte
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Sayfa 93 - O Nerina! E di te forse non odo questi luoghi parlar? Caduta forse dal mio pensier sei tu? Dove sei gita, che qui sola di te la ricordanza trovo, dolcezza mia?
Sayfa 60 - Dolce e chiara è la notte e senza vento, E queta sovra i tetti e in mezzo agli orti Posa la luna, e di lontan rivela Serena ogni montagna.
Sayfa 120 - E mai non sento mover profumo di fiorita piaggia, né di fiori olezzar vie cittadine, ch'io non ti vegga ancor qual eri il giorno che ne' vezzosi appartamenti accolta, tutti odorati de...
Sayfa 116 - Mortali, destatevi. Non siete ancora liberi dalla vita. Verrà tempo che niuna forza di fuori, niuno intrinseco movimento, vi riscoterà dalla quiete del sonno; ma in quella sempre e insaziabilmente riposerete.
Sayfa 132 - Ridendo dei nostri mali, trovo qualche conforto; e procuro di recarne altrui nello stesso modo. Se questo non mi vien fatto, tengo pure per fermo che il ridere dei nostri mali sia l'unico profitto che se ne possa cavare, e l'unico rimedio che vi si trovi.
Sayfa 59 - L'INFINITO. Sempre caro mi fu quest'ermo colle, E questa siepe, che da tanta parte Dell'ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma sedendo e mirando, interminati Spazi di là da quella, e sovrumani Silenzi, e profondissima quiete 10 nel pensier mi fingo; ove per poco 11 cor non si spaura. E come il vento Odo stormir tra queste piante, io quello Infinito silenzio a questa voce Vo comparando: e mi sovvien l'eterno, E le morte stagioni, e la presente E viva, e il suon di lei. Così tra questa Immensità...
Sayfa 118 - Me certo troverai, qual si sia l'ora Che tu le penne al mio pregar dispieghi, Erta la fronte, armato, E renitente al fato, La man che flagellando si colora Nel mio sangue innocente Non ricolmar di lode, Non benedir, com'usa Per antica viltà l'umana gente...
Sayfa 57 - Io solitario in questa Rimota parte alla campagna uscendo, Ogni diletto e gioco Indugio in altro tempo: e intanto il guardo Steso nell'aria aprica Mi fere il Sol che tra lontani monti, Dopo il giorno sereno, Cadendo si dilegua, e par che dica Che la beata gioventù vien meno.
Sayfa 40 - In sempiterno? ed anco, Primavera odorata, inspiri e tenti Questo gelido cor, questo ch'amara Nel fior degli anni suoi vecchiezza impara?
Sayfa 56 - Sì ch'a mirarla intenerisce il core. Odi greggi belar, muggire armenti; Gli altri augelli contenti, a gara insieme Per lo libero ciel fan mille giri...