Dante e le origini della lingua e della letteratura italiana, 1. ciltLa Societa libraria, 1856 |
Kitabın içinden
100 sonuçtan 1-5 arası sonuçlar
Sayfa xi
... alcuni giu- dizi che ci sembravano troppo arditi . Speriamo che la nostra fatica non torni infruttuosa , e che l'Italia ci saprà grado di aver diffuso un ' opera , in cui son celebrati il suo incivilimento e la sua letteratura . Palermo ...
... alcuni giu- dizi che ci sembravano troppo arditi . Speriamo che la nostra fatica non torni infruttuosa , e che l'Italia ci saprà grado di aver diffuso un ' opera , in cui son celebrati il suo incivilimento e la sua letteratura . Palermo ...
Sayfa 3
... alcuni grandi monumenti di questa letteratura , scegliendoli e coordinandoli nel modo più acconcio a dare una idea generale del tutto , di cui sono le più belle parti . Ciò stabilito , io comincio dalla Divina Commedia ; al pari dei ...
... alcuni grandi monumenti di questa letteratura , scegliendoli e coordinandoli nel modo più acconcio a dare una idea generale del tutto , di cui sono le più belle parti . Ciò stabilito , io comincio dalla Divina Commedia ; al pari dei ...
Sayfa 5
... alcuni tratti , in modo da formarne veri canti popolari , siccome avean fatto pei ro- manzi di cavalleria , di cui si sa che cantavano isolati fram- menti . Franco Sacchetti racconta intorno a questo soggetto curiose storielle , da lui ...
... alcuni tratti , in modo da formarne veri canti popolari , siccome avean fatto pei ro- manzi di cavalleria , di cui si sa che cantavano isolati fram- menti . Franco Sacchetti racconta intorno a questo soggetto curiose storielle , da lui ...
Sayfa 6
... alcuni dalla Divina Commedia , atti a com- muoverli ò a rallegrarli . Le classi elevate della società italiana , classi non erudite , ma culte e dotate di un senso poetico più esercitato e più vero di quello dei dotti , furono ...
... alcuni dalla Divina Commedia , atti a com- muoverli ò a rallegrarli . Le classi elevate della società italiana , classi non erudite , ma culte e dotate di un senso poetico più esercitato e più vero di quello dei dotti , furono ...
Sayfa 10
... Alcuni fra loro , come Giusto dei Conti e Bona corso di Mon- temagno , mostrarono nelle loro composizioni e nel loro stile un gusto più puro e più artistico , ma furono imitatori ser- vili e monotoni non di altri poeti , ma d'un solo ...
... Alcuni fra loro , come Giusto dei Conti e Bona corso di Mon- temagno , mostrarono nelle loro composizioni e nel loro stile un gusto più puro e più artistico , ma furono imitatori ser- vili e monotoni non di altri poeti , ma d'un solo ...
Diğer baskılar - Tümünü görüntüle
Sık kullanılan terimler ve kelime öbekleri
allora altre amore antica Arezzo Arrigo VII avea avean avesse Beatrice bisogno Bonifazio VIII canto canzone Carlo di Valois Carlomagno cavalieri cavalleresca celebre cerchio certo citerò città classi colla cominciò componimenti composta consiglio corte costumi credere d'Italia Dante dialetto dice Divina Commedia donna ebbe epoca erano Ezzelino Fauriel Federico Federico Barbarossa feudali finzione Fiorentini Firenze Francesca furon furono generale genio Ghibellini governo gran numero Guelfi guerra guisa idee imperatore inferno istoria Italia l'istoria latino letteratura letteratura provenzale LEZIONE lingua Lombardia luogo magistrati medesimo medio evo mente mestieri Morello Malaspina nobili nome nuova paese parecchie parla parola particolari personaggio Pisa poco podestà poema poesia cavalleresca poesia italiana poesia provenzale poeta poetica politica popolo poteva pria principio Purgatorio racconto repubbliche italiane riguardo rinvenire ritornare secolo secolo XIII sembra sentimento siciliani signori Sordello subbietto Toscana tosto Traduttore trovatori Ugolino uomini vedere versi Virgilio XII secolo zione
Popüler pasajlar
Sayfa 344 - SI tosto come in su la soglia fui Di mia seconda etade e mutai vita. Questi si tolse a me, e diessi altrui. Quando di carne a spirto era salita, E bellezza e virtù cresciuta m'era, Fu...
Sayfa 301 - Legno senza vela e senza governo, portato a diversi porti e foci e liti dal vento secco che vapora la dolorosa povertà. E sono vile apparito agli occhi a molti, che forse per alcuna fama in altra forma mi aveano immaginato; nel cospetto de...
Sayfa 358 - Per più fiate gli occhi ci sospinse Quella lettura, e scolorocci il viso : Ma solo un punto fu quel che ci vinse. Quando leggemmo il disiato riso Esser baciato da cotanto amante, Questi, che mai da me non fia diviso, La bocca mi baciò tutto tremante : Galeotto fu il libro e chi lo scrisse : Quel giorno più non vi leggemmo avante.
Sayfa 301 - Poichè fu piacere de' cittadini della bellissima e famosissima figlia di Roma, Fiorenza, di gettarmi fuori del suo dolcissimo seno (nel quale nato e nudrito fui fino al colmo della mia vita, e nel quale, con buona pace di quella, desidero con tutto il cuore di riposare l'animo stanco, e terminare il tempo che...
Sayfa 185 - Del bello ovile ov'io dormii agnello Nimico ai lupi che gli danno guerra; Con altra voce ornai, con altro vello Ritornerò poeta, ed in sul fonte Del mio battesmo prenderò il cappello...
Sayfa 336 - E di venire a ciò io studio quanto posso, sì com'ella sae veracemente. Sì che, se piacere sarà di colui a cui tutte le cose vivono, che la mia vita duri per alquanti anni, io spero di dicer di lei quello che mai non fue detto d'alcuna.
Sayfa 357 - Poi che hai pietà del nostro mal perverso. Di quel che udire e che parlar ti piace, Noi udiremo e parleremo a vui, Mentre che il vento, come fa, si tace. Siede la terra dove nata fui, Su la marina dove il Po discende Per aver pace co
Sayfa 108 - ... un grado: sì che quasi dal principio del suo anno nono apparve a me, ed io la vidi quasi alla fine del mio nono anno. Ella apparvemi vestita di nobilissimo colore, umile ed onesto, sanguigno, cinta ed ornata alla guisa che alla sua giovanissima etade si convenia.
Sayfa 160 - L' una vegghiava a studio della culla, E consolando usava l' idioma, Che pria li padri e le madri trastulla : L' altra traendo alla rocca la chioma, Favoleggiava con la sua famiglia De' Troiani, e di Fiesole, e di Roma.
Sayfa 333 - Da un' anima, che fin quassù risplende.' Lo cielo, che non have altro difetto Che d'aver lei, al suo Signor la chiede E ciascun santo ne grida mercede. Sola pietà nostra parte difende ; Chè parla Dio, che di madonna intende: 'Diletti miei, or sofferite in pace, Che vostra speme sia quanto mi piace Là, ov' è alcun che perder lei s'attende, E che dirà nell' Inferno: "O malnati, Io vidi la speranza de