I canti di Giacomo Leopardi: illustrati per le persone colte e per le scuole e con la vita del poeta narrata di su l'epistolarioU. Hoepli, 1900 - 324 sayfa |
Kitabın içinden
33 sonuçtan 1-5 arası sonuçlar
Sayfa 12
... necessario come il resto della famiglia . Mi permette sibbene ch ' io cerchi maniera d'uscir di qua senza una sua minima spesa ; e dico mi permette , giac- ch'egli non muove un dito per aiutarmi ; piuttosto si 12 LA VITA DEL POETA .
... necessario come il resto della famiglia . Mi permette sibbene ch ' io cerchi maniera d'uscir di qua senza una sua minima spesa ; e dico mi permette , giac- ch'egli non muove un dito per aiutarmi ; piuttosto si 12 LA VITA DEL POETA .
Sayfa 15
... famiglia superstite , non fu compresa nelle prime edizioni dell ' Epistolario . Apparve primamente nella N. Antologia del 15 febb . 1879 , con un breve commento del prof . G. Piergili . Ricomparve poi più tardi , nel 1880 , per cura ...
... famiglia superstite , non fu compresa nelle prime edizioni dell ' Epistolario . Apparve primamente nella N. Antologia del 15 febb . 1879 , con un breve commento del prof . G. Piergili . Ricomparve poi più tardi , nel 1880 , per cura ...
Sayfa 16
... famiglia , che Monaldo avrebbe immaginato , e , alludendo anche al fratello più diletto , continua ( I , 215 ) : e Io sapeva bene i progetti ch'ella formava su di noi , e come per assicurare la felicità di una cosa ch ' io non conosco ...
... famiglia , che Monaldo avrebbe immaginato , e , alludendo anche al fratello più diletto , continua ( I , 215 ) : e Io sapeva bene i progetti ch'ella formava su di noi , e come per assicurare la felicità di una cosa ch ' io non conosco ...
Sayfa 18
... famiglia sulla terra , e ne sarete la corona nel Cielo ... Giacomo , ch'era profondamente buono , sentì come un rimorso anticipato del passo che stava per fare ; e nel pregare il fratello di consegnare la lettera al padre , gl ...
... famiglia sulla terra , e ne sarete la corona nel Cielo ... Giacomo , ch'era profondamente buono , sentì come un rimorso anticipato del passo che stava per fare ; e nel pregare il fratello di consegnare la lettera al padre , gl ...
Sayfa 19
... famiglia di G. L. , nella Nuova Antologia del 15 ottobre 1878 ; all'Au- lard , Un guelfe au XIXe siècle , nella Revue politique et littéraire del 14 giu- gno 1879. Non ne fecero largo uso neppur la contessa Teresa Teja Leopardi ...
... famiglia di G. L. , nella Nuova Antologia del 15 ottobre 1878 ; all'Au- lard , Un guelfe au XIXe siècle , nella Revue politique et littéraire del 14 giu- gno 1879. Non ne fecero largo uso neppur la contessa Teresa Teja Leopardi ...
Diğer baskılar - Tümünü görüntüle
Sık kullanılan terimler ve kelime öbekleri
affanni affetto allora amici amore Angelo Mai antichi anzi assai bacio beata bella Bologna Bruto Bruto minore buon canto canzone canzone leopardiana caro casa certo ch'a ch'io chè ciel codesto colla Consalvo consolazione conte credo cuore daratti desiderio dice diletto dolce dolci inganni dolore donna Elvira Epist età fato felice figli figliuolo filosofia Firenze fratello Giacomo Leopardi Giordani giorno giovane gloria gran greco guardo immagini infelice l'amore l'Italia lasciò leggere lettera lettere lord Byron lungo madre medesimo mente misero Monaldo mondo Monti mortal morte Napoli natura notte nuove occhi padre Paolina passo patria Pens pensiero Petrarca petto piagge pianto poco poesia poeta posso potuto povero prole ragione Ranieri recanatese Recanati rimembranza Saffo salute scrivere sento signora Simonide Sinner sogno sospiri speme spento speranza stezza Termopile terra torna tristo trova vede versi virtù vivere Werther Zumbini
Popüler pasajlar
Sayfa 136 - Dolce e chiara è la notte e senza vento, E queta sovra i tetti e in mezzo agli orti Posa la luna, e di lontan rivela Serena ogni montagna.
Sayfa 158 - ... d'in su i veroni del paterno ostello porgea gli orecchi al suon della tua voce, ed alla man veloce che percorrea la faticosa tela. Mirava il ciel sereno, le vie dorate e gli orti, e quinci il mar da lungi, e quindi il monte.
Sayfa 113 - O torri, o celle, O donne, o cavalieri, O giardini, o palagi! a voi pensando, In mille vane amenità si perde La mente mia. Di vanità, di belle Fole e strani pensieri Si componea l'umana vita: in bando Li cacciammo: or che resta? or poi che il verde È spogliato alle cose ? Il certo e solo Veder che tutto è vano altro che il duolo.
Sayfa 158 - Di gioventù salivi? Sonavan le quiete Stanze, e le vie dintorno, Al tuo perpetuo canto, Allor che all'opre femminili intenta Sedevi, assai contenta Di quel vago avvenir che in mente avevi. Era il maggio odoroso: e tu solevi Così menare il giorno.
Sayfa 168 - Forse s'avess'io l'ale da volar su le nubi, e noverar le stelle ad una ad una, o come il tuono errar di giogo in giogo, più felice sarei, dolce mia greggia, più felice sarei, candida luna.
Sayfa 134 - Questo giorno ch' omai cede alla sera, Festeggiar si costuma al nostro borgo. Odi per lo sereno un suon di squilla, Odi spesso un tonar di ferree canne, •Che rimbomba lontan di villa in villa. Tutta vestita a festa La gioventù del loco Lascia le case , e per le vie si spande ; E mira ed è mirata, e in cor s
Sayfa 164 - Che fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai, Silenziosa luna? Sorgi la sera, e vai, Contemplando i deserti; indi ti posi. Ancor non sei tu paga Di riandare i sempiterni calli?. Ancor non prendi a schivo, ancor sei vaga Di mirar queste valli?
Sayfa 161 - Né mi diceva il cor che l'età verde Sarei dannato a consumare in questo Natio borgo selvaggio, intra una gente Zotica, vii; cui nomi strani, e spesso Argomento di riso e di trastullo, Son dottrina e saper; che m'odia e fugge. Per invidia non già, che non mi tiene Maggior di...
Sayfa 102 - Valse a spogliarti il manto e l'auree bende? Come cadesti o quando Da tanta altezza in così basso loco? Nessun pugna per te? non ti difende Nessun de
Sayfa 135 - Sempre caro mi fu quest'ermo colle, E questa siepe, che da tanta parte Dell'ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma sedendo e mirando, interminati Spazi di là da quella, e sovrumani Silenzi, e profondissima quiete 10 nel pensier mi fingo; ove per poco 11 cor non si spaura. E come il vento Odo stormir tra queste piante, io quello Infinito silenzio a questa voce Vo comparando: e mi sovvien l'eterno, E le morte stagioni, e la presente E viva, e il suon di lei.