Sayfadaki görseller
PDF
ePub
[merged small][merged small][ocr errors]

CONTRO UN GIORNALISTA.

Tu dei pettegoli
Per la puntura,
Sempre in orecchio,
Sempre in paura ;

Non ti capaciti,
Com' io resista
Al turpiloquio
D' un libellista,

Che nel frenetico

Ciarlío d' adesso,
Ruttando infamie
Rutta se stesso.

Non vedi il misero

Ferirti apposta,
Per sete inutile
D'una risposta ?

Cercar coll' animo

Grullo e mendico

La vanagloria
Di tuo nemico?

Teme la rabbia

D'un cane offeso,
E teme l'asino
A un punto preso.

Ma via, pensandoci,
Chi vuoi che tema
D'un verme anonimo
Che punge e trema?

No, no, compiangilo :
Queste son fiere
Che si riparano
Col zanzariere ;

Razzaccia querula

Di melma uscita,

Bestie che muojono
Nella ferita.

FRAMMENTO DI UNA LETTERA.

M' hanno creduto quasi, e senza quasi,
Uno che avesse voltata baracca,
Come fanno gli urloni in certi casi.

Dica chi vuol: non me n' importa un' acca:
So come sto qui dentro, e questa pania
Di fare il ciarlatan non mi s' attacca.

Lascio la vanità, lascio la smania
Di farsi capofila al diavolío,

A chi dentro si rode e si dilania,

Dicendo esci di li, ci vo star io;

:

E le grazie plebee limosinando Sfama l'orgoglio per l'amor di Dio. Ma io, che la bacchetta del comando So che scotta le mani, e avrei vergogna Salire in dignità di contrabbando;

Che so filare un verso, se bisogna,

Ma che fuori dei versi, e l' ho provato,
Sono in tutto e per tutto una carogna;

Vorrei starmene qui dinoccolato

A leggiucchiare e a scarabocchiare,
A ribellarmi al fegato intarlato.

o volere o volare,

E di necessità fatta virtù,

Quand' uno è in ballo, bisogna ballare.

Andiamo avanti e speriamo in Gesù

perversi

a tu per tu.

Ma qui mi casca l'asino dei versi,

Chè in questi giorni è campato a stecchetto, E in gambe come me non può tenersi. A primavera ammanniscimi un letto,

Che di venire in ogni modo a Siena Te l'ho promesso e te lo riprometto. Mi piace la città, mi rasserena

L'aria, la lingua, il garbo della gente
I prodigj dell' arte ond' ella è piena.
Più d'un amico e più d'un conoscente

Ci ho da gran tempo, e ci ho Beppe Vaselli,`
E per di più la casa d'un parente.

Dunque portando meco..

E di corbellerie colmo lo stajo
Ci rivedremo al tempo dei baccelli,
In barba di chi guasta il baccellajo.

« ÖncekiDevam »