I canti di Giacomo Leopardi: illustrati per le persone colte e per le scuole e con la vita del poeta narrata di su l'epistolarioU. Hoepli, 1900 - 324 sayfa |
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Sayfa 71
... fato . Finora [ 15 dic ] . non ho materia di lodarmi di quest'aria : i miei poveri occhi incominciarono a patire il giorno medesimo che arrivai ; così sempre mi accade ; e peggiorano di continuo . Nondimeno questa pessima aria è quella ...
... fato . Finora [ 15 dic ] . non ho materia di lodarmi di quest'aria : i miei poveri occhi incominciarono a patire il giorno medesimo che arrivai ; così sempre mi accade ; e peggiorano di continuo . Nondimeno questa pessima aria è quella ...
Sayfa 106
... Per la patria correan le genti a squadre ; E voi sempre onorate e gloriose , O tessaliche strette , Dove la Persia e il fato assai men forte Fu di poch'alme franche e generose ! Io credo che le piante e i sassi e l'onda 106 CANTI .
... Per la patria correan le genti a squadre ; E voi sempre onorate e gloriose , O tessaliche strette , Dove la Persia e il fato assai men forte Fu di poch'alme franche e generose ! Io credo che le piante e i sassi e l'onda 106 CANTI .
Sayfa 107
... fato amor vi trasse ? Come si lieta , o figli , L'ora estrema vi parve , onde ridenti Correste al passo lacrimoso e duro ? Parea ch'a danza e non a morte andasse Ciascun de ' vostri , o a splendido convito : Ma v'attendea lo scuro ...
... fato amor vi trasse ? Come si lieta , o figli , L'ora estrema vi parve , onde ridenti Correste al passo lacrimoso e duro ? Parea ch'a danza e non a morte andasse Ciascun de ' vostri , o a splendido convito : Ma v'attendea lo scuro ...
Sayfa 108
... fato è diversc , e non consente Ch'io per la Grecia i moribondi lumi Chiuda prostrato in guerra , Cosi la vereconda Fama del vostro vate appo i futuri Possa , volendo i numi , Tanto durar quanto la vostra duri . II . SOPRA IL MONUMENTO ...
... fato è diversc , e non consente Ch'io per la Grecia i moribondi lumi Chiuda prostrato in guerra , Cosi la vereconda Fama del vostro vate appo i futuri Possa , volendo i numi , Tanto durar quanto la vostra duri . II . SOPRA IL MONUMENTO ...
Sayfa 111
... fato A viver non danno fra tanto orrore ; Che non vedesti in braccio L'itala moglie a barbaro soldato ; Non predar , non guastar cittadi e colti L'asta inimica e il peregrin furore ; Non degl'itali ingegni Tratte l'opre divine a ...
... fato A viver non danno fra tanto orrore ; Che non vedesti in braccio L'itala moglie a barbaro soldato ; Non predar , non guastar cittadi e colti L'asta inimica e il peregrin furore ; Non degl'itali ingegni Tratte l'opre divine a ...
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Sayfa 136 - Dolce e chiara è la notte e senza vento, E queta sovra i tetti e in mezzo agli orti Posa la luna, e di lontan rivela Serena ogni montagna.
Sayfa 158 - ... d'in su i veroni del paterno ostello porgea gli orecchi al suon della tua voce, ed alla man veloce che percorrea la faticosa tela. Mirava il ciel sereno, le vie dorate e gli orti, e quinci il mar da lungi, e quindi il monte.
Sayfa 113 - O torri, o celle, O donne, o cavalieri, O giardini, o palagi! a voi pensando, In mille vane amenità si perde La mente mia. Di vanità, di belle Fole e strani pensieri Si componea l'umana vita: in bando Li cacciammo: or che resta? or poi che il verde È spogliato alle cose ? Il certo e solo Veder che tutto è vano altro che il duolo.
Sayfa 158 - Di gioventù salivi? Sonavan le quiete Stanze, e le vie dintorno, Al tuo perpetuo canto, Allor che all'opre femminili intenta Sedevi, assai contenta Di quel vago avvenir che in mente avevi. Era il maggio odoroso: e tu solevi Così menare il giorno.
Sayfa 168 - Forse s'avess'io l'ale da volar su le nubi, e noverar le stelle ad una ad una, o come il tuono errar di giogo in giogo, più felice sarei, dolce mia greggia, più felice sarei, candida luna.
Sayfa 134 - Questo giorno ch' omai cede alla sera, Festeggiar si costuma al nostro borgo. Odi per lo sereno un suon di squilla, Odi spesso un tonar di ferree canne, •Che rimbomba lontan di villa in villa. Tutta vestita a festa La gioventù del loco Lascia le case , e per le vie si spande ; E mira ed è mirata, e in cor s
Sayfa 164 - Che fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai, Silenziosa luna? Sorgi la sera, e vai, Contemplando i deserti; indi ti posi. Ancor non sei tu paga Di riandare i sempiterni calli?. Ancor non prendi a schivo, ancor sei vaga Di mirar queste valli?
Sayfa 161 - Né mi diceva il cor che l'età verde Sarei dannato a consumare in questo Natio borgo selvaggio, intra una gente Zotica, vii; cui nomi strani, e spesso Argomento di riso e di trastullo, Son dottrina e saper; che m'odia e fugge. Per invidia non già, che non mi tiene Maggior di...
Sayfa 102 - Valse a spogliarti il manto e l'auree bende? Come cadesti o quando Da tanta altezza in così basso loco? Nessun pugna per te? non ti difende Nessun de
Sayfa 135 - Sempre caro mi fu quest'ermo colle, E questa siepe, che da tanta parte Dell'ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma sedendo e mirando, interminati Spazi di là da quella, e sovrumani Silenzi, e profondissima quiete 10 nel pensier mi fingo; ove per poco 11 cor non si spaura. E come il vento Odo stormir tra queste piante, io quello Infinito silenzio a questa voce Vo comparando: e mi sovvien l'eterno, E le morte stagioni, e la presente E viva, e il suon di lei.