DEDICATORIA DELLE SUE POESIE.
Queste giocose rime, ond' io solea
Giovinetto ingannare i lunghi, incerti
Giorni ch' io vissi nel natal paese,
A te, solo amor mio, vengono, e teco,
Fatte cagion d'invidia al padre loro,
La vita breve consumar potranno.
Esso, poichè la pace e la speranza
Lasciò fuggendo questa dolce terra,
Ove desio di te lo riconduce,
Perde l'ingenuo riso, e inaridita
Senti la vena del vivace ingegno:
Da quell' ora altri studj, altri pensieri
All'
egro sconsolato animo han tolto
I miti scherzi e la gentil follia.
Come la gioia un tempo, or segue il verso
La nuova qualità del cor doglioso.
Tu sai come la mente, in quel soave
Vaneggiar primo, le terrene cose
Del suo dolce color tutte dipinge;
E come l'alma che ad amare è presta,
Una gentile immagine si crea,
Beltà, virtude, amor tutta spirante.
lo, giovin peregrino, il santo obietto
Cercava in terra, e sospirando a lui