parecchie note la nostra traduzione, onde supplire a certe omissioni, o correggere alcuni giudizi che ci sembravano troppo arditi. Speriamo che la nostra fatica non torni infruttuosa, e che l'Italia ci saprà grado di aver diffuso un' opera, in cui son celebrati il suo incivilimento e la sua letteratura. Palermo 15 agosto 1836. GIROLAMO ARDIZZONE PRIMA LEZIONE INTRODUZIONE Scegliendo in quest'anno la letteratura italiana per soggetto del corso di letteratura straniera, ho esitato un momento sul metodo da seguire in questo corso e sui limiti, nei quali dovea circoscriverlo. Due partiti mi si offrivano: io poteva trattar per sommi capi la letteratura italiana in generale, o trattarne profondamente alcune parti principali. Mi sono appigliato a questo secondo partito, siccome quello che credea più convenisse a uditori, già più o meno versati nell' italiana letteratura. Tratterò dunque successivamente di alcuni grandi monumenti di questa letteratura, scegliendoli e coordinandoli nel modo più acconcio a dare una idea generale del tutto, di cui sono le più belle parti. Ciò stabilito, io comincio dalla Divina Commedia; al pari dei poeti dell'antica Grecia che, imprendendo a celebrar gli dei, cominciavan da Giove; e questa lezione sarà consacrata ad alcune considerazioni preliminari sul subbietto. lo m'ingegnerò di dare un cenno dei varî giudizi pronunziati sulla Divina Commedia, delle discussioni, dei lavori, |