Il Giornale dantesco, 2. ciltconte Giuseppe Lando Passerini, Luigi Pietrobono, Guido Vitaletti Leo S. Olschki, 1895 Includes sections "Bullettino bibliografico", "Recensioni", etc. |
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... superbia , d'in- ia , di lussuria . Quest ' ultimo peccato è il più grave , e mentre i sei pri- P vengono cancellati nei rispettivi gironi , il settimo rimane fino al- poca in cui Dante s'incontra con Beatrice . Beatrice gli rimprovera ...
... superbia , d'in- ia , di lussuria . Quest ' ultimo peccato è il più grave , e mentre i sei pri- P vengono cancellati nei rispettivi gironi , il settimo rimane fino al- poca in cui Dante s'incontra con Beatrice . Beatrice gli rimprovera ...
Sayfa 68
... superbia , o la prodigalità dell ' avarizia . Sul fine di tali avventure , il poeta , vincitore del peccato e degli errori della giovinezza , accenna al- l'età sua in questi termini : Venti duo mila cinquecento e sei che aggio camminato ...
... superbia , o la prodigalità dell ' avarizia . Sul fine di tali avventure , il poeta , vincitore del peccato e degli errori della giovinezza , accenna al- l'età sua in questi termini : Venti duo mila cinquecento e sei che aggio camminato ...
Sayfa 90
... superbia . Al tempo in cui par- lavano e bestie e piante e mesi , la merla , vedendo allungarsi i giorni e di- minuire alquanto l'intensità del freddo , contenta di vedere fuori di pericolo i suoi merlotti , uscì cantando dal suo ...
... superbia . Al tempo in cui par- lavano e bestie e piante e mesi , la merla , vedendo allungarsi i giorni e di- minuire alquanto l'intensità del freddo , contenta di vedere fuori di pericolo i suoi merlotti , uscì cantando dal suo ...
Sayfa 114
... super- bia , l'erotismo di cui il poeta stesso si accusa nella Commedia , e l'irascibilità fiera di cui la leggenda ha raccolte tante prove ; e di cui esistono tanti documenti nel suo poema , anche nel Paradiso , in cui pure , per la ...
... super- bia , l'erotismo di cui il poeta stesso si accusa nella Commedia , e l'irascibilità fiera di cui la leggenda ha raccolte tante prove ; e di cui esistono tanti documenti nel suo poema , anche nel Paradiso , in cui pure , per la ...
Sayfa 201
... superbia . Questa nostra strena l'orgoglio della ferocia degli uomini nel governarla , conquistarla e rsela è chiamata aiuola , che tutta gli appare da ' colli alle foci ; pennellata lore scientifico prezioso . Perciocchè , nota l ...
... superbia . Questa nostra strena l'orgoglio della ferocia degli uomini nel governarla , conquistarla e rsela è chiamata aiuola , che tutta gli appare da ' colli alle foci ; pennellata lore scientifico prezioso . Perciocchè , nota l ...
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Sayfa 425 - Cotali uscir della schiera ov' è Dido , A noi venendo per l' aer maligno : SI forte fu l" affettuoso grido. O animai grazioso e benigno, Che visitando vai per l' aer perso Noi che tignemmo il mondo di sanguigno; Se fosse amico il Re dell' universo, Noi pregheremmo lui per la tua pace , Poi c' hai pietà del nostro mal perverso.
Sayfa 82 - Poi mi rivolsi a loro, e parla' io, e cominciai: " Francesca, i tuoi martiri a lagrimar mi fanno tristo e pio. Ma dimmi: al tempo de' dolci sospiri, a che e come concedette Amore, che conosceste i dubbiosi disiri?
Sayfa 383 - Io vidi già nel cominciar del giorno, la parte orientai tutta rosata, e l'altro ciel di bel sereno adorno; e la faccia del sol nascere ombrata, si che per temperanza di vapori, l'occhio la sostenea lunga fiata.
Sayfa 522 - Acheronte. Allor con gli occhi vergognosi e bassi, Temendo no 'l mio dir gli fusse grave , 80 Infino al fiume di parlar mi trassi. Ed ecco verso noi venir per nave Un vecchio bianco per antico pelo , Gridando: Guai a voi anime prave: Non isperate mai veder lo cielo. 85 I' vegno per menarvi all' altra riva , Nelle tenebre eterne, in caldo e in gelo: E tu che se' costì, anima viva, Partiti da cotesti che son morti.
Sayfa 436 - Or se' tu quel Virgilio e quella fonte che spandi di parlar si largo fiume?» rispuos'io lui con vergognosa fronte. «O de li altri poeti onore e lume, vagliami il lungo studio e '1 grande amore che m'ha fatto cercar lo tuo volume. Tu se' lo mio maestro e '1 mio autore; tu se' solo colui da cu' io tolsi lo bello stilo che m'ha fatto onore.
Sayfa 83 - Noi leggevamo un giorno per diletto di Lancilotto, come amor lo strinse; soli eravamo e senza alcun sospetto.
Sayfa 50 - Ond' io per lo tuo me' penso e discerno, Che tu mi segui, ed io sarò tua guida, E trarrotti di qui per luogo eterno...
Sayfa 491 - D'intorno mi guardò, come talento Avesse di veder s'altri era meco; Ma poi che il suspicar fu tutto spento, Piangendo disse: Se per questo cieco Carcere vai per altezza d'ingegno, Mio figlio ov'è, e perché non è teco?
Sayfa 374 - Cominciando adunque, dico che la stella di Venere due fiate era rivolta in quello suo cerchio che la fa parere serotina e mattutina, secondo i due diversi tempi...
Sayfa 486 - O Tosco, che per la città del foco Vivo ten vai così parlando onesto, Piacciati di ristare in questo loco. La tua loquela ti. fa manifesto Di quella nobil patria natio, Alla qual forse fui troppo molesto. Subitamente questo suono uscio D'una del1'arche: però m'accostai, Temendo, un poco più al' duca mio. Ed ei mi disse: Volgiti: che fai? Vedi là Farinata che s' è dritto : Dalla cintola in su tutto il vedrai.